25/12/08

Auguri a voi!

Auguri, seppur con imperdonabile ritardo, a tutti voi. Possa questo giorno rafforzare in noi il sentimento di appartenenza verso gli unici valori che contano.

Quanto a Babbo Natale, sappiate che ha esaudito il mio desiderio regalandomi un paio di scarpe. Ora, qualora Bush passasse da queste parti, non mi farei trovare impreparato...

23/12/08

La più grossa dell'anno.

«Quello dell'Italia dei valori è un movimento di destra, direi addirittura neofascista. Io sono un uomo che viene dalla sinistra del Pci, non capisco come faccia Veltroni a dialogare con loro». Lo dichiara il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, in un'intervista a 'Il Tempò. Per Bondi il legame tra il Partito democratico e l'Idv «ha impedito fino ad oggi al Pd di diventare un vero partito riformista» e «se vuole avere un futuro, il Pd deve sganciarsi da Di Pietro, non ha alternative» e magari guardare ad una possibile «alleanza con i socialisti».

19/12/08

Dimissioni di Iervolino e Bassolino.

Veltroni e Maroni salvano Iervolino.

Nel PD si è andati molto oltre le teorie del giurista Piero Mortati sulla distinzione tra costituzione formale e materiale, introducendo - di fatto - un nuovo diritto costituzionale di stampo sovietico. Rosetta Iervolino, infatti, ieri ha rimesso il suo mandato non al consiglio comunale come la normativa le impone, ma al segretario del suo partito VELTRONI, che - senza pudore - ha invitato la sindacessa, con tanto di "auguri", ad andare avanti.

Veltroni dimostra così di non essere affatto cambiato rispetto a quando, da dirigente del Pci, riceveva ai congressi esponenti eminenti del partito comunista russo. Potrà pure scimmiottare Nando Molliconi, alias Alberto Sordi, che fa l'americano per apparire simpatico, ma - all'atto pratico - ha la mentalità di uno stalinista.

Mentre i napoletani protestano in tutta la città - al centro direzionale, al centro storico, a piazza Municipio, a Chiaia, a via Santa Lucia e alla stazione Marittima - fischiando il sindaco anche durante la cerimonia di varo di una nave, il segretario - a nome del partito - ritiene di essere l'interprete autentico della volontà del popolo anche se gli va contro. Lenin sicuramente lo applaudirebbe.

D'altra parte, il ministro degli interni Maroni (bontà sua!) non è da meno e conferma di essere un nemico di Napoli. Infatti, ha già dichiarato che non provvederà a sciogliere il comune perchè tra i reati contestati ai 5 assessori c'è l'associazione per delinquere(416 c.p) e non l'associazione per delinquere di stampo mafioso (416bis cp).

Tuttavia, scioglierà il consiglio comunale di Pescara anche se pure al sindaco D'Alfonso non è contestato il reato ex art 416bis bensì quello di concussione/corruzione (a dire il vero, bisognerebbe spiegare all'avvocato Maroni che l'imputazione viene formalizzata alla chiusura dell'indagini..ndr). Viene così, ancora una volta, in rilievo che Pd e Pd+L continuano a spartirsi il potere come hanno sempre fatto all'ombra del Vesuvio. Del resto, non è un caso che dalle intercettazioni emerga che, per ogni appalto, tra maggioranza e "opposizione" ci sia un'intensa "collaborazione".

P.S. Intanto girano già i nomi degli assessori regionali nei cui confronti presto si estenderà l'inchiesta. Per ora, però, non posso farli.

Tutti a casa, alè.


Scetatevi, non rimanete con le mani in mano. Ora è il momento di bloccare tutto, circondare la sedi di Regione e Comune di Napoli e rovesciare la dittatura mafiocratica. SI VA AD OLTRANZA!

N.B. Lo striscione recita "Chiuso per crisi. Sotto a chi tocca" ed è stato esposto davanti all'albergo di Romeo.

Le firme per la mozione di sfiducia ci sono.

Vi anticipo che, finalmente, sono state raccolte le 24 firme sufficienti per presentare la mozione di sfiducia a Iervolino e congedare la giunta dei corrotti. Se chi di dovere farà il bravo, lunedì ci sono possibilità per festeggiare .

18/12/08

Bassolino, fatti processare.

Circondiamoli.

La sindacessa Iervolino va obbligata a dimettersi, anche circondando il Comune.


Più di una settimana fa, i giornali titolarono che, per gentile concessione di Veltroni, Bassolino avrebbe dovuto dimettersi entro Natale. Il segretario del suo partito, infatti, con il suo solito divismo da star hollywoodiana, annunciò che avrebbe convocato l'organigramma del PD per occuparsi della faccenda. Tuttavia, il diretto interessato rispose immediatamente con il due di picche e la riunione si rivelò un'inutile perdita di tempo.

Sono passati 10 giorni e, memore della figuraccia fatta con l'opinione pubblica, Veltroni stavolta ha provveduto a convocare direttamente Rosa Iervolino per chiederle in privato di dimettersi. L'esito però, anche in questo caso, non è stato proficuo e l'ex sindaco di Roma ha visto le sue guance diventare rosse per gli schiaffoni ricevuti.

Rosetta è stata chiara. Con 5 assessori accusati di corruzione, Rosetta non si dimetterà. Nemmeno in America Latina può esistere tale impudicizia derivante dalla consapevolezza di essere impuniti.

Almeno a quelle latitudini, ogni tanto, si manifesta qualche rivoluzionario che prova a formare un'opposizione, a Napoli invece no. A Napoli hanno inventato la cogestione. Non conta che alle elezioni vinca la destra o la sinistra, perchè tanto una porzione di potere c'è per tutti. Per questo a Napoli l'opposizione, proprio perchè ritenuta un'inutile formalità, non hanno provveduto nemmeno a formarla. Attualmente non c'è nemmeno uno che provi a raccogliere le adesioni sufficienti per presentare in consiglio una mozione di sfiducia contro il sindaco o il presidente della giunta regionale.

Così la conseguenza è che Iervolino può permettersi persino di convocare una conferenza stampa e promettere che tra poco sospenderà gli assessori arrestati, ma che non si dimetterà. In qualsiasi altro paese del mondo l'altra parte politica insorgerebbe e farebbe almeno finta di indignarsi, in Italia invece no.

Per Fabrizio CICCHITTO, capogruppo alla camera del PdL, se nel nostro paese avvengono queste situazioni disdicevoli, la colpa è dei magistrati che sono tutti cattivi. Per questo, argomenta sempre Cicchitto, bisogna attuare immediatamente la riforma della giustizia e rendere ancora più inoffensivi i cattivi (e, magari, far svolgere a Milano il concorso per le assunzioni in magistratura con documentate irregolarità...ndr)

Angela FINOCCHIARO a nome del PD, acconsente per rassicurare i telespettatori di Porta a Porta e i direttori di giornali che non legge nessuno, Menichini di Europa e Polito del Riformista, rincarano la dose contro una magistratura sadica e vendicativa.

"Non hanno nulla in mano", "E' solo una gogna mediatica", "certe toghe vogliono la notorietà a tutti i costi" tuonano i lavavetri della politica e, intanto, il Sud sprofonda sempre di più nel degrado e nel malaffare.

In fin dei conti non è Mussolini colui che ha distrutto la democrazia, è proprio l'Italia a non essere pronta per la democrazia. La sindacessa IERVOLINO, così come Bassolino, non è più nella posizione per dettare delle condizioni: deve essere obbligata a dimettersi e a chiedere perdono ad ogni Napoletano per la propria esistenza.

Deve essere obbligata con le cattive, anche circondando la sede della casa comunale e impedendone l'accesso e l'uscita a qualsiasi dipendente o politico.

Se persino il dittatore comunista Ceauşescu fu deposto e processato, Napoli non può più sopportare la puzza del duo monnezza.

Popolo, scetati!

17/12/08

Buon Natale, Napoli!


Aspettavamo ormai da tempo un regalo dalla procura della repubblica di Napoli e, finalmente, seppure con qualche giorno di ritardo per via della morte di Nugnes, il pacco dono è arrivato. Sono 4, per ora, i membri della giunta del comune di Napoli agli arresti: l'assessore al Patrimonio Ferdinando Di Mezza, all’Edilizia Felice Laudadio,alle Scuole Giuseppe Gambale e al Bilancio Enrico Cardillo .

Naturalmente la sindacessa ci ha tenuto a precisare che solo due degli indagati avevano ancora le deleghe, ma è davvero una esimente di poco conto, visto che - di fatto - metà della giunta comunale ha carichi penali pendenti.

Tanto più che Cardillo - dimessosi, curiosamente proprio il giorno prima del suicidio di Nugnes, 15 giorni fa senza fornire nessuna spiegazione - non è stato nemmeno sostituito.

E', pertanto, davvero, tragicomico che la sindacessa, con i suoi assessori accusati di aver intascato cospicue tangenti, si limiti a dichiarare che ci vuole "un chiarimento". Perchè l'unico chiarimento non più procrastinabile di cui necessitano i sudditi napoletani può riguardare solo il contenuto della lettera di dimissioni -comunque tardive - che l'impudica deve presentare immediatamente.

Tra l'altro, ora che la magistratura ha intaccato il sistema paracamorristico affermatosi in Campania in 30 anni di tirannide bassolinista - si badi, l'inchiesta è partita dalla Direzione Investigativa Antimafia - stanno venendo a galla anche le commistioni tra PD e PD+L. Infatti, nell'inchiesta Global Service sono coinvolti anche due parlamentari: il marito della figlia di De Mita RENZO LUSETTI e il vicecapogruppo alla Camera del PdL ITALO BOCCHINO, ovverosia l'ultimo sfidante di Bassolino per la corsa alla regione.

Bocchino, subito dopo la sconfitta delle regionali, non ci provò nemmeno a far opposizione e si dimise subito da consigliere per tornare a Roma. Ora, invece, si scopre che ha sempre continuato a tessere rapporti "politici" con la fazione che sostiene Bassolino.

E' una anomalia non irrilevante, soprattutto se si considera che Bocchino è tra coloro che più stanno spingendo per una nuova riforma della giustizia proprio mentre provvedimenti giudiziari infamanti stanno colpendo numerosi enti locali. E' curioso, del resto, che PD e PdL si trovino d'accordo proprio su questo punto. Ad esempio Luciano VIOLANTE, un ex comunista che si è sempre battuto contro qualsiasi ipotesi di riforma, ultimamente ha scoperto di essere più berlusconiano di Berlusconi.

Il suo è davvero un ravvedimento operoso .

15/12/08

In Abruzzo la democrazia esiste.

Benchè Ottaviano Del Turco, il presidente dimissionario della giunta, sia ancora solo un indagato, in Abruzzo si è andati ad elezioni per votare un nuovo consiglio regionale. In Campania, invece, abbiamo un dittatore già rinviato a giudizio (e quindi imputato!) al quale sono contestati reati di una certa rilevanza che, oltre a tentare di sottrarsi alla giustizia con ogni mezzo, si ostina a non lasciare la poltrona per tornarsene nella fogna dalla quale proviene. A chi dobbiamo appellarci per liberarcene?

Mercoledì mattina, a partire dalle 9.30, ci sarà un sit in nei pressi dell'aula che ospita il processo Bassolino. Non esitate a venire.

Gli hanno fatto le scarpe!

«Questo è un addio dal popolo iracheno, cane». Così il giornalista Muntazer al-Zaidi - novello Enrico Toti - dopo avergli lanciato le sue scarpe contro, ha salutato Giorgio Buscetta. Ora questo patriota rischia 7 anni di carcere, ma intanto gli iracheni sono tornati in piazza per chiedere che gli yankees se ne vadano.

Oggi a Bagdad è tornato a splendere il sole.
In Italia, invece, piove ancora.
Evidentemente non tutte le colonie sono uguali.

13/12/08

Se la Lega invita alla moderazione.

Principale palla al piede di questo governo, la Lega, da una parte, sta cercando di tenere sotto scacco Berlusconi con la riforma della giustizia (gulp!) e, dall'altra, invita continuamente a stemperare i toni con l'opposizione per accordarsi sulla riforma federale. Se un partito che fa degli insulti e del fanatismo la propria bandiera invita alla moderazione - oltre a ridere - bisogna iniziare a preoccuparsi seriamente.

Del resto, l'ennessima aggressione alla magistratura alla quale stiamo assistendo in questi giorni è propedeutica al disegno verdano. Stavolta, Gianluigi Paragone, uno che pure ha abituato alle sue castronerie e alle sue manifestazioni di ignoranza, pur di giustificare la soggezione della magistratura inquirente al potere esecutivo, è andato ben oltre lo scibile umano. Infatti, l'incolto vicedirettore di Libero, nel suo solito italiano stentatissimo, ha scritto che "il recente scontro tra le procure di Salerno e di Catanzaro[...] ha rilanciato una disquisizione apparentemente tecnica ma che è bene mettere a fuoco per capire l'urgenza della riforma giudiziaria: la magistratura è un ordine, come sta scritto in costituzione, o un potere, come invere vorrebbero talune toghe?"

Confesso che, dopo questa premessa, non ho avuto il coraggio di andare oltre nella lettura dell'articolo. Paragone va letto solo quando si ha voglia di ridere e di dimenticare, per un momento, la grammatica. Nella fattispecie, invece, significherebbe riconoscergli un'autorevolezza che non ha su una questione fin troppo seria. Infatti, ad affermare che la magistratura sia un potere dello stato non sono "talune toghe" - come sostiene il pennivendolo - ma l'essenza stessa di qualsiasi ordinamento occidentale. Per conoscere il principio di separazione dei poteri non è necessario studiare la costituzione (sulla quale Paragone si mostra subito impreparato), i codici o avere una laurea in legge, ma è sufficiente avere ben presente uno dei lasciti positivi del pensiero illuminista. Infatti,già a metà del XVIII secolo, Montesquieu teorizzò nell'Esprit des lois (Lo spirito delle leggi) che la condizione oggettiva per l'esercizio della libertà del cittadino, è che potere legislativo, esecutivo e giudiziario siano separati.

Se venisse meno questo principio, verrebbe meno ogni tutela e i cittadini tornerebbero, anche ufficialmente, ad essere sudditi. Del resto, i conflitti che caratterizzano le procure dipendono proprio da un eccesso di politicizzazione e non certamente da un difetto. Se la politica rimanesse fuori dal CSM e dalle procure, la nostra giustizia funzionerebbe sicuramente meglio. Tanto più che inquadrare la pubblica accusa entro il lungo braccio del governo non è una soluzione accettabile.

Anche perchè ormai la politica è talmente arrogante che, per giustificare i propri propositi, manda avanti gendarmi della propaganda che non sanno cosa scrivono.

11/12/08

I soldi che ci ha rubato il Nord.

Dominici incontra la monnezza.

Stamattina Dominici, presidente dell'ANCI (Associazione nazionale comuni d'Italia), ha incontrato a Napoli Il Cacaglio e la Sindacessa. Chissà perchè, dopo essersi incatenato per protesta, il sindaco di Firenze ha sentito la necessità di parlare con i due massimi esperti mondiali in materia di catene.

Nel video un passaggio dell'incontro.

10/12/08

Domani in piazza per chiedere le dimissioni di Iervolino.

Domani mattina, giovedì 11 dicembre, ci ritroveremo a piazza Municipio per chiedere le dimissioni della sinda-cessa Iervolino. Chi può, venga tra le 11.30 e le 12 senza esitare. Qualora poi qualcuno voglia contattarmi in privato, mi scriva pure all'indirizzo aragornsh[@]libero.it

Aggiungo che mercoledì prossimo, verso 9.30/10, ci sarà un altro sit in nei pressi del carcere di Poggioreale per protestare contro il silenzio dei media sul tentativo, che sta per riuscire, di Bassolino di sottrarsi alla giustizia.

Mastella all'isola dei famosi.


Fuori dal parlamento dopo più di 30 anni, Clemente Mastella si è riciclato come inviato di "Quelli che il calcio" allo stadio San Paolo dimenticando, forse, di essere stato membro del consiglio di amministrazione che, nel 2004, vide il fallimento della SSC Napoli. Al termine della sua prima diretta, il Napoli - dopo 10 vittorie consecutive su 10 - ha pareggiato la partita subendo all'ultimo secondo un goal assurdo. Domenica scorsa, ha vinto, con difficoltà, solo grazie ad un'azione corale. Tutto questo, benchè Mastela si consideri un "portafortuna". Dopo aver intossicato i Campani dal parlamento per decenni, ora lo fa dalla televisione. Ebbene, se vuole entrare a far parte del jet set, se ne vada pure all'Isola dei famosi.

06/12/08

Dominici e Bassolino

Il sindaco di Firenze Dominici si è incatenato sotto la sede del quotidiano La Repubblica per protestare contro un articolo che avrebbe leso la sua onorabilità. Antonio Bassolino, invece, preferisce le manette.

04/12/08

Ma cos'è questa crisi?


In tempi di crisi globale, non c'è musica più attuale di "Ma cos'è questa crisi?", canzone che il compositore napoletano e futurista Rodolfo De Angelis scrisse negli anni '30 subito dopo le sanzioni contro l'Italia. Tipico esempio del genere umoristico tanto di moda nella prima metà del secolo breve, la canzone - oltre ad offrirci l'ennesimo spunto sull'ultimo grande movimento culturale italiano, il futurismo - ci dà una spinta per affrontare le difficoltà con maggiore ottimismo. Qualche sacrificio, alla fine, ci fa solo del bene. Quindi, ad esempio, che Sky paghi l'aliquota al 20%, è semplicemente un fatto di giustizia sociale se consideriamo che i beni primari sono ben altri. Non mi interessa che l'Unione Europea, minacciando la procedura d'infrazione ex art 226 del trattato Ce, abbia indirettamente favorito Mediaset. Gli abbonati a Sky, se vogliono continuare a usufruire del suo servizio, paghino pure gli eventuali aumenti. Murdoch - con buona pace di Travaglio - ha beneficiato fin troppo di un privilegio che, in tempi di crisi, è ancor meno giustificabile. Infatti, se è giusto che i media paghino tutti la stessa aliquota, lo è ancora di più che le famiglie italiane siano supportate per il consumo dei beni di prima necessità e non per la visione delle partite di calcio.

29/11/08

Nugnes suicida

(ANSA) - NAPOLI, 29 NOV - Si è suicidato l'ex assessore del Comune di Napoli Giorgio Nugnes, coinvolto nell'inchiesta della procura partenopea sugli scontri avvenuti nel quartiere di Pianura, nel gennaio scorso, durante le manifestazioni antidiscarica. Nugnes era stato sottoposto agli arresti domiciliari il 6 ottobre scorso, misura in seguito sostituita dal divieto di dimora nel quartiere Pianura. Il 20 ottobre si era dimesso dal suo incarico.

E' una notizia sconvolgente che, nella sua drammaticità, lascia aperti molti interrogativi e merita una riflessione. Tuttavia non è questo il momento per farla.
Ora bisogna solo concedere a Nugnes la pietas che da vivo gli ho sempre negato. Rileggendo quanto su di lui avevo scritto (qui), qualche dubbio viene. In fondo non è sempre facile distinguere un patriota da un terrorista e, magari, il burattinaio è da ricercare altrove. Chissà. Certo è che Nugnes ha dimostrato molta più dignità rispetto a chi continua a rubare in questa regione nonostante i numerosi processi a suo carico.

Che il Signore lo perdoni.

22/11/08

Quando gli italiani uccisero Pulcinella.

Alcune scene tratte dal film O' Re che spiegano tante cose.

18/11/08

Gigi D'Alessio, la camorra e la musica

Gigi D'Alessio, in una recente intervista, ha "confessato" che alcuni camorristi lo costringevano, minacciandolo di morte, a cantare ai loro matrimoni.

Trova, quindi, conferma l'opinione diffusa secondo la quale i camorristi hanno un pessimo gusto e, quindi, ascoltano musica tamarra...

Gli americani sono sempre avanti.

Molti blogs filorepubblicani credono che Obama abbia ripreso le idee di Benito Mussolini. Infatti lo attaccano accusandolo di aver rivalutato le basi della terza via tra socialismo e capitalismo propria del fascismo.

Se è davvero questo il cambiamento (yes, we can change!) che Obama propone, sarà difficile spiegare al camerata Walter Veltroni che dovrà diventare più fascista di quanto fu suo padre Vittorio.

* L'immagine è stata presa da un blog yankee.

16/11/08

Calciopoli 2008: il Milan deve vincere.

E' il 5° rigore inesistente che viene assegnato al Milan dall'inizio del campionato. Sarà un caso, ma la massima punizione viene concessa sempre in partite in cui il Milan non riesce a segnare e vince proprio grazie al rigore (stavolta per una simulazione avvenuta, per giunta, fuori area!).

Intanto Rocchi, dopo l'arbitraggio scandaloso di Milan-Napoli, è stato promosso da Collina e ha diretto due partite nella stessa giornata: ossia Juventus-Genoa, in cui è riuscito ad annullare un goal regolarissimo a Milito, e Lazio-Roma.

Per il resto, probabilmente l'Atalanta avrebbe battuto il Napoli ugualmente anche senza l'arbitro Brighi, il quale - dopo essersi inventato l'espulsione di Zalayeta (è già la 4a partita che il Napoli finisce in 10), ha cercato di compensare l'errore negando un rigore all'Atalanta.

Meritano una menzione il tentativo di aggressione alla squadra azzurra da parte di civilissimi tifosi bergamaschi e gli scontri prima di Lazio-Roma, anche se - naturalmente - nessun provvedimento restrittivo di accesso allo stadio sarà adottato.

In ultimo consentite un ringraziamento a Walter Zenga per aver detto a Varriale, il giornalista più incompetente in circolazione, ciò che tutti pensano.

14/11/08

A Casal di Principe il PD, la camorra e Bassolino.

Ho ricevuto la seguente email:
"il 15 novembre a Casal di Principe sarà una giornata per la legalità e contro la camorra. Interverranno Tino Iannuzzi (segretario regionale Pd), Enzo Iodice (segretario Pd di Caserta), Nicodemo Petteruti (sindaco di Caserta), Alessandro De Franciscis (presidente della Provincia di Caserta), Antonio Bassolino (presidente della Regione Campania), Pina Picierno e Walter Veltroni".

Far parlare Bassolino di legalità è come permettere ad un pedofilo di occuparsi di tutela dei minori. E' vero che nemmeno gli altri ospiti scherzano, ma con Bassolino - uno che ha più processi penali pendenti che denti cariati - si raggiunge il climax. A Casal di Principe di delinquenti ce ne sono già troppi e sabato si rischia il sopraffollamento. Se almeno le forze dell'ordine facessero una retata, potremmo quantificare il numero dei pregiudicati presenti che hanno sempre supportato Bassolino e, quindi, il PCI/Pds/Ds/Pd.

Veltroni non creda di poter prendere per i fondelli le persone: in Campania la regione, tutte le province e i principali comuni (anche i non capoluoghi: Pompei e Giugliano sono i casi più emblematici) sono amministrati da decenni da esponenti del suo partito e gli scandali si ripetono ogni giorno. Eviti, pertanto, queste baggianate per richiamare i media e ripulisca il suo partito se ne è capace.
Per fortuna a consolarmi ci sarà la mia amatissima Pina Picierno che, con la sua beltà, illuminerà la serata.

Demitianamente, of course.

N.B. Credevo che Sandro De Franciscis, che già aveva abbandonato la Margherita, stesse ancora nell'Udeur di Mastella, invece ora è diventato dirigente del PD. E' difficile stare dietro ad uno che cambia partito ogni 6 mesi.

(Nel video corsi e ricorsi storici).

11/11/08

Pina Picierno e la volante di Caserta.

Fonti autorevoli sconfessano il ministro ombra della Gioventù, l'On Pina Picierno, secondo il quale in tutta la provincia di Caserta opera una sola volante dei carabinieri..

Un conoscente giura di aver incrociato una pattuglia dei carabinieri non appena giunto nel capoluogo di provincia campano, e, subito dopo, un'altra. Tra l'altro la stessa persona dichiara di essersi imbattuta in una volante della polizia, in un camion dei pompieri, in un carrarmato dell'esercito, un'ambulanza, un elicottero dell'aeronautica e persino in un sommergibile.

Pensate che mio cugino di 7 anni non voleva più scendere dalla giostra.

10/11/08

La mafiocrazia e Marco Travaglio

Ho scoperto che Marco Travaglio e Beppe Grillo ultimamente stanno utilizzando il termine MAFIOCRAZIA, un mio neologismo al quale ricorro per descrivere il sistema di potere affermatosi in Italia. Non so se rallegrarmene o preoccuparmi.

09/11/08

Napoli-Sampdoria e prospettive future.


(Lo scarfalietto di Eduardo Scarpetta).



Allora, ragioniamo con calma: il Napoli ha battuto, senza difficoltà particolari, la Samp pur giocando maluccio. All'11a giornata è secondo a meno 1 dall'Inter, ma a soli più 5 punti dall'ottavo posto. La classifica è, dunque, molto relativa. Tuttavia il Napoli ha dalla sua parte la miglior media inglese avendo giocato solo 5 partite in casa e 6 fuori (con la prossima 7). Per terminare il girone di andata mancano 8 incontri e, tra le squadre da affrontare, solo l'Inter e il Catania sono tra le prime dieci in classifica. Poi ci sono squadre insidiose, ma tutte abbordabili: Lecce, Siena, Torino, Cagliari, Chievo e Atalanta, che sarà il nostro prossimo avversario. Se faremo risultato a Bergamo - cioè nella partita più difficile in assoluto - riuscendo poi a massimizzare le opportunità che il calendario offre, il Napoli potrà realmente svoltare.

Ad oggi nessuno ci ha ancora battuto sul campo, perchè in entrambe le sconfitte rimediate (Genoa e Milan), sono stati gli arbitri, già coinvolti in calciopoli, Dondarini e Rocchi a falsare il risultato. Dunque c'è la concreta possibilità di andarsela a giocare ad armi pari con l'Inter tra 3 domeniche.

Quest'anno non c'è una squadra che emerge sulle altre: Inter, Milan, Juventus e Fiorentina hanno grosse carenze e, ad oggi, se la sono cavata beneficiando di numerosi aiuti arbitrali. Invece Udinese, Lazio, Genoa e Napoli sono squadre quadrate che giocano un bel calcio. Al Napoli manca un centravanti di peso (Denis e Zalayeta non valgono di certo Amauri o Milito), però il nostro centrocampo è davvero fenomenale: Maggio, Hamisk, Gargano, Blasi e Mannini sono tutti gladiatori che corrono, pressano, scattano, combattono e, soprattutto, sanno giocare. Poi c'è il Pocho che non segna ma fa segnare, una difesa solida e una panchina ben assortita.

Insomma, non montiamoci la testa, ma prendiamo coscienza del fatto che possiamo giocarcela fino alla fine persino avendo gli arbitri contro. Novembre sarà il mese della verità e Atalanta e Inter il nostro esame di maturità. Crediamoci, ma con umiltà.

Dal muro di Berlino al crollo Wall Street.


Il 9 novembre 1989 il muro di Berlino crollò portandosi dietro il comunismo. Allora io collezionavo le bandiere adesive di tutte le nazioni che uscivano dai pacchetti delle patatine e chiesi se quella dell'Urss fosse cambiata. Suor Adalgisa, che oggi fa la missionaria in Africa, mi spiegò un po' di cose, ma non compresi appieno la portata dell'evento.

Oggi, a quasi 20 anni esatti di distanza, è il capitalismo che sta per sgretolarsi. Finalmente, dopo due secoli dalla rivoluzione illuminista(protestante e ateista), le due espressioni dello stesso materialismo stanno per essere sepolte E', da questo punto di vista, significativo che il simbolo del potere economico mondiale sorga a Wall Street, strada che, con Berlino, rievoca un muro.

Ein Volk, ein Reich, ein bier!

07/11/08

A porta a Porta una nuova coppia di comici: Pina Picierno e Alessandra Floriani.

La scorsa puntata di Porta a Porta, dedicata alla camorra, è stata impreziosita dalla presenza dell'inedita coppia di comici Pina Picierno(PD) e Alessandra Floriani(PdL). Lo scetch con la Picierno che leggeva di nascosto delle veline per imparare/ripassare ciò che doveva dire e la conseguente confisca dell'On Floriani è stato veramente esilarante.

E' un peccato che, per soli 20/30mila euro al mese, artisti così talentuosi debbano esibirsi in parlamento quando potrebbero divertire anche di più nel loro ambiente naturale (e quindi ideale): il circo.

06/11/08

Brigate di Frontiera (Sacco e Fuoco) - Teresa De Sio

Seminario di Ernst Nolte a Napoli.

A Napoli, dal 16+1 al 21 novembre 2008, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Palazzo Serra di Cassano in via Monte di Dio), si terrà un seminario tenuto dallo storico Ernst Nolte

Ernst Nolte (Università di Berlino):
LA “RIVOLUZIONE CONSERVATRICE” NELLA GERMANIA DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR
Lunedì 16+1 Introduzione con uno sguardo particolare alle Considerazioni di un impolitico di Thomas Mann. - Oswald Spengler: il profetico pensatore della storia e il polemista politico.

Martedì 18 Ludwig Klages: il precoce paladino dell'ecologia - Karl-Schmitt: il grande giurista e il temporaneo avvocato difensore della Repubblica di Weimar.

Mercoledì 19 Artur Moeller van den Bruck: “popoli giovani” e “terzo Reich” tedesco. - Ernst Jünger: la personificazione del soldato del fronte e il pensatore della “mobilitazione totale”.

Giovedì 20 Ernst Niekisch: il nazionalbolscevico – per odio contro “l’Occidente” o per rifiuto del nazionalsocialismo? - August Winnig: il proletario antimarxista.

Venerdì 21 Karl Otto Paetel e Otto Strasser: i nazionalsocialisti “rivoluzionari” contro il nazionalsocialismo “borghese” di Hitler - Sintesi e problematiche conclusive.

04/11/08

Il 4 novembre è l'unica data che può unire tutti i popoli italiani.


* "La strada entra nella casa" del futurista Umberto BOCCIONI, artista che partecipò volontario alla Grande Guerra morendo, poco più che trentenne, a causa di una caduta da cavallo.
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Forse non tutti sanno che la celebre canzone la "Leggenda del Piave" è stata composta dal napoletano E. A. Mario, nome d'arte di Ermete Giovanni Gaeta, uno dei più grandi musicisti di inizio '900. E' una curiosità che ci rivela come la Grande Guerra sia stata l'occasione per attivare un primo contatto tra popoli diversissimi che si trovarono a combattere assieme. Dopo i massacri dello stato sabaudo contro un Sud orfano del proprio legittimo sovrano, i soldati meridionali divisero la trincea con gli annessori per completare il processo risorgimentale. Operazione che è miseramente fallita, visto che,dopo 90 anni, la penisola continua ad essere abitata da popoli che si considerano estranei tra loro, ma che non toglie valore al fatto che, per un momento storico, c'è stato comunque un comune sforzo per unire davvero le Italie.

E' giusto ricordare eroi come l'istriano Nazario Sauro, Cesare Battisti, Francesco Baracca (l'aviatore "rampante"), l'ammiraglio siciliano Luigi Rizzo, Gabriele D'Annunzio , Guido Keller, Enrico Toti, Ettore Muti (volontario a 14 anni!) o AMEDEO D'AOSTA (l'unico Savoia davanti al cui nome mi inchino, tanto più che è stato un meridionale d'adozione avendo frequentato il collegio della Nunziatella di Napoli e la facoltà di legge a Palermo).

Sono figure che non si studiano più a scuola e che andrebbero recuperate anche per onorare ogni nazione dello stivale.

Non dimentichiamo, infatti, che ci furono anche tanti meridionali che condivisero il Risorgimento (salvo magari ricredersi a conti fatti) come il napoletano Luigi SETTEMBRINI del quale mi piace sempre citare questa frase:

"La nazione consiste in una comune eredità ricca di ricordi e nel desiderio di farla rivivere".

Magari Settembrini, se vivesse oggi, la penserebbe come me; ma chi ha creduto in buona fede in un ideale di patria più grande, con i moti carbonari così come durante la Grande Guerra, merita ogni rispetto.

("I colori della gioventù").

N.B. Di celebrare iperbolicamente la Patria in tal dì dovrebbero farne a meno i tanti John Wayne nostrani che, proni da una vita per esterofilia e fondamentalismo atlantista, si sono fatti schiavi degli yankees. Infatti, che nell'anniversario di Vittorio Veneto si svolgano anche le elezioni in USA, è un segno del destino: se nel 1918 provammo a darci una terra comune non arrendendoci nemmeno a Caporetto, oggi siamo solo una colonia di un'ex prima potenza mondiale

02/11/08

Commento su Milan-Napoli: grazie Rocchi.

Rocchi è stato il migliore in campo per il Milan. E' un peccato che faccia l'arbitro...

- Falli fischiati a senso unico
- Mancata espulsione di Ambrosini, Kakà e Ronaldinho.
- Espulsione di Maggio per somma di ammonizioni molto opinabili.
- Disinteresse sugli interventi che hanno portato all'infortunio di Hamsik e Santacroce.
- Gattuso ha insultato tutti ad ogni occasione.
- Rigore regalato per fallo di mano inesistente di Pazienza
(se non erro, è il 4° del campionato e tutti sono stati assegnati quando il Milan non riusciva a segnare).

Eppure ci è voluto un autogoal di Denis all'88° per farli vincere. Abbiamo giocato in 12 contro 9 e solo la sfortuna ci ha fatto soccombere. Chissà cosa avremmo potuto combinare con la parità numerica.

N.B. Da Milano, subito dopo la partita, ho ricevuto la simpatica telefonata di Orlando che ha esordito con un "Padania 1 - Regno delle 2 Sicilie 0" invitandomi poi a scriverlo sul blog. Bene, l'ho fatto, ma spero che non si sia risentito se l'ho mandato pacatamente...a visitare un posto molto caratteristico della Padania.

01/11/08

Abusivismo edilizio in costiera amalfitana.


Viaggio in Campania/2

In questo video è documentato, attraverso taluni riscontri fotografici che insistono sul tratto di costa di circa 3 km tra Conca dei Marini e Praiano (in particolare lo scoglio dell'Ischitella), come quello dell'abusivismo edilizio sia una delle piaghe principali che intacca le indubbie bellezze della costiera amalfitana e come la politica dei condoni abbia aggravato la situazione. Le medesime considerazioni, purtroppo, valgono anche per la penisola sorrentina, laddove - se mai fosse possibile - lo scenario, sotto questo profilo, è persino più grave.

N.B. A causa di numerosi impegni, difficilmente riuscirò - come è già avvenuto la scorsa settimana - ad aggiornare il blog con cadenza giornaliera. Mi impegnerò, tuttavia, a farlo non appena ne avrò la possibilità e riterrò esserci un argomento sul quale varrà la pena fare una riflessione. I commenti, comunque, rimarranno totalmente liberi.

31/10/08

Campania, vietato abbandonare rifiuti (persino Bassolino).

Chi abbandonerà rifiuti in strada sarà arrestato. Rischiano soprattutto gli autisti di Bassolino e Iervolino: se li fanno scendere dalla macchina, sono guai.


(ANSA) Cinque avvisi di chiusura delle indagini sono stati notificati dai carabinieri del comando provinciale di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione del commissariato rifiuti in Campania. Uno degli avvisi è stato notificato ad Antonio Bassolino. I reati contestati sono peculato aggravato in concorso e falso ideologico e materiale commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Gli altri quattro destinatari dell'avviso di conclusione delle indagini sono Raffaele Vanoli, Enrico Soprano, Michele Carta Mantiglia, Giulio Facchi. Il danno erariale complessivamente stimato dagli inquirenti ammonta a circa 300.000 euro.

30/10/08

Lucio Villari, che storico!

Se il Sig. Lucio Villari può insegnare storia in un'università, io pretendo di diventare un canguro. Non sa nemmeno le date elementari, nemmeno quelle che qualsiasi liceale sa, eppure insegna permettendosi, spavaldamente, di correggere studiosi seri, che, naturalmente, gli fanno fare solo figuracce...
Stasera è toccato ad Ernesto Galli della Loggia umiliarlo, laddove il signor Villari è arrivato ad inventarsi degli eventi mai avvenuti per nascondere verità da lui ritenute scomode, rectius "moralmene inaccettabili" (per la morale marxista evidentemente).

Non c'è bisogno di leggere le sue pubblicazioni per capire che non valgono nulla ed è naturale, in questo senso, che sia geloso del successo di Pansa.

Ogni volta che appare in tv, nella fattispecie Porta a Porta, mi vien voglia di saltare...
A tutto c'è un limite.

N.B. Una professoressa di storia del liceo Mameli - che magari avrà protestato contro il decreto Gelmini - non ha saputo dire cosa fossero le Foibe. Tutto questo mi consola, perchè mi tocca assolvere quella che fu la mia professoressa di storia che, purtroppo, non è l'unica scarsona.

29/10/08

Auguri a Bud Spencer.

Auguri a Carlo Pedersoli che oggi compie 79 anni.

Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà...
però i fagioli sono un'altra cosa!

28/10/08

La statura di Brunetta e l'altezza di Raffaele Cantone.

E' impossibile non parlare del nanismo di Brunetta per commentarne le gesta, perchè la sua altezza è sostanzialmente inversamente proporzionale al suo egocentrismo. Dubito che, se fosse stato di statura media, sarebbe stato tanto pieno di sè e tanto arrogante per compensare la sua piccolezza morale. Ieri sera, a Porta a Porta, è stato davvero irritante vederlo insistere, in tutta la sua spocchia e smania di apparire, sulla sua proposta di mettere "i tornelli per magistrati". Tanto è vero che, siccome non ne sa assolutamente nulla del funzionamento della giustizia nelle Italie, è arrivato ad equiparare il lavoro di un magistrato a quello di un normale impiegato. Temo, ahimè, che questa boutade rientri nel quadro di un più ampio disegno per delegittimare la magistratura. L'obiettivo è, del resto, evidente: si cerca di far passare l'idea che le responsabilità per il pessimo funzionamento del sistema processuale non sono di coloro che approvano leggi strampalate, tagliano sempre più i fondi e lasciano lavorare in palazzi fatiscenti (fatevi un giro a Torre Annunziata, Mercato San Severino, ma anche a Napoli o Salerno!); bensì di chi cerca di operare al meglio in questo contesto. E' normale che un magistrato studi le sentenze a casa così come per il professor Brunetta scrivere le sue pubblicazioni per il quotidiano Libero nella sua stanzetta dell'università di Tor Vergata, però scagliarsi contro "la casta delle toghe" fa sempre audience e, dove ci sono adulatori, c'è anche Brunetta. Proprio a partire da oggi, 28 ottobre, sarà disponibile in libreria "Solo per giustizia" - laddove solo sta per solitudine - il libro del Dott. Raffaele CANTONE, un magistrato napoletano che vive da 10 anni sotto scorta per aver intaccato il potere dei Casalesi.

Anche lui è un magistrato che non lavora in tribunale, ma - spiegatelo a Brunetta - perchè alcuni "clienti insoddisfatti" lo vogliono morto...

In effetti, statura e altezza sono concetti che si addicono a poche persone. Perchè RAFFAELE CANTONE, infatti, è un gigante, un gigante in piedi in mezzo alle rovine; mentre Brunetta è solo uno gnomo che, così come appare, subito sparisce...

N.B. Le farneticazioni che il negretto leghista Gianluigi Paragone scrive su Libero, invece, sono ottime al posto della carta igienica. Fidatevi.

26/10/08

A ROBERTO SAVIANO.

A Raffaele Cantone, Silvana Fucito e Roberto Saviano.

22/10/08

Sanità in Campania: dove sono finiti i 308 milioni di euro di disavanzo?


Nella sola sanità, il disavanzo previsto per il 2008 in Campania ammonta a 308 milioni di euro. Si tratta di una montagna di debiti cresciuta dal niente in soli 7 anni, ossia da quando nel 2001 - per fare un regalo alla Lega Nord - si è riformato il titolo V della costituzione (in particolare l'articolo 117, comma 3) inserendo la sanità tra le materie attribuite alla potestà legislativa concorrente.

In tal modo alle regioni fu attribuita la gestione materiale dei finanziamenti da erogare e la nomina di ogni dirigente.Ebbene, ora il risultato del federalismo nella sanità in Campania è sotto gli occhi di tutti: un deficit che non è comparabile a nessuna altra regione europea (dove pure gli sprechi esistono), benchè le strutture sanitarie siano inefficienti e, per ogni nomina, alla competenza e alla professionalità, si preferisca la tessera politica in tasca agli aspiranti dirigenti.

La voce di spesa relativa alla sanità, ormai, occupa l'80% del bilancio che ogni anno una regione deve approvare. E', cioè, la fetta più grossa di una torta che i partiti si spartiscono ricorrendo al manuale cencelli.

Ciriaco De Mita, che è sempre stato il più lesto e sveglio di tutti, fiutando l'affare, fece nominare assessore regionale alla Sanità il suo fedelissimo Angelo Montemarano, un professionista prestato alla politica molto malleabile.

Tuttavia, nessuno degli altri partiti ha voluto rimanerne fuori ed è proprio da questa premessa che è nata, ad esempio, l'inchiesta per concussione a Sandra Lonardo Mastella. Addirittura, un paio di anni fa, un cronista del Mattino trovò a terra un foglietto con le percentuali che spettavano ad Udeur, Margherita e Democratici di Sinistra per la spartizione delle nomine.

Ora il ministro del Welfare Sacconi - che ha la competenza, secondo una ripartizione dei dicasteri imposta dalla Lega molto "originale", anche per la sanità - ha dichiarato che "dopo aver commissariato la sanita’ dell’Abruzzo, e quella del Lazio, ora purtroppo ci vediamo costretti a valutare di commissariare anche quella della Campania".

Sarà, tuttavia, un provvedimento comunque tardivo, posto che esistevano le condizioni per il commissariamento già prima dell'estate, come ricorderà sicuramente Enzo Rivellini, uno dei pochi consiglieri regionali attivi che ha seguito da vicino lo scandalo della sanità.

Quando il commissario sarà nominato, rimarranno comunque gli interrogativi più tragicomici: esiste, in Campania, qualcosa gestito dalla politica che funziona?
Complessivamente a quanto ammontano i debiti contratti dalla regione e dal comune di Napoli e quando si estingueranno?

Al momento nessuno può dirlo visto che dobbiamo ancora subire gli effetti di quelle operazioni concluse da Antonio Bassolino con la UBS - banca presso cui lavora il figlio Gaetano - di cui vedremo i costi solo in futuro.

Il sindaco di Salerno, Vincenzo DE LUCA - benchè appartenga allo stesso partito di Bassolino - sostiene che la gestione politica della regione "ha dei risvolti criminosi di cui pagheremo i debiti per i prossimi trent'anni".

Va, però, specificato che De Luca è un inguaribile ottimista.

16/10/08

Napoli, Cardillo e i debiti

L'assessore al Bilancio del Comune di Napoli ENRICO CARDILLO è stato inquisito per concorso in abuso d’ufficio e truffa ai danni dello stato perchè avrebbe assegnato diverse consulenze senza adeguata pubblicità e, soprattutto, nonostante il Comune disponesse delle professionalità adeguate per farvi fronte. Tuttavia, Report - in una puntata del 2007 - aveva già anticipato lo scandalo sottolineando che i debiti del comune sono destinati ad aumentare.

15/10/08

L'ultima provocazione nordista: ora il concorso in magistratura si fa a Milano.

Mi sono perso qualcosa o la capitale delle Italie è ancora Roma? Lo chiedo, nel dubbio, perchè il governo ha deciso che il prossimo concorso in magistratura si terrà a Milano, che - anche da un punto di vista logistico - non è sicuramente tra le località più comode. Con la scelta politica del capoluogo lombardo - illegittima, assolutamente illegittima! - risultano più chiare anche alcune dichiarazioni dei leghisti Borghezio e Gentilini secondo i quali i padani devono essere giudicati da giudici padani e non da meridionali. Senonchè a vincere il concorso in magistratura e quello notarile sono storicamente, per la quasi totalità, proprio meridionali. Infatti, ad esempio, i vincitori del concorso dello scorso sono stati per 1/3 laureati alla Federico II di Napoli. Ora, invece, si cerca in tutti i modi di sfavorire la maggioranza dei partecipanti gravandoli di spese eccessive. Andare una settimana a Milano significa spendere anche mille euro, cifra che un neolaureato raramente guadagna in un mese.

Quo usque tandem abutere, nordista, patientia nostra?

Nel proporvi l'ultimo comizio pubblico del vecchio invasato e paranoico Gentilini, invito i lettori a porre particolare attenzione - per quello che qui interessa - al minuto 3.30, sebbene il video sia totalmente grottesco.

14/10/08

Napoli, il comune più indebitato d'Italia.

Ammonta a 60 milioni di euro il dissesto finanziario del comune di Napoli, cioè ad un decimo del totale di tutti gli altri 8103 comuni italiani. Significa che su 10 euro di debito 1 è made in Naples. E' una situazione catastrofica determinata da venti anni di spese pazze e consulenze per gli amici degli amici e iniziata, non a caso, con il due volte sindaco Antonio Bassolino( detto anche Attila perchè dove passa lui non cresce più l'erba).

Per citare un esempio, ma è solo è un esempio purtroppo, la Iervolino ha acquistato per i centri sociali, in via Emanuele Gianturco (per giunta un illustre civilista, sic!), ad un milione e duecentomila euro, un immobile già occupato illegalmente da estremisti di sinistra da anni e nel quale si consumano ripetutamente reati di ogni tipo.

Fa, altresì, riflettere che nessuna delle tante inchieste per corruzione avviate dalla magistratura in questi anni abbia portato a risultati. E', tra l'altro, di questi giorni la notizia che l'assessore al Bilancio del Comune ENRICO CARDILLO è stato inquisito per concorso in abuso d’ufficio e truffa ai danni dello stato perchè avrebbe assegnato diverse consulenze senza adeguata pubblicità e, soprattutto, nonostante il Comune di Napoli disponesse delle professionalità adeguate per farvi fronte.

Io, tuttavia, scommetto che - come è sempre stato in passato per le canarie di ogni sorta - anche il Cardillo* la passerà liscia. Voi?

Aumm aumm

13/10/08

L'assessore NUGNES mente degli scontri di Pianura con la polizia. La Iervolino si dimetta.

L'assessore, mente degli scontri di Pianura, ha coordinato ultras e esponenti del clan Variale contro la polizia. Il sindaco Iervolino deve solo dimettersi.

qual è il colmo per un assessore alla protezione civile? Se non lo conoscete, chiedetelo a Giorgio NUGNES, l'assessore del comune di Napoli - sì, proprio alla protezione civile! - da una settimana agli arresti domiciliari perchè ritenuto la mente degli scontri che lo scorso gennaio infiammarono Pianura.

Secondo la magistratura, l'esponente del Partito Democratico (già Margheritino) avrebbe informato costantemente gli ultras del gruppo NISS - acronimo di Niente Incontri Solo Scontri - sugli spostamenti delle forze dell’ordine per prepararne gli assalti. Nugnes avrebbe così difeso il proprio "bacino elettorale" e i propri interessi speculativi nell'edilizia usando informazioni riservate per aiutare camorristi e ultras a creare disordini.

I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere alla devastazione, incendio, violenza privata, danneggiamento, sequestro di persona e interruzione di pubblico servizio.

Ad un parente di Pietro DIODATO , esponente di AN favorevole all'apertura della discarica a Pianura, fu addirittura incendiata la pompa di benzina.

Eppure, solo lo scorso agosto, a Nugnes è stata stata assegnata la scorta a fronte di "ripetute minacce di morte", perchè, nel programma di riqualificazione da 8 milioni di euro che interessa il centro storico, è rimasta esclusa via dell’Avvenire, teatro di diversi incidenti.

E' uno scenario incredibile che, tuttavia, non ha smosso il sindaco Rosa Iervolino Russo, la quale si è limitata a ritirare le deleghe a Nugnes. D'altra parte neppure il Partito Democratico ha adottato provvedimenti sanzionatori così come Alleanza Nazionale per Marco Nonno, consigliere parimenti destinatario delle misure cautelari.

Ciò benchè - da un punto di vista meramente politico - molte sono le ombre che ammantano la cute del sindaco. Rosetta, ad esempio, dovrebbe spiegare perchè cambiò repentinamente opinione sull'apertura della discarica a Pianura dicendosi prima favorevole al decreto del governo Prodi e poi, ex abrupto, contraria.

Chi le fece pressione, cosa la convinse?
In una città normale un sindaco, davanti a questo scandalo, dovrebbe solo dimettersi.

Invece a Napoli neppure l'opposizione lo chiede.

10/10/08

Sant'Antonio Paravia, protettore dei managers.


Era ora. Finalmente, dopo due legislature, abbiamo un motivo per registrare un momento dell'attività parlamentare di Antonio Paravia, re degli ascensori e senatore salernitano a palazzo Madama da quando non esistono più le preferenze e gli eletti sono divenuti oligarchi prescelti dai partiti.

A riconoscergli il giusto tributo è stato ieri il ministro dell'economia Giulio Tremonti, il quale ha minacciato di dimettersi se non fosse stato ritirato l'emendamento salva-manager al decreto Alitalia di cui proprio Antonio Paravia era relatore. L'emendamento, se fosse passato, avrebbe impedito di perseguire i reati di bancarotta a meno del definitivo fallimento dell'azienda coinvolta, in pratica graziando, ad esempio, Tanzi e Cragnotti per i dissesti che hanno causato sulla pelle degli investitori.

"Ritengo che l'emendamento affronti un tema reale e ineludibile in modo appropriato tutelando le difficili scelte dei commissari, operate in momenti oggettivamente straordinari, con l'esigenza di agire in modo responsabile, ma discrezionale e flessibile", ha commentato l'illustre senatore.

Chi lo conosce, però, non può credere che questo homo novus della politica possa essere stato capace di elaborare una finezza tecnica "sgamata solo all'ultimo momento dal giurista Tremonti, così i dubbi sulla reale paternità dell'astuzia aumentano.

Paravia, tra l'altro, è un fedelissimo di Edmondo Cirielli, deputato alla terza legislatura e presidente della commissione difesa della Camera, diventato celebre per la legge che porta il suo nome (la "ex" Cirielli, l'unica legge della storia con il prefisso ex) la quale ha dimezzato la prescrizione proprio per gli autori di reati di corruzione e finanziari

E' solo una coincidenza? Chissà, bisognerebbe chiederlo agli autori.
Ai veri autori, però.

Non ai prestanome.

Alfano, non ci provare.

Il Governo inserirà la riforma per l'accesso alla professione forense all'interno della riforma della Giustizia in generale che dovrebbe essere approvata entro dicembre. La stesura della riforma è stata delegata dal Ministro della Giustizia Alfano al Consiglio Nazionale Forense.

La riforma per entrare nell'avvocatura prevederà un accesso sostanzialmente a numero chiuso con delle scuole professionali anch'esse a numero chiuso. Ecco più nello specifico le anticipazioni circa le norme che potranno rendere difficile diventare avvocati alla maggioranza degli studenti di giurisprudenza:

- impossibilità all'abilitazione per chi non ha seguito le scuole professionali post laurea (a pagamento) a numero chiuso (adesso basta seguire un libero tirocinio, senza alcuna spesa, presso un qualunque studio legale)
- per accedere al numero chiuso delle scuole si dovrà sostenere un esame e per avere il certificato conclusivo delle scuole si dovrà sostenere sempre un esame finale (che non è ancora l'esame per diventare avvocato che invece dovrà essere sostenuto successivamente)
- non potrà iscriversi al registro dei praticanti chi ha superato i 40 anni di età (ora non c'è alcun limite)

Cambiano anche le modalità dell' esame per diventare avvocato che, per chi avrà avuto accesso alle scuole post laurea, sarà:

- senza l'ausilio dei codici commentati con la giurisprudenza (adesso invece è possibile)
- non si potrà sostenere l'esame dopo più di 3 bocciature (adesso non c'è alcun limite)
- non potrà sostenere l'esame chi ha 50 anni (adesso non c'è alcun limite)
- eliminazione delle materie ritenute più semplici per gli orali (diritto ecclesiastico etc)"

07/10/08

La regione Campania è ferma all'Unione Sovietica.


(In foto il tovarich Bassolinov, lo Stalin di Afragola che ha trasformato una regione di un gulag).

Sito della Regione Campania, homepage, seconda notizia. Si legge: «Accordo tra Centri di competenza e Camera di commercio sovietica». Forse un abbaglio - di quale «soviet» parliamo visto che gli organismi nati dalla rivoluzione di Ottobre non ci sono più dall'89 - oppure, si può concedere, una dicitura mai cambiata dai tempi di Krusciov? Nel sommarietto della news si legge ancora: «L'intesa rientra nelle attività di internazionalizzazione della ricerca campana». Che dire? Forse la macchina del tempo parcheggiata in leasing presso qualche assessorato di palazzo Santa Lucia, macchina va da sè rateizzata con la garanzia dei fondi europei, concede ai nostalgici dell'Urss repentini viaggi a ritroso nella Mosca dei soviet, per stringere accordi - quinquennali? - con i compagni della Camera di commercio (eppure solo l'assessorato al Lavoro è retto da un esponente di Rifondazione comunista...).

04/10/08

Schiave moderne.

VELINE.
(In Occidente si fa la fila al concorso per diventare veline).

EROINE.
(In Iran si fa la fila per votare e esercitare i diritti democratici).

03/10/08

La guerra civile contro la camorra e quei sindaci contro lo stato.


(Rammstein - Ich Will)

Non è semplicemente una guerra tra bande come ha sostenuto 'Gnazio La Russa, nè una guerra civile come ritiene iperbolicamente Maroni, però la protesta dei sindaci dell'agroaversano contro la "militarizzazione" del territorio fa riflettere. Che questi sindaci si lamentino proprio ora che finalmente lo stato si sta attivando e invia nuove forze per contrastare la criminalità diffusa è inquietante.

Soprattutto se si pensa che questi amministratori contro la camorra non hanno mai protestato, anzi. E', a questo punto, del tutto evidente che per annientare la camorra non è possibile esulare da un discorso politico.

L'opinione pubblica, sempre che esista ancora, deve fare il più possibile pressione affinchè i partiti ritornino a selezionare con metro i propri candidati.

02/10/08

Bassolineide

(ANSA) Un avviso di garanzia è stato emesso nei confronti di Antonio Bassolino nell'ambito di uno stralcio dell'inchiesta sulla gestione del ciclo di rifiuti in Campania. Sugli sviluppi dell'inchiesta viene mantenuto uno stretto riserbo. L'inchiesta è condotta dai pm Paolo Sirleo e Giuseppe Noviello, coordinati dal procuratore aggiunto Aldo De Chiara, gli stessi magistrati che hanno svolto le indagini dalle quali é scaturito il processo contro numerosi imputati tra cui lo stesso Bassolino. Non si esclude che l'avviso sia stato emesso par poter procedere a una perquisizione.

Bassolino e la camorra.

Ieri sera Matrix si è occupata della brillante operazione di polizia contro il clan Schiavone alla presenza di Maroni in qualità di rappresentante dello stato e di Antonio BASSOLINO quale conoscitore di camorra.

Mi sono trovato, per la prima volta, d'accordo con il Cacaglio che, pur nel suo italiano stentatissimo, ha espresso un concetto molto valido: ossia che la camorra è dentro le istituzioni e ha diversi politici quali referenti.

Bassolino, almeno quando si tratta di discutere di camorra, ha dimostrato di essere ferrato. Tanto è vero che ha ammesso di aver incontrato, riconosciuto e parlato con lo zio di "Sandokàn" proprio a Casal di Principe. Chissà per discutere di cosa. I Casalesi hanno optato per una strategia più istituzionale e meno di rottura a partire dagli anni '90, grosso modo proprio da quando Bassolino ha fatto carriera prima come sindaco di Napoli e ministro del lavoro (dove si è inventato "i lavoratori socialmente utili", ossia dei nullafacenti stipendiati che sembrano rievocare la biografia dell'ideatore), poi come presidente della giunta campana.

All'ex ragazzo spazzola dalle mille prescrizioni i voti, si sa, non sono mai mancati. Nemmeno da Casal di Principe e nonostante i suoi denti storti e perennemente gialli, i suoi gessati da padrino, la sua tintura per capelli color petrolio e il suo eloquio approssimativo.

Tanto più che, leggendo la corrispondenza di Vincenzo Schiavone pubblicata sui giornali - il contabile di "Sandokàn", come lo chiama simpaticamente Bassolino - ha appurato che questi scrive e si esprime molto meglio del nostro presidente di regione.

Forse dovrebbe candidarsi alle prossime elezioni.

L'affiliato di "Sandokàn", non Bassolino...

N.B. Vi ripropongo il video in cui canto "Partito Bassolinista", ma - vi prego - non ricordatemi quanto sia stonato.

01/10/08

Chiaiano: ristabilite l'ordine e sospendete i sindaci dai partiti.


(Ramstein - Du Hast)

Chiaiano ormai è diventato un ritrovo fisso per gli estremisti di sinistra di tutta Italia, da Oreste Scalzone a Marco Rizzo, che vedono nella protesta di chi vuole impedire la risoluzione definitiva del dramma dei rifiuti l'ultimo appiglio per sopravvivere. Ieri alcuni camion dell'esercito sono stati bloccati per via di un sit in improvvisato dai soliti irriducibili guidati dall'ex sindato di Marano. La settimana scorsa tutti i sindaci della zona sono arrivati ad incatenarsi davanti a palazzo Chigi, sabato dei manifestanti si sono scontrati con le forze dell'ordine perchè pretendevano di far entrare "i loro" tecnici nel sito.

Guido Bertolaso, persona fin troppo paziente che nei mesi scorsi ha incontrato persino i sindaci di paesi sconosciuti del beneventano, ha giustamente risposto che il tempo delle trattative è più che scaduto e ora bisogna solo lavorare al più presto. Tuttavia, i capopolo continuano ad eccitare gli animi difendendo, peraltro, gli interessi della camorra che a Chiaiano ha fatto degli investimenti. Se i segretari dei partiti fossero persone serie espellerebbero immediatamente i sindaci rivoltosi che, con il loro comportamento irresponsabile, rischiano di accendere una miccia pericolosa.

Il problema non è solo di Chiaiano, ma di tutta Napoli, visto che gli irriducibili organizzano continuamente dei sit in a sorpresa paralizzando le principali arterie del capoluogo. E' un atteggiamento arrogante che una nazione civile non più tollerare: la maggioranza non può essere ostaggio di una sparuta minoranza. In Campania deve essere immediatamente ristabilito l'ordine pubblico intervenendo con fermezza.

Non è più tempo di ricreazione.

30/09/08

Blitz contro il clan Schiavone: 107 arresti. Ottimo, ma non bisogna fermarsi.

Tre sintetiche riflessioni in merito alla brillante operazione di polizia che ha portato all'arresto di ben 107 camorristi affiliati al Clan Schiavone.

1) Lo stato non può rispondere sempre solo dopo episodi di cronaca eclatanti come la strage di Castelvolturno. La camorra spara quando è in cerca di nuovi equilibri, ma è ben più pericolosa quando è silente.

2) E' necessario tagliare le braccia operative dei clan puntando anche sulla manovalanza che fa il lavoro sporco. Non va dimenticato, infatti, che - benchè Francesco Schiavone sia in carcere - il suo clan riesce ugualmente ad imporsi sul territorio. In particolare su quello casertano e ciociaro.

3) Ora tocca alla magistratura: troppo spesso brillanti operazioni di polizia sono state vanificate da un sistema penale faragginoso e impallato. Servono i processi e, soprattutto, le condanne.

Il regista Spike Lee accusa: i partigiani erano solo dei vigliacchi.


Spike Lee, registra afroamericano e di note simpatie progressiste, presentando il suo ultimo film, ha dichiarato: «I partigiani non erano amati, dopo le imboscate fuggivano e si nascondevano sulle montagne lasciando i civili alle reazioni dei tedeschi. Io non ho inventato nulla, fu Kesselring a concepire il principio della decimazione».

Ora si attende l'affondo decisivo del campione dell'ortodossia antifascista Gianfranco Fini.

Spike Lee non può certo sottrarsi alla reprimenda del presidente della camera ardente.

26/09/08

Vulesse Addeventare nu Brigante

Vulesse addeventare suricillo/ pé li rusecàre sti caténe/ cà m’astrigneno lu péde/e ca me fànno schiavo. [...]
Vulesse addeventare na tamorra/ pé scetare a tùtta chella génte/cà nun ha capito niénte/e ce stà a guardàre.

Il Giuramento dei Briganti.
"Noi giuriamo davanti a Dio e dinanzi al mondo intiero di essere fedeli al nostri augustissimo e religiosissimo sovrano Francesco II (che Dio guardi sempre);
e promettiamo di concorrere con tutta la nostra anima e con tutte le nostre forze al suo ritorno nel regno; di obbedire ciecamente a tutti i suoi ordini, a tutti i comandi che verranno sia direttamente, sia per i suoi delegati dal comitato centrale residente a Roma.
Noi giuriamo di conservare il segreto, affinchè la giusta causa voluta da Dio, che è il regolatore de' sovrani, trionfi col ritorno di Francesco II, re per la grazia di Dio, difensore della religione, e figlio affezionatissimo del nostro Santo Padre Pio IX, che lo custodisce nelle sue braccia per non lasciarlo cadere nelle mani degli increduli, dei perversi, e dei pretesi liberali; i quali hanno per principio la distruzione della religione, dopo aver scacciato il nostro amatissimo sovrano dal trono dei suoi antenati,
Noi promettiamo anche coll'aiuto di Dio di rivendicare tutti i diritti della Santa Sede e di
abbattere il lucifero infernale Vittorio Emanuele e i suoi complici.
Noi lo promettiamo e lo giuriamo".

25/09/08

Napoli: cacciare i parcheggiatori abusivi, costruire parcheggi.

Il nuovo comandante dei vigili urbani di Napoli SEMENTA, diversamente dal mai rimpianto predecessore Schettini, ha capito che bisogna mandare i vigili in strada, da tempo diventati fantasmi nel capoluogo. Con la stessa risolutezza, sta identificando e sgombrando i parcheggiatori abusivi, che, piazzati dalla camorra, guadagnano approssimamente anche sui 15mila euro al mese (quasi la metà di un parlamentare, ohibò!). Appare, tuttavia, iniquo perseguire - come è accaduto a 28 avvocati nei pressi del tribunale - con una denuncia per favoreggiamento, gli automobilisti che sono costretti ad affidarare il proprio veicolo agli abusivi. Prima, infatti, sarebbe necessario costruire dei parcheggi, laddove nel rettifilo e dintorni esiste solo quello di via Brin che risulta assolutamente insufficiente.

Slitta il processo a Bassolino: e dov'è la notizia?

I giornali non ne parlano, l'opposizione non se ne interessa, l'opinione pubblica è ignara e tutto va secondo i piani per il probo Bassolino. In un video del 18 agosto avevo già spiegato perchè, come tutte le precedenti, sarebbe silittata anche l'udienza fissata il 24 settembre: il presidente del collegio Giovanni Fragola Rabuano è stato nominato presidente del tribunale di Nola e deve lasciare il processo che, di fatto, sarà azzerato. E' solo l'ultimo atto di una farsa iniziata con il trasferimento del GUP senza la nomina del sostituto e che continua a trascinarsi inutilmente.

FORZA BASSOLINO, fai bene a dichiare che lascerai la Campania solo a fine mandato: non puoi lasciare l'opera a metà. Fino ad ora, grazie a te, noi Campani dovremo pagare debiti per i prossimi 30 anni. Vedrai che, con un po' di buona volontà, possiamo arrivare anche a 60.

Dai, fai un altro colpo grosso. Tanto, qualsiasi reato tu possa commettere, non sarai mai processato.

E chi lo ammazza uno come te...

24/09/08

Il governo pensi alla Salerno-Reggio e non alle autostrade della Libia.


Quando il sottosegretario leghista alle Infrastrutture ROBERTO CASTELLI ha proposto che anche al Sud si paghino i pedaggi autostradali, ho sperato che - finalmente - il governo si sarebbe attivato per realizzarle le autostrade.

Poi ho capito che per Castelli - che pure è un buon politico, uno dei migliori in casa Lega - il Sud è un'entità astratta e indefinita comprendente tutto ciò che è esterno alla Val Brembana e alla linea Gotica, visto che l'Italia ha deciso di raddoppiare la via balbia (da Italo Balbo, governatore della Tripolitania e della Cirenaica che proprio libico non era), realizzata durante il fascismo, per far dimenticare al colonnello Gheddafi "i soprusi" degli ex colonialisti. L'investimento si aggira tra i 3 e 6 miliardi di euro e mira a raddoppiare la strada litoranea che va dal confine tunisino a quello egiziano. E' l'ennesimo affronto ai nostri concittadini che in Libia hanno portato richezza ma che sono stati cacciati con la confisca dei beni, oltre che una mistificazione della storia. Infatti, tutte le infrastrutture che ha, la Libia le deve ai colonizzatori italiani. Tanto è vero, ad esempio, che Tripoli è la fotocopia dell'Eur di Roma.
E', tuttavia, anche l'ennesima disattenzione nei confronti dell'ex regno delle due Sicilie. In Sicilia sia il trasporto su ferro che quello su strada fa davvero schifo, non esistendo infatti vie di collegamento decenti nemmeno tra le città principali (pensiamo alla Messina-Catania). Lo stesso si consideri per la statale ionica o la Taranto-Bari. E', tuttavia, la Salerno-Reggio Calabria il vero dramma, un percorso ad ostacoli - guai a chiamarla autostrada - praticamente ad una corsia che, tra svincoli, ingorghi e curve assurde, impone alla meglio 9 ore da Salerno a Reggio. Si tratta di una rete stradale, in cui in certi punti il limite è di 30 km/h, su cui polici e mafiosi mangiano da quarant'anni. Giacomo MANCINI, l'ex ministro socialista, impose addirittura che passasse per Cosenza, la città che gli diede i natali e che però sorge proprio sull'appennino.

In sintesi, alla luce di quanto riportato, la proposta di Castelli di far pagare il pedaggio ai meridionali è di buon senso, ma a patto che si costruiscano delle autostrade possibilmente.

O dobbiamo sperare che, come alla Libia, anche all'ex Regno duosiciliano sia riconosciuto lo speciale status di colonia per avere infrastrutture decenti?

Per ulteriori ragguagli storici chiedere ai Piemontesi.


Nel video un'ottima sintesi di quanto si farà in Libia.
Qui i numeri della Salerno-Reggio:
- 11 gli anni impiegati per costruirla (dal 1963 al 1974)
- Il costo è di 5,6 milioni di euro a chilometro
- Per ammodernarla serviranno 14 anni (dal 1998 al 2012)
- Si spenderanno 20,3 milioni a chilometro
Per 443 chilometri di tracciato sono state costruite una cinquantina di uscite (circa una ogni 8,86 chilometri
).

22/09/08

Romanista accoltella un tifoso: ora chiudete l'Olimpico

Il giudice sportivo Tosel ha motivato l'adozione del provvedimento di chiusura per 4 giornate (poi ridotte a 3) delle curve A e B del San Paolo con i petardi che gli ultras del Napoli avrebbero fatto esplodere allo stadio Olimpico di Roma.

Ora, nella scorsa giornata, un tifoso romanista - già noto alle forze dell'ordine e destinatario di DASPO - ne ha accoltellato uno della Reggina. Il fatto criminoso è ben più grave dell'esplosione di qualche petardo e ha già un precedente in questo campionato: infatti, già in occasione di Roma-Napoli, un tifoso partenopeo era stato accoltellato da un romanista.

E' di tutta evidenza che c'è un problema di ordine pubblico allo stadio Olimpico di Roma ed è, a questo punto, necessario tenere fermi i propositi espressi con il Napoli e squalificare lo stadio della Roma per qualche giornata.

I lettori maliziosi penseranno che chi scrive non aspettava altro per togliersi qualche sassolino, ma capirete bene che - anche in virtù del silenzio omertoso dei media sull'episodio - i sospetti di complotto contro DE LAURENTIIS aumentano.

Tanto più che, se non fossero adottati dei provvedimenti adeguati e proporzionati contro la Roma, dovremmo concludere che il governo e gli organi di giustizia sportiva mancano di serietà.

Il giudice Tosel sarà sicuramente d'accordo con questa considerazione.
O dobbiamo credere che solo il Napoli va punito perchè la legge sarà pure eguale per tutti, ma il Napoli è sempre più eguale di tutti gli altri?

Castelvolturno: bene i militari, ma serve altro.

Va ammesso che Maroni, nonostante qualche sbavatura, si sta comportando bene e si sta attivando per ripristinare l'ordine pubblico al Sud. Tuttavia, inviare nuovi poliziotti ed, eventualmente, i mitari a Castelvolturno risulterà utile ma non sarà una mossa risolutiva per il problema.

Le forze dell'ordine hanno ben presente la mappa dei criminali in attività, ma hanno le mani legate perchè manca la volontà politica di muoversi. I criminali muovono voti e gli eletti di ogni istituzione non vogliono certo perdere il loro bacino.

La democrazia è un lusso che non tutti possono permettersi, laddove delle minoranze organizzate riescono a prevalere. Per questo motivo, sarebbe indispensabile commissariare i comuni della baia domitiana oltre alla regione.

20/09/08

Viaggio nel litorale domitio tra camorra e extracomunitari.


(L'ispettore Coliandro al ristorante cinese.)


Ingrata patria non avrai le mie ossa! Fu pronunciando questa frase che Publio Cornelio Scipione l'Africano, il generale che a Zama aveva sconfitto Cartagine, lasciò Roma per la sua villa di Liternum, frazione che oggi appartiene all'immenso territorio della popolosa Giugliano e da non confondere con la vicina villa Literno. E' qui che finiscono i leggendari campi Flegrei (Pozzuoli, Baia, Bacoli, Cuma, capo Miseno, il lago D'Averno e del Fusaro) e inizia, ta la provincia di Napoli e quella di Caserta, il litorale domitio.

Chilometri e chilometri di spiagge assecondano i campi coltivati tra un paese e l'altro. A lago Patria si allenano i più forti canottieri della nazionale che arrivano ogni giorno dai circoli di Napoli, anche se ora Davide TIZZANO, l'ex campionissimo, si dedica di più alla vela a bordo di "Mascalzone Latino".
Ogni paese ha le sue chicche. Certo, non come i campi Flegrei; ma anche il litorale domitio sa difendersi con i reperti archeologici di Literno e le bellissime Chiese romaniche di Sessa Aurunca.

A Castelvolturno, paese in cui si allena da quattro anni il Napoli calcio, sorge Villaggio Coppola. Per costruire questo ecomostro - esteso su una superficie di ben 48 km2 tra abitazioni, alberghi, Chiese, centri congresso, caserme, piscine, uffici e parchi gioco - non è servita nessuna concessione edilizia o autorizzazione paesaggistica, ma solo tanto cattivo gusto. Miracoli di un Sud che sa trasformare la bellezza in orrore.

Da Mondragone viene l'ex ministro delle Comunicazioni il finiano MARIO LANDOLFI, politico distratto cresciuto nello stesso palazzo di un camorrista ma che sostiene di non conoscere. Nel 2007 l'imprenditore Michele Orsi lo ha accusato di aver pilotato diverse assunzioni nella nettezza urbana del comune di Mondragone. Nulla di grave rispetto a ciò che fanno gli altri politici campani ma Landolfi è comunque stato indagato con l'accusa di corruzione e truffa, con l'aggravante di aver agevolato il clan La Torre, lo stesso del vicino che non conosce. Michele Orsi poi, anche perchè non aveva la scorta in quanto non ancora "collaboratore", è stato freddato a Casal di Principe lo scorso giugno. Sono i casi della vita, capita. Fatto sta che ora Landolfi è a processo senza il suo accusatore ed è un fastidio.

Negli ultimi 15 anni l'immigrazione - soprattutto dall'Africa - ha totalmente cambiato la qualità della vita nella zona. La camorra, infatti, ha trovato nuova manovalanza a basso costo per intensificare le sue attività nella prostituzione, nello spaccio di droga e nel capolarato. La convivenza tra immigrati e cittadini comuni si è fatta nel tempo sempre più complicata, tanto più che ultimamente bande di immigrati decidono di mettersi in proprio e i Casalesi, insofferenti verso chi non chiede nessuna autorizzazione, le freddano.
Vanno lette sotto questa ottica le pagine di cronaca nera che negli ultimi giorni hanno interessato Castelvolturno: il rischio d'impresa è nel gioco.

Solo la camorra decide chi può muoversi ed entro quali spazi sul mercato. Tanto più che ieri, dopo il raid punitivo nel quale sono stati uccisi sei spacciatori africani, è stato ammazzato anche il fratello di un affiliato ai Casalesi.

Un delitto difficile da interpretare e che non si comprende se legato o meno all'alla strage del giorno prima. Quel che è certo è che i Casalesi vogliono ristabilire l'ordine e punire gli insubordinati per non rischiare di perdere quote di mercato. Intanto la situazione si fa sempre più frizzante, visto che i cittadini campani - ormai minoranza tra gli immigrati - sono sempre più esasperati per una criminalità diffusa e uno stato italiano che continua a guardare passivamente.

Ubi camorra minor cessat.

19/09/08

San Gennà, e jamm' bell'!


("Se io fossi San Gennaro", capolavoro di Federico Salvatore.)


Anche quest'anno San Gennaro ha fatto presto e stamane in Duomo, già prima delle 10, il miracolo della liquefazione del sangue si è ripetuto. Non si è fatto attendere perchè, secondo lui, i napoletani si sono comportati bene. Per me è segno che sta iniziando a farsi troppo vecchiarello e perde colpi. Ultimamente è sempre più distratto e si fa sfuggire diverse cosucce. Un po' "ci fa" per pigrizia, è vero, ma rimane pur sempre, da patrono di Napoli e delle due Sicilie, un grande santo ed è solo a lui che posso chiedere di intercedere ai piani alti per ridare la libertà al suo popolo. A quel popolo che oggi è ostaggio di criminali, politici corrotti e forestieri.

E jamm' bell', Gennà.
Datti una mossa.



"E' percio' che mi accaloro coi politici nascosti
Perche' solamente loro sono i veri camorristi
A cui Napoli da sempre ha pagato la tangente
E qualcuno l'ha incassata con il sangue della gente

E per certi culi grossi il traguardo e' la poltrona
E per noi poveri fessi basta solo un Maradona
E il miracolo richiesto di quel sangue rosso chiaro
Lo sa solo Gesu' Cristo che quel sangue e' sangue amaro

E nessuno dice basta per il culto della festa
E di Napoli che resta sotto gli occhi del turista
Via i vecchi marciapiedi che hanno raccontato molto
Pietre laviche e lastroni seppelliamoli d'asfalto...
...l'APPALTO"

Confermato: Israele usava la Georgia come base di attacco all’Iran

«In base ad un accordo segreto fra Israele e Georgia, due campi d’aviazione militari nella Georgia meridionale erano stati assegnati ai bombardieri israeliani per un attacco preventivo contro le installazioni nucleari dell’Iran. Ciò riduce notevolmente la distanza che i caccia-bombardieri devono coprire per raggiungere i loro bersagli in Iran».

Stavolta a scriverlo nero su bianco non è un complottista marginale. E’ Arnaud De Borchgrave, storico direttore del Washington Times ed ora, in tarda età, «editor-at-large» (ossia direttore non esecutivo, ma libero commentatore) dell’agenzia internazionale UPI. Un personaggio con ottimi agganci con servizi segreti, in primo luogo francesi.

Ora egli conferma tutto ciò che abbiamo detto in questo sito: Israele ha addestrato ed armato i georgiani, e si è fatta pagare (in parte) facendosi concedere due basi militari avanzate contro Teheran. S’intende che i caccia-bombardieri israeliani, per raggiungere le loro basi in Georgia, avrebbero dovuto «sorvolare lo spazio aereo della Turchia».

«L’attacco ordinato da Saakashvili contro il Sud-Ossezia la notte del 7 agosto», aggiunge De Borchgrave, «ha dato ai russi il pretesto per ordinare alle sue forze speciali di fare incursione in queste basi isrealiane, dove si dice che sono stati catturati diversi droni israeliani. E’ dubbio che l’IAF (Israeli Air Force) possa ancora contare su queste basi», dice sardonico.

Al pubblico americano, De Borchgrave rivela diversi particolari già noti:

Che il «ministro della Difesa georgiana Davit Kezerashvili è un ex-israeliano che si è trasferito per facilitare le vendite di armi israeliane con l’aiuto degli USA».

Che «il primo ministro Vladimir Gurgenidze», prima dell’attacco, «ha fatto una telefonata in Israele per chiedere una benedizione speciale al più importante rabbino degli haredim, rabbi Aaron Leib Steinman».

Che «da Israele arriva il maggiore Roni Milo, ex ministro e sindaco di Tel Aviv, con suo fratello Shlomo, in qualità di rappresentanti della Elbit Systems, e delle Israeli Military Industries». Sono i droni fabbricati dalla Elbit ad «aver condotto i voli di ricognizione nella Russia meridionale, e anche nel vicino Iran».

Che il «ministro georgiano Temur Yakobashvili - un ebreo secondo Haaretz - si è fatto intervistare dalla radio dell’armata israeliana per vantarsi», alquanto improbabilmente, che «un piccolo gruppo dei nostri uomini sono stati capaci di spazzar via una intera divisione russa, grazie all’addestramento israeliano».

Il generale Anatoly Nogovitsyn, vice-capo di Stato Maggiore russo, ha infatti confermato in una conferenza-stampa a Mosca che l’aiuto israeliano alla Georgia comprendeva «otto tipi di veicoli militari, esplosivi, mine ed esplosivi speciali per pulire i campi minati», e in più «un numero di istruttori israeliani distaccati presso la milizia georgiana valutato tra i 100 e i mille. Oltre ai 110 militari USA impegnati nell’addestramento in Georgia».

De Borchgrave ricorda che a luglio era avvenuta l’esercitazione USA-georgiana «Immediate Response 2008», durante la quale «2000 soldati USA erano stati trasportati in Georgia», lasciando capire che tale esercitazione serviva a preparare, e a mascherare, l’attacco a sorpresa al Sud Ossezia.

Invece la sorpresa l’hanno fatta i russi. Perchè - e qui De Borchgrave fornisce informazioni molto interessanti, di sue fonti - agenti doppi russi, «che in apparenza lavorano per i georgiani», hanno riferito a chi di dovere delle «fantasie militariste dell’impetuoso Saakashvili»; d’altra parte, gli Stati Uniti non avevano sufficiente «capacità di spionaggio satellitare, già stra-impegnato nelle guerre in Iraq e Afghanistan».

Sicchè nè gli uni nè gli altri «si sono accorti che le forze russe erano pronte ad una risposta immediata e massiccia all’attacco in Sud-Ossezia, che Mosca sapeva (in anticipo) imminente».

Quando poi la sorpresa si è trasformata in rotta, l’ambasciatore georgiano a Gerusalemme ha chiesto disperatamente di «far pressione su Mosca». Ottenendo la seguente risposta: «L’indirizzo per questo tipo di pressioni è Washington». Che, come sappiamo, esegue. Israele, a quel punto, era allarmatissima di non guastarsi del tutto con Mosca: la Russia può creargli molti guai, fornendo armamento all’Iran, alla Siria, a Hezbollah.

Il fatto è, conclude sarcastico De Borchgrave, che Saakashvili era convinto che gli USA l’avrebbero sostenuto totalmente nella sua guerricciola, correndo in suo aiuto contro la Russia, come «se la Georgia fosse l’Israele del Caucaso». Ovviamente gli USA non hanno potuto fare altro che qualche borborigmo minaccioso, e qualche provocazione inutile, come mandare aiuti «umanitari» ai georgiani su navi da guerra. Ottenendo anche qui una mezza umiliazione.

La Turchia, che controlla lo stretto del Bosforo, ha rifiutato il passaggio di navi da guerra americane di grande tonnellaggio nel Mar Nero, come ha il diritto di fare in base alla Convenzione di Montreux, un trattato internazionale del 1936. Il che conferma perchè la Turchia «non merita» di entrare nella UE: ha troppa dignità, troppo senso del proprio interesse nazionale, per entrare in questa conigliaia di servi spaventati di Israele.

Un collega, ottima fonte, mi dice che anche la UE ha finanziato l’armamento della Georgia, attraverso denari etichettati come «fondi per lo sviluppo». Naturalmente è una notizia incontrollabile per principio, dati i labirinti del bilancio eurocratico, dove la pratica di nascondere le voci sotto altre voci è una forma d’arte. Ma è del tutto credibile.

Il che spiega perchè le truppe russe non hanno fretta di lasciare la Georgia. E perchè la UE ha alzato il ditino moralistico contro Mosca, ma per poi farle sapere (dopo consultazioni sottobanco) che non la isolerà nè eleverà sanzioni contro la Russia; annuncio che è stato accolto a Mosca con sardonica soddisfazione. Perchè tutti capiscono che le sanzioni, sono loro che le possono applicare a noi, tagliandoci il petrolio in inverno.

Così abbiamo fatto anche questa figura: dei deboli ridicoli e doppiogiochisti, per non aver avuto il coraggio di affermare che la ragione stava dalla parte di Putin, e che Israele e gli americani devono smettere di provocare e intrigare «out of area», mettendo in pericolo il mondo.

Forse siamo noi che dovremmo chiedere l’entrata nella Turchia...