21/10/09

Come acquistare voti in Campania: Udeur: 63 indagati

Resta una domanda: e' uno scandalo che coinvolge il centrosinistra per l'appoggio che l'Udeur da' alla giunta Bassolino o che travolge il centrodestra posto che Mastella e' parlamentare europeo per il PdL?




Ci sono lady Mastella e il consuocero

Lonardo, divieto di dimora in Campania. Un file con 655 raccomandati: accanto a ogni nome, quello dello sponsor

L'ingresso della villa di Mastella a Ceppaloni

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NAPOLI - Terremoto all'Arpac, l'agenzia dell'ambiente campano: un'ordinanza di custodia cautelare (ai domiciliari) 63 indagati, 18 divieti di dimora e 6 misure interdittive. Un vero e proprio ciclone contro uno dei settori pubblici, considerato da anni «feudo» del Campanile di Clemente Mastella. L'operazione condotta dalla Guardia di finanza di Napoli e dai carabinieri di Caserta coinvolge, infatti, politici, dirigenti della pubblica amministrazione, professionisti e imprenditori campani.

DIVIETO PER SANDRA - Nell’inchiesta risulta indagata anche la presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, destinataria di un provvedimento di divieto di dimora in Campania, dove svolge la sua attività istituzionale. Non solo: stamane sette carabinieri sono entrati nella villa della famiglia Mastella a Ceppaloni, nel Beneventano e ne sono usciti dopo qualche ora. Nei confronti dell’eurodeputato, che si trovava a Strasburgo, invece è stato emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari.

ARPAC - Il filone dell’indagine per il quale sono scattati gli arresti e gli «avvisi» riguarda l’Arpac, Agenzia regionale per la protezione ambientale. Le accuse contestate vanno dall'’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, al falso, all'abuso di ufficio, alla turbativa d’asta e alla concussione. Nel mirino degli inquirenti sia la gestione di appalti pubblici sia i concorsi finalizzati all’assunzione di personale e l'affidamento di incarichi professionali nella pubblica amministrazione. E nel partito chi non si piegava a quest'andazzo veniva vessato e intimidito.

GLI INDAGATI - Arresti domiciliari sono stati disposti per Luciano Capobianco, ex direttore generale dell’Arpac, l’Azienda regionale per la protezione ambientale della Campania. Quindici gli indagati per i quali è stato applicato il divieto di dimora nella Regione Campania. Oltre alla Lonardo; il capogruppo alla Regione Fernando Errico; Nicola Ferraro, consigliere regionale; Antonio Fantini, già presidente della Regione Campania e segretario regionale Udeur. Gli altri provvedimenti riguardano Valerio Azzi, imprenditore; Carlo Camilleri, ingegnere e consuocero di Clemente Mastella; Ruggero Cataldi, ex direttore amministrativo Asl Benevento 1; Giuseppe Ciotola, imprenditore; Bruno De Stefano, direttore generale dell’Asl di Benevento; Arnaldo Falato, dirigente dell’Asl Benevento 1; Carmelo Lomazzo, dirigente Arpac; Massimo Menegozzo, dirigente Arpac; Massimo Palmieri, imprenditore; Francesco Polizio, dirigente Arpac; Mario Scarinzi, ex direttore generale dell’Asl Benevento 1. Il divieto di dimora nelle province di Benevento, Caserta e Napoli è stato disposto per Bartolomeo Piccolo, imprenditore, mentre il divieto di dimora nelle province di Benevento e Napoli per Giustino Tranfa, imprenditore, Antonio Zerrillo, ingegnere. La misura interdittiva del divieto di esercitare l’impresa e la professione è stata disposta per gli imprenditori Gaetano Criscione, Francesco Di Palma, Fabrizio Merolla, Claudio Rossi, Fabio Rossi e per il libero professionista Antonello Scocca.

UN FILE CON I RACCOMANDATI - In un file rinvenuto nel computer sequestrato dalla Guardia di Finanza nella segreteria dell’ex direttore generale dell’Arpac, Luciano Capobianco, compaiono 655 nominativi e la maggior parte sono accompagnati dalla segnalazione di un esponente politico, dell’Udeur ma non solo, che li avrebbe raccomandati. Il documento costituisce uno degli elementi principali intorno a cui ruota l’inchiesta della procura di Napoli coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco. «Si tratta - è scritto nell’ordinanza emessa oggi dal gip Alfano - di raccomandati veri e propri che rispetto ad altri aspiranti privi di sponsor, disponevano della segnalazione di un referente politico che determinerà, nella maggior parte dei casi l’assunzione in violazione delle norme». In alunni casi è emerso che le segnalazioni venivano inviate dai soggetti interessati dal fax in uso allo stesso esponente politico di riferimento, in altri casi il curriculum sarebbe stato scritto a matita proprio dal politico. La procura ha indicato in un riquadro, in ordine decrescente rispetto al numero di segnalazioni, l’elenco degli autori delle segnalazioni (circa 150). Spicca con 100 Nocera (ex assessore regionale Udeur), poi a seguire i nomi di T.Barbato (43), Fantini (36), Giuditta (35), C.Mastella (26), Enrico (17), S.Mastella (12). Tra gli altri nomi di politici locali e nazionali più noti figurano anche Bassolino (2), De Mita (2), Pecoraro Scanio (1), Sales (1). Le persone segnalate sarebbero state favorite per incarichi esterni (consulenze) o per assunzioni all’Arpac a scapito di aspiranti privi di sponsor. Si scatena subito la ridda delle smentite: i primi a farle sono Pecoraro Scanio e Sales.


Sandra Mastella
APPOGGIO DEI CLAN - Un filone dell'inchiesta riguarda presunti appoggi elettorali di un clan di Marcianise (Caserta): questa parte verrà ora stralciata e passata, per competenza alla Dda. Tra l'altro Pellegrino Mastella, uno dei figli di Clemente, girava con una Porsche Cayenne procurata dal titolare di un autosalone di Marcianise attualmente detenuto per 416 bis. Ma Pellegrino invia una nota - attraverso il suo avvocato Del Balzo - in cui precisa: «La vettura Porsche Cayenne è stata regolarmente acquistata e quindi pagata, come da prova documentale in suo possesso, che produrrà nelle sedi competenti. L’avvocato Mastella tiene conseguentemente a precisare che la Porsche non è stata assolutamente oggetto di regalo da parte di chicchessia, né ha mai conosciuto il titolare dell’autosalone di Marcianise».

UNA SUPER-PARCELLA - Un milione e 300 mila euro, a tanto ammonta la super parcella che è stata liquidata ad uno degli indagati. La persona in questione, in base al lavoro investigativo, è stata beneficiata dall’Asl di Benevento di una consulenza su un argomento che la stessa Procura di Napoli definisce «non chiaro». Si tratta della ricompensa ricevuta «dopo aver dispiegato per il partito (l’Udeur, ndr) la sua presunta intermediazione con gli organi di giustizia amministrativa in una controversia elettorale relativa alle comunali di Morcone (Benevento). Agli atti dell’Asl nessuna documentazione di tale consulenza ma solo il pagamento delle parcelle. Il beneficiario della frode, «un congiunto di un esponente di vertice del sodalizio», ha ottenuto la super parcella con una «truffa» (è la definizione della Procura) ai danni del consorzio di bonifica di Sessa Aurunca (Caserta) e della Regione Campania. L’importo è stato liquidato in relazione a presunti lavori di ristrutturazione della rete di adduzione dell’impianto irriguo di Cellole, sempre nel Casertano

16/10/09

Rifiuti, appalto Jacorossi e bonifiche

Intanto e' stato espulso dal Pd uno dei killer che l'anno scorso uccise un politico, sempre del Pd, a Castellamare di Stabia. Bassolino continua a perdere iscritti al partito!


NAPOLI (16 OTTOBRE) - Nove indagati, come scrive il Mattino oggi in edicola, nel nuovo filone dell’inchiesta della procura di Napoli sulla gestione dei fondi pubblici legati alle bonifiche condotte dal gruppo Jacorossi. Nell’elenco spiccano i nomi del governatore Bassolino e del prefetto Pansa, coinvolto nella vicenda per l’ultimo atto del suo mandato di commissario alle bonifiche. Indagati anche i due ex subcommissari Vanoli e Cesarano. Nell'inchiesta indagati anche Mario Lupacchini, Ovidio Jacorossi, Vincenzo Cocozza, Giuliano Porcaro, Michele Gustavo. L’inchiesta è firmata dai pm La Ragione e Woodcock

09/10/09

Treviso, corteo nel Comune leghista: "Via gli autobus di Napoli"

di PAOLO BARBUTO

NAPOLI (9 ottobre) - «Hai visto? Nel bar della piazza ci sono tre napoletani...». Riese, provincia di Treviso, undicimila abitanti, la Lega Nord al 75% delle preferenze, s’è svegliata lunedì scorso parlando della novità. Quando poi gli abitanti di Riese hanno scoperto che quei tre napoletani avrebbero guidato gli scuolabus per i 260 ragazzi del paese, è scoppiata la protesta.

Lassù, nel profondo nordest, s’è arrampicata la Angelino Trasporti che ha sede a Caivano. L’azienda ha partecipato alla gara per il servizio di scuolabus, l’ha vinta, ed ha portato in Veneto tre automezzi nuovi e quattro autisti giovani e disposti ad affrontare le difficoltà della vita lontano da casa. La pattuglia di napoletani, guidata da un dirigente della Angelino, è partita sabato scorso.

La domenica l’hanno passata a studiare i nuovi percorsi e, lunedì mattina, si sono presentati all’appuntamento con gli studenti. Non hanno fatto caso ai mugugni e alle facce torve: gli autisti hanno svolto il servizio, e sono stati sostenuti dal sindaco Contarin che, per la giornata di «esordio», ha messo a disposizione personale comunale a bordo degli scuolabus, per dare una mano con gli orari e con i percorsi.

Ma affidare i figli a quei napoletani è sembrato troppo alle mamme del posto, che hanno consegnato il loro malcontento alla cronaca locale del Corriere del Veneto: «Ho visto un autista fumare nel bus», ha detto una donna. «In tre giorni sono arrivati in tre orari diversi», ha spiegato una seconda mamma. «Lasciano i bus parcheggiati in strada», ha tuonato un’altra signora. Voci di parte, naturalmente. La Angelino smentisce e ipotizza anche il ricorso alla vie giudiziarie per ristabilire la verità. Insomma, al paese dove comanda la Lega Nord («E mi raccomando, scriva Lega Nord, non Pdl. Qui non ci sono alleanze che tengano. Abbiamo strapazzato sia Forza Italia che la sinistra», dice con orgoglio il sindaco Contarin) quell’invasione napoletana non è piaciuta per niente.

Nella battaglia si è inserita anche la famiglia Berno, che dal 1997 scarrozzava i ragazzi di Riese sui propri scuolabus. Ha partecipato alla gara presentando un’offerta con ribasso di poco superiore all’1%, rispetto alla riduzione del 15% (sui 79mila euro iniziali) proposta dalla Angelino: «Sembra che per presentare un preventivo così basso - ipotizza il Corriere Veneto - abbiano il vantaggio di poter pagare meno i dipendenti, grazie alle agevolazioni della loro Regione. Del fatto sono stati informati anche i rappresentanti di categoria».

Naturalmente non è vero. Ma l’importante è seminare dubbi, discredito e zizzania. Nel frattempo la Angelino ha già fatto partire le procedure per assumere personale locale, come fa in tutte le città nelle quali presta il servizio di scuolabus. Dalla lista dei disoccupati della provincia di Treviso saranno selezionati i profili migliori, così gli autisti napoletani potranno tornare a casa. Insomma, i «terroni» stanno portando lavoro al Nordest. Chissà cosa ne pensano le mamme leghiste...

Mamme, evidentemente, sempre incinte!
E poi dicono che al nord non sono buoni a fare figli...

08/10/09

Lodo Alfano, la Lega contro la Consulta:"stranamente 9 giudici su 15 sono campani".

E' vero: propongo di nominare/eleggere subito Cota, Borghezio, Speroni, Alessandro Cè e Renzo Bossi subito alla Consulta, tanto e' un organo inutile per il quale non e' richiesta nessuna preparazione.

Noviello e Sirleo, i pm che processano Bassolino chiedono - esasperati!- il trasferimento.

Poco da aggiungere, come biasimarli se il lavoro che hanno portato avanti viene boicottato da chi e' a difesa di uno scudo penale per i potenti?

06/10/09

Napoli, pioggia di incentivi del Comune per progetti fantasma.

NAPOLI (6 ottobre) - Sono i diciannove obiettivi strategici individuati dal Comune, vengono definiti «progetti di produttività» e valgono un milione e 200mila euro.

Ma si tratta, a ben vedere, di contributi per progetti fantasma o incentivi per i dipendenti come: il raddoppio del valore dei buoni mensa; aumenti per chi lavorerà «all’incremento delle entrate proprie» e per «migliorare i flussi di cassa dell’ente». A scorrere l’elenco, come scrive oggi Il Mattino, dei «progetti di produttività» affiorano anche 100mila euro «per contrastare gli effetti della crisi», 140mila euro per «lo sviluppo della società dell’informazione».

Tutti fondi da reperire tra i soldi che servono a pagare straordinari, indennità di posizione, indennità di rischio dei 12mila dipendenti. E per controllare che i dipendenti siano fedeli c’è un altro «progetto di produttività» del valore di 90mila euro.

Intanto in Regione emergono contributi per 9 milioni a sagre, processioni, «summit dei talenti» e kermesse varie. Tra i finanziamenti richiesti ce n’è anche uno per miss Mondo, almeno questo negato