31/10/08

Campania, vietato abbandonare rifiuti (persino Bassolino).

Chi abbandonerà rifiuti in strada sarà arrestato. Rischiano soprattutto gli autisti di Bassolino e Iervolino: se li fanno scendere dalla macchina, sono guai.


(ANSA) Cinque avvisi di chiusura delle indagini sono stati notificati dai carabinieri del comando provinciale di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione del commissariato rifiuti in Campania. Uno degli avvisi è stato notificato ad Antonio Bassolino. I reati contestati sono peculato aggravato in concorso e falso ideologico e materiale commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Gli altri quattro destinatari dell'avviso di conclusione delle indagini sono Raffaele Vanoli, Enrico Soprano, Michele Carta Mantiglia, Giulio Facchi. Il danno erariale complessivamente stimato dagli inquirenti ammonta a circa 300.000 euro.

30/10/08

Lucio Villari, che storico!

Se il Sig. Lucio Villari può insegnare storia in un'università, io pretendo di diventare un canguro. Non sa nemmeno le date elementari, nemmeno quelle che qualsiasi liceale sa, eppure insegna permettendosi, spavaldamente, di correggere studiosi seri, che, naturalmente, gli fanno fare solo figuracce...
Stasera è toccato ad Ernesto Galli della Loggia umiliarlo, laddove il signor Villari è arrivato ad inventarsi degli eventi mai avvenuti per nascondere verità da lui ritenute scomode, rectius "moralmene inaccettabili" (per la morale marxista evidentemente).

Non c'è bisogno di leggere le sue pubblicazioni per capire che non valgono nulla ed è naturale, in questo senso, che sia geloso del successo di Pansa.

Ogni volta che appare in tv, nella fattispecie Porta a Porta, mi vien voglia di saltare...
A tutto c'è un limite.

N.B. Una professoressa di storia del liceo Mameli - che magari avrà protestato contro il decreto Gelmini - non ha saputo dire cosa fossero le Foibe. Tutto questo mi consola, perchè mi tocca assolvere quella che fu la mia professoressa di storia che, purtroppo, non è l'unica scarsona.

29/10/08

Auguri a Bud Spencer.

Auguri a Carlo Pedersoli che oggi compie 79 anni.

Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà...
però i fagioli sono un'altra cosa!

28/10/08

La statura di Brunetta e l'altezza di Raffaele Cantone.

E' impossibile non parlare del nanismo di Brunetta per commentarne le gesta, perchè la sua altezza è sostanzialmente inversamente proporzionale al suo egocentrismo. Dubito che, se fosse stato di statura media, sarebbe stato tanto pieno di sè e tanto arrogante per compensare la sua piccolezza morale. Ieri sera, a Porta a Porta, è stato davvero irritante vederlo insistere, in tutta la sua spocchia e smania di apparire, sulla sua proposta di mettere "i tornelli per magistrati". Tanto è vero che, siccome non ne sa assolutamente nulla del funzionamento della giustizia nelle Italie, è arrivato ad equiparare il lavoro di un magistrato a quello di un normale impiegato. Temo, ahimè, che questa boutade rientri nel quadro di un più ampio disegno per delegittimare la magistratura. L'obiettivo è, del resto, evidente: si cerca di far passare l'idea che le responsabilità per il pessimo funzionamento del sistema processuale non sono di coloro che approvano leggi strampalate, tagliano sempre più i fondi e lasciano lavorare in palazzi fatiscenti (fatevi un giro a Torre Annunziata, Mercato San Severino, ma anche a Napoli o Salerno!); bensì di chi cerca di operare al meglio in questo contesto. E' normale che un magistrato studi le sentenze a casa così come per il professor Brunetta scrivere le sue pubblicazioni per il quotidiano Libero nella sua stanzetta dell'università di Tor Vergata, però scagliarsi contro "la casta delle toghe" fa sempre audience e, dove ci sono adulatori, c'è anche Brunetta. Proprio a partire da oggi, 28 ottobre, sarà disponibile in libreria "Solo per giustizia" - laddove solo sta per solitudine - il libro del Dott. Raffaele CANTONE, un magistrato napoletano che vive da 10 anni sotto scorta per aver intaccato il potere dei Casalesi.

Anche lui è un magistrato che non lavora in tribunale, ma - spiegatelo a Brunetta - perchè alcuni "clienti insoddisfatti" lo vogliono morto...

In effetti, statura e altezza sono concetti che si addicono a poche persone. Perchè RAFFAELE CANTONE, infatti, è un gigante, un gigante in piedi in mezzo alle rovine; mentre Brunetta è solo uno gnomo che, così come appare, subito sparisce...

N.B. Le farneticazioni che il negretto leghista Gianluigi Paragone scrive su Libero, invece, sono ottime al posto della carta igienica. Fidatevi.

26/10/08

A ROBERTO SAVIANO.

A Raffaele Cantone, Silvana Fucito e Roberto Saviano.

22/10/08

Sanità in Campania: dove sono finiti i 308 milioni di euro di disavanzo?


Nella sola sanità, il disavanzo previsto per il 2008 in Campania ammonta a 308 milioni di euro. Si tratta di una montagna di debiti cresciuta dal niente in soli 7 anni, ossia da quando nel 2001 - per fare un regalo alla Lega Nord - si è riformato il titolo V della costituzione (in particolare l'articolo 117, comma 3) inserendo la sanità tra le materie attribuite alla potestà legislativa concorrente.

In tal modo alle regioni fu attribuita la gestione materiale dei finanziamenti da erogare e la nomina di ogni dirigente.Ebbene, ora il risultato del federalismo nella sanità in Campania è sotto gli occhi di tutti: un deficit che non è comparabile a nessuna altra regione europea (dove pure gli sprechi esistono), benchè le strutture sanitarie siano inefficienti e, per ogni nomina, alla competenza e alla professionalità, si preferisca la tessera politica in tasca agli aspiranti dirigenti.

La voce di spesa relativa alla sanità, ormai, occupa l'80% del bilancio che ogni anno una regione deve approvare. E', cioè, la fetta più grossa di una torta che i partiti si spartiscono ricorrendo al manuale cencelli.

Ciriaco De Mita, che è sempre stato il più lesto e sveglio di tutti, fiutando l'affare, fece nominare assessore regionale alla Sanità il suo fedelissimo Angelo Montemarano, un professionista prestato alla politica molto malleabile.

Tuttavia, nessuno degli altri partiti ha voluto rimanerne fuori ed è proprio da questa premessa che è nata, ad esempio, l'inchiesta per concussione a Sandra Lonardo Mastella. Addirittura, un paio di anni fa, un cronista del Mattino trovò a terra un foglietto con le percentuali che spettavano ad Udeur, Margherita e Democratici di Sinistra per la spartizione delle nomine.

Ora il ministro del Welfare Sacconi - che ha la competenza, secondo una ripartizione dei dicasteri imposta dalla Lega molto "originale", anche per la sanità - ha dichiarato che "dopo aver commissariato la sanita’ dell’Abruzzo, e quella del Lazio, ora purtroppo ci vediamo costretti a valutare di commissariare anche quella della Campania".

Sarà, tuttavia, un provvedimento comunque tardivo, posto che esistevano le condizioni per il commissariamento già prima dell'estate, come ricorderà sicuramente Enzo Rivellini, uno dei pochi consiglieri regionali attivi che ha seguito da vicino lo scandalo della sanità.

Quando il commissario sarà nominato, rimarranno comunque gli interrogativi più tragicomici: esiste, in Campania, qualcosa gestito dalla politica che funziona?
Complessivamente a quanto ammontano i debiti contratti dalla regione e dal comune di Napoli e quando si estingueranno?

Al momento nessuno può dirlo visto che dobbiamo ancora subire gli effetti di quelle operazioni concluse da Antonio Bassolino con la UBS - banca presso cui lavora il figlio Gaetano - di cui vedremo i costi solo in futuro.

Il sindaco di Salerno, Vincenzo DE LUCA - benchè appartenga allo stesso partito di Bassolino - sostiene che la gestione politica della regione "ha dei risvolti criminosi di cui pagheremo i debiti per i prossimi trent'anni".

Va, però, specificato che De Luca è un inguaribile ottimista.

16/10/08

Napoli, Cardillo e i debiti

L'assessore al Bilancio del Comune di Napoli ENRICO CARDILLO è stato inquisito per concorso in abuso d’ufficio e truffa ai danni dello stato perchè avrebbe assegnato diverse consulenze senza adeguata pubblicità e, soprattutto, nonostante il Comune disponesse delle professionalità adeguate per farvi fronte. Tuttavia, Report - in una puntata del 2007 - aveva già anticipato lo scandalo sottolineando che i debiti del comune sono destinati ad aumentare.

15/10/08

L'ultima provocazione nordista: ora il concorso in magistratura si fa a Milano.

Mi sono perso qualcosa o la capitale delle Italie è ancora Roma? Lo chiedo, nel dubbio, perchè il governo ha deciso che il prossimo concorso in magistratura si terrà a Milano, che - anche da un punto di vista logistico - non è sicuramente tra le località più comode. Con la scelta politica del capoluogo lombardo - illegittima, assolutamente illegittima! - risultano più chiare anche alcune dichiarazioni dei leghisti Borghezio e Gentilini secondo i quali i padani devono essere giudicati da giudici padani e non da meridionali. Senonchè a vincere il concorso in magistratura e quello notarile sono storicamente, per la quasi totalità, proprio meridionali. Infatti, ad esempio, i vincitori del concorso dello scorso sono stati per 1/3 laureati alla Federico II di Napoli. Ora, invece, si cerca in tutti i modi di sfavorire la maggioranza dei partecipanti gravandoli di spese eccessive. Andare una settimana a Milano significa spendere anche mille euro, cifra che un neolaureato raramente guadagna in un mese.

Quo usque tandem abutere, nordista, patientia nostra?

Nel proporvi l'ultimo comizio pubblico del vecchio invasato e paranoico Gentilini, invito i lettori a porre particolare attenzione - per quello che qui interessa - al minuto 3.30, sebbene il video sia totalmente grottesco.

14/10/08

Napoli, il comune più indebitato d'Italia.

Ammonta a 60 milioni di euro il dissesto finanziario del comune di Napoli, cioè ad un decimo del totale di tutti gli altri 8103 comuni italiani. Significa che su 10 euro di debito 1 è made in Naples. E' una situazione catastrofica determinata da venti anni di spese pazze e consulenze per gli amici degli amici e iniziata, non a caso, con il due volte sindaco Antonio Bassolino( detto anche Attila perchè dove passa lui non cresce più l'erba).

Per citare un esempio, ma è solo è un esempio purtroppo, la Iervolino ha acquistato per i centri sociali, in via Emanuele Gianturco (per giunta un illustre civilista, sic!), ad un milione e duecentomila euro, un immobile già occupato illegalmente da estremisti di sinistra da anni e nel quale si consumano ripetutamente reati di ogni tipo.

Fa, altresì, riflettere che nessuna delle tante inchieste per corruzione avviate dalla magistratura in questi anni abbia portato a risultati. E', tra l'altro, di questi giorni la notizia che l'assessore al Bilancio del Comune ENRICO CARDILLO è stato inquisito per concorso in abuso d’ufficio e truffa ai danni dello stato perchè avrebbe assegnato diverse consulenze senza adeguata pubblicità e, soprattutto, nonostante il Comune di Napoli disponesse delle professionalità adeguate per farvi fronte.

Io, tuttavia, scommetto che - come è sempre stato in passato per le canarie di ogni sorta - anche il Cardillo* la passerà liscia. Voi?

Aumm aumm

13/10/08

L'assessore NUGNES mente degli scontri di Pianura con la polizia. La Iervolino si dimetta.

L'assessore, mente degli scontri di Pianura, ha coordinato ultras e esponenti del clan Variale contro la polizia. Il sindaco Iervolino deve solo dimettersi.

qual è il colmo per un assessore alla protezione civile? Se non lo conoscete, chiedetelo a Giorgio NUGNES, l'assessore del comune di Napoli - sì, proprio alla protezione civile! - da una settimana agli arresti domiciliari perchè ritenuto la mente degli scontri che lo scorso gennaio infiammarono Pianura.

Secondo la magistratura, l'esponente del Partito Democratico (già Margheritino) avrebbe informato costantemente gli ultras del gruppo NISS - acronimo di Niente Incontri Solo Scontri - sugli spostamenti delle forze dell’ordine per prepararne gli assalti. Nugnes avrebbe così difeso il proprio "bacino elettorale" e i propri interessi speculativi nell'edilizia usando informazioni riservate per aiutare camorristi e ultras a creare disordini.

I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere alla devastazione, incendio, violenza privata, danneggiamento, sequestro di persona e interruzione di pubblico servizio.

Ad un parente di Pietro DIODATO , esponente di AN favorevole all'apertura della discarica a Pianura, fu addirittura incendiata la pompa di benzina.

Eppure, solo lo scorso agosto, a Nugnes è stata stata assegnata la scorta a fronte di "ripetute minacce di morte", perchè, nel programma di riqualificazione da 8 milioni di euro che interessa il centro storico, è rimasta esclusa via dell’Avvenire, teatro di diversi incidenti.

E' uno scenario incredibile che, tuttavia, non ha smosso il sindaco Rosa Iervolino Russo, la quale si è limitata a ritirare le deleghe a Nugnes. D'altra parte neppure il Partito Democratico ha adottato provvedimenti sanzionatori così come Alleanza Nazionale per Marco Nonno, consigliere parimenti destinatario delle misure cautelari.

Ciò benchè - da un punto di vista meramente politico - molte sono le ombre che ammantano la cute del sindaco. Rosetta, ad esempio, dovrebbe spiegare perchè cambiò repentinamente opinione sull'apertura della discarica a Pianura dicendosi prima favorevole al decreto del governo Prodi e poi, ex abrupto, contraria.

Chi le fece pressione, cosa la convinse?
In una città normale un sindaco, davanti a questo scandalo, dovrebbe solo dimettersi.

Invece a Napoli neppure l'opposizione lo chiede.

10/10/08

Sant'Antonio Paravia, protettore dei managers.


Era ora. Finalmente, dopo due legislature, abbiamo un motivo per registrare un momento dell'attività parlamentare di Antonio Paravia, re degli ascensori e senatore salernitano a palazzo Madama da quando non esistono più le preferenze e gli eletti sono divenuti oligarchi prescelti dai partiti.

A riconoscergli il giusto tributo è stato ieri il ministro dell'economia Giulio Tremonti, il quale ha minacciato di dimettersi se non fosse stato ritirato l'emendamento salva-manager al decreto Alitalia di cui proprio Antonio Paravia era relatore. L'emendamento, se fosse passato, avrebbe impedito di perseguire i reati di bancarotta a meno del definitivo fallimento dell'azienda coinvolta, in pratica graziando, ad esempio, Tanzi e Cragnotti per i dissesti che hanno causato sulla pelle degli investitori.

"Ritengo che l'emendamento affronti un tema reale e ineludibile in modo appropriato tutelando le difficili scelte dei commissari, operate in momenti oggettivamente straordinari, con l'esigenza di agire in modo responsabile, ma discrezionale e flessibile", ha commentato l'illustre senatore.

Chi lo conosce, però, non può credere che questo homo novus della politica possa essere stato capace di elaborare una finezza tecnica "sgamata solo all'ultimo momento dal giurista Tremonti, così i dubbi sulla reale paternità dell'astuzia aumentano.

Paravia, tra l'altro, è un fedelissimo di Edmondo Cirielli, deputato alla terza legislatura e presidente della commissione difesa della Camera, diventato celebre per la legge che porta il suo nome (la "ex" Cirielli, l'unica legge della storia con il prefisso ex) la quale ha dimezzato la prescrizione proprio per gli autori di reati di corruzione e finanziari

E' solo una coincidenza? Chissà, bisognerebbe chiederlo agli autori.
Ai veri autori, però.

Non ai prestanome.

Alfano, non ci provare.

Il Governo inserirà la riforma per l'accesso alla professione forense all'interno della riforma della Giustizia in generale che dovrebbe essere approvata entro dicembre. La stesura della riforma è stata delegata dal Ministro della Giustizia Alfano al Consiglio Nazionale Forense.

La riforma per entrare nell'avvocatura prevederà un accesso sostanzialmente a numero chiuso con delle scuole professionali anch'esse a numero chiuso. Ecco più nello specifico le anticipazioni circa le norme che potranno rendere difficile diventare avvocati alla maggioranza degli studenti di giurisprudenza:

- impossibilità all'abilitazione per chi non ha seguito le scuole professionali post laurea (a pagamento) a numero chiuso (adesso basta seguire un libero tirocinio, senza alcuna spesa, presso un qualunque studio legale)
- per accedere al numero chiuso delle scuole si dovrà sostenere un esame e per avere il certificato conclusivo delle scuole si dovrà sostenere sempre un esame finale (che non è ancora l'esame per diventare avvocato che invece dovrà essere sostenuto successivamente)
- non potrà iscriversi al registro dei praticanti chi ha superato i 40 anni di età (ora non c'è alcun limite)

Cambiano anche le modalità dell' esame per diventare avvocato che, per chi avrà avuto accesso alle scuole post laurea, sarà:

- senza l'ausilio dei codici commentati con la giurisprudenza (adesso invece è possibile)
- non si potrà sostenere l'esame dopo più di 3 bocciature (adesso non c'è alcun limite)
- non potrà sostenere l'esame chi ha 50 anni (adesso non c'è alcun limite)
- eliminazione delle materie ritenute più semplici per gli orali (diritto ecclesiastico etc)"

07/10/08

La regione Campania è ferma all'Unione Sovietica.


(In foto il tovarich Bassolinov, lo Stalin di Afragola che ha trasformato una regione di un gulag).

Sito della Regione Campania, homepage, seconda notizia. Si legge: «Accordo tra Centri di competenza e Camera di commercio sovietica». Forse un abbaglio - di quale «soviet» parliamo visto che gli organismi nati dalla rivoluzione di Ottobre non ci sono più dall'89 - oppure, si può concedere, una dicitura mai cambiata dai tempi di Krusciov? Nel sommarietto della news si legge ancora: «L'intesa rientra nelle attività di internazionalizzazione della ricerca campana». Che dire? Forse la macchina del tempo parcheggiata in leasing presso qualche assessorato di palazzo Santa Lucia, macchina va da sè rateizzata con la garanzia dei fondi europei, concede ai nostalgici dell'Urss repentini viaggi a ritroso nella Mosca dei soviet, per stringere accordi - quinquennali? - con i compagni della Camera di commercio (eppure solo l'assessorato al Lavoro è retto da un esponente di Rifondazione comunista...).

04/10/08

Schiave moderne.

VELINE.
(In Occidente si fa la fila al concorso per diventare veline).

EROINE.
(In Iran si fa la fila per votare e esercitare i diritti democratici).

03/10/08

La guerra civile contro la camorra e quei sindaci contro lo stato.


(Rammstein - Ich Will)

Non è semplicemente una guerra tra bande come ha sostenuto 'Gnazio La Russa, nè una guerra civile come ritiene iperbolicamente Maroni, però la protesta dei sindaci dell'agroaversano contro la "militarizzazione" del territorio fa riflettere. Che questi sindaci si lamentino proprio ora che finalmente lo stato si sta attivando e invia nuove forze per contrastare la criminalità diffusa è inquietante.

Soprattutto se si pensa che questi amministratori contro la camorra non hanno mai protestato, anzi. E', a questo punto, del tutto evidente che per annientare la camorra non è possibile esulare da un discorso politico.

L'opinione pubblica, sempre che esista ancora, deve fare il più possibile pressione affinchè i partiti ritornino a selezionare con metro i propri candidati.

02/10/08

Bassolineide

(ANSA) Un avviso di garanzia è stato emesso nei confronti di Antonio Bassolino nell'ambito di uno stralcio dell'inchiesta sulla gestione del ciclo di rifiuti in Campania. Sugli sviluppi dell'inchiesta viene mantenuto uno stretto riserbo. L'inchiesta è condotta dai pm Paolo Sirleo e Giuseppe Noviello, coordinati dal procuratore aggiunto Aldo De Chiara, gli stessi magistrati che hanno svolto le indagini dalle quali é scaturito il processo contro numerosi imputati tra cui lo stesso Bassolino. Non si esclude che l'avviso sia stato emesso par poter procedere a una perquisizione.

Bassolino e la camorra.

Ieri sera Matrix si è occupata della brillante operazione di polizia contro il clan Schiavone alla presenza di Maroni in qualità di rappresentante dello stato e di Antonio BASSOLINO quale conoscitore di camorra.

Mi sono trovato, per la prima volta, d'accordo con il Cacaglio che, pur nel suo italiano stentatissimo, ha espresso un concetto molto valido: ossia che la camorra è dentro le istituzioni e ha diversi politici quali referenti.

Bassolino, almeno quando si tratta di discutere di camorra, ha dimostrato di essere ferrato. Tanto è vero che ha ammesso di aver incontrato, riconosciuto e parlato con lo zio di "Sandokàn" proprio a Casal di Principe. Chissà per discutere di cosa. I Casalesi hanno optato per una strategia più istituzionale e meno di rottura a partire dagli anni '90, grosso modo proprio da quando Bassolino ha fatto carriera prima come sindaco di Napoli e ministro del lavoro (dove si è inventato "i lavoratori socialmente utili", ossia dei nullafacenti stipendiati che sembrano rievocare la biografia dell'ideatore), poi come presidente della giunta campana.

All'ex ragazzo spazzola dalle mille prescrizioni i voti, si sa, non sono mai mancati. Nemmeno da Casal di Principe e nonostante i suoi denti storti e perennemente gialli, i suoi gessati da padrino, la sua tintura per capelli color petrolio e il suo eloquio approssimativo.

Tanto più che, leggendo la corrispondenza di Vincenzo Schiavone pubblicata sui giornali - il contabile di "Sandokàn", come lo chiama simpaticamente Bassolino - ha appurato che questi scrive e si esprime molto meglio del nostro presidente di regione.

Forse dovrebbe candidarsi alle prossime elezioni.

L'affiliato di "Sandokàn", non Bassolino...

N.B. Vi ripropongo il video in cui canto "Partito Bassolinista", ma - vi prego - non ricordatemi quanto sia stonato.

01/10/08

Chiaiano: ristabilite l'ordine e sospendete i sindaci dai partiti.


(Ramstein - Du Hast)

Chiaiano ormai è diventato un ritrovo fisso per gli estremisti di sinistra di tutta Italia, da Oreste Scalzone a Marco Rizzo, che vedono nella protesta di chi vuole impedire la risoluzione definitiva del dramma dei rifiuti l'ultimo appiglio per sopravvivere. Ieri alcuni camion dell'esercito sono stati bloccati per via di un sit in improvvisato dai soliti irriducibili guidati dall'ex sindato di Marano. La settimana scorsa tutti i sindaci della zona sono arrivati ad incatenarsi davanti a palazzo Chigi, sabato dei manifestanti si sono scontrati con le forze dell'ordine perchè pretendevano di far entrare "i loro" tecnici nel sito.

Guido Bertolaso, persona fin troppo paziente che nei mesi scorsi ha incontrato persino i sindaci di paesi sconosciuti del beneventano, ha giustamente risposto che il tempo delle trattative è più che scaduto e ora bisogna solo lavorare al più presto. Tuttavia, i capopolo continuano ad eccitare gli animi difendendo, peraltro, gli interessi della camorra che a Chiaiano ha fatto degli investimenti. Se i segretari dei partiti fossero persone serie espellerebbero immediatamente i sindaci rivoltosi che, con il loro comportamento irresponsabile, rischiano di accendere una miccia pericolosa.

Il problema non è solo di Chiaiano, ma di tutta Napoli, visto che gli irriducibili organizzano continuamente dei sit in a sorpresa paralizzando le principali arterie del capoluogo. E' un atteggiamento arrogante che una nazione civile non più tollerare: la maggioranza non può essere ostaggio di una sparuta minoranza. In Campania deve essere immediatamente ristabilito l'ordine pubblico intervenendo con fermezza.

Non è più tempo di ricreazione.