25/12/08

Auguri a voi!

Auguri, seppur con imperdonabile ritardo, a tutti voi. Possa questo giorno rafforzare in noi il sentimento di appartenenza verso gli unici valori che contano.

Quanto a Babbo Natale, sappiate che ha esaudito il mio desiderio regalandomi un paio di scarpe. Ora, qualora Bush passasse da queste parti, non mi farei trovare impreparato...

23/12/08

La più grossa dell'anno.

«Quello dell'Italia dei valori è un movimento di destra, direi addirittura neofascista. Io sono un uomo che viene dalla sinistra del Pci, non capisco come faccia Veltroni a dialogare con loro». Lo dichiara il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, in un'intervista a 'Il Tempò. Per Bondi il legame tra il Partito democratico e l'Idv «ha impedito fino ad oggi al Pd di diventare un vero partito riformista» e «se vuole avere un futuro, il Pd deve sganciarsi da Di Pietro, non ha alternative» e magari guardare ad una possibile «alleanza con i socialisti».

19/12/08

Dimissioni di Iervolino e Bassolino.

Veltroni e Maroni salvano Iervolino.

Nel PD si è andati molto oltre le teorie del giurista Piero Mortati sulla distinzione tra costituzione formale e materiale, introducendo - di fatto - un nuovo diritto costituzionale di stampo sovietico. Rosetta Iervolino, infatti, ieri ha rimesso il suo mandato non al consiglio comunale come la normativa le impone, ma al segretario del suo partito VELTRONI, che - senza pudore - ha invitato la sindacessa, con tanto di "auguri", ad andare avanti.

Veltroni dimostra così di non essere affatto cambiato rispetto a quando, da dirigente del Pci, riceveva ai congressi esponenti eminenti del partito comunista russo. Potrà pure scimmiottare Nando Molliconi, alias Alberto Sordi, che fa l'americano per apparire simpatico, ma - all'atto pratico - ha la mentalità di uno stalinista.

Mentre i napoletani protestano in tutta la città - al centro direzionale, al centro storico, a piazza Municipio, a Chiaia, a via Santa Lucia e alla stazione Marittima - fischiando il sindaco anche durante la cerimonia di varo di una nave, il segretario - a nome del partito - ritiene di essere l'interprete autentico della volontà del popolo anche se gli va contro. Lenin sicuramente lo applaudirebbe.

D'altra parte, il ministro degli interni Maroni (bontà sua!) non è da meno e conferma di essere un nemico di Napoli. Infatti, ha già dichiarato che non provvederà a sciogliere il comune perchè tra i reati contestati ai 5 assessori c'è l'associazione per delinquere(416 c.p) e non l'associazione per delinquere di stampo mafioso (416bis cp).

Tuttavia, scioglierà il consiglio comunale di Pescara anche se pure al sindaco D'Alfonso non è contestato il reato ex art 416bis bensì quello di concussione/corruzione (a dire il vero, bisognerebbe spiegare all'avvocato Maroni che l'imputazione viene formalizzata alla chiusura dell'indagini..ndr). Viene così, ancora una volta, in rilievo che Pd e Pd+L continuano a spartirsi il potere come hanno sempre fatto all'ombra del Vesuvio. Del resto, non è un caso che dalle intercettazioni emerga che, per ogni appalto, tra maggioranza e "opposizione" ci sia un'intensa "collaborazione".

P.S. Intanto girano già i nomi degli assessori regionali nei cui confronti presto si estenderà l'inchiesta. Per ora, però, non posso farli.

Tutti a casa, alè.


Scetatevi, non rimanete con le mani in mano. Ora è il momento di bloccare tutto, circondare la sedi di Regione e Comune di Napoli e rovesciare la dittatura mafiocratica. SI VA AD OLTRANZA!

N.B. Lo striscione recita "Chiuso per crisi. Sotto a chi tocca" ed è stato esposto davanti all'albergo di Romeo.

Le firme per la mozione di sfiducia ci sono.

Vi anticipo che, finalmente, sono state raccolte le 24 firme sufficienti per presentare la mozione di sfiducia a Iervolino e congedare la giunta dei corrotti. Se chi di dovere farà il bravo, lunedì ci sono possibilità per festeggiare .

18/12/08

Bassolino, fatti processare.

Circondiamoli.

La sindacessa Iervolino va obbligata a dimettersi, anche circondando il Comune.


Più di una settimana fa, i giornali titolarono che, per gentile concessione di Veltroni, Bassolino avrebbe dovuto dimettersi entro Natale. Il segretario del suo partito, infatti, con il suo solito divismo da star hollywoodiana, annunciò che avrebbe convocato l'organigramma del PD per occuparsi della faccenda. Tuttavia, il diretto interessato rispose immediatamente con il due di picche e la riunione si rivelò un'inutile perdita di tempo.

Sono passati 10 giorni e, memore della figuraccia fatta con l'opinione pubblica, Veltroni stavolta ha provveduto a convocare direttamente Rosa Iervolino per chiederle in privato di dimettersi. L'esito però, anche in questo caso, non è stato proficuo e l'ex sindaco di Roma ha visto le sue guance diventare rosse per gli schiaffoni ricevuti.

Rosetta è stata chiara. Con 5 assessori accusati di corruzione, Rosetta non si dimetterà. Nemmeno in America Latina può esistere tale impudicizia derivante dalla consapevolezza di essere impuniti.

Almeno a quelle latitudini, ogni tanto, si manifesta qualche rivoluzionario che prova a formare un'opposizione, a Napoli invece no. A Napoli hanno inventato la cogestione. Non conta che alle elezioni vinca la destra o la sinistra, perchè tanto una porzione di potere c'è per tutti. Per questo a Napoli l'opposizione, proprio perchè ritenuta un'inutile formalità, non hanno provveduto nemmeno a formarla. Attualmente non c'è nemmeno uno che provi a raccogliere le adesioni sufficienti per presentare in consiglio una mozione di sfiducia contro il sindaco o il presidente della giunta regionale.

Così la conseguenza è che Iervolino può permettersi persino di convocare una conferenza stampa e promettere che tra poco sospenderà gli assessori arrestati, ma che non si dimetterà. In qualsiasi altro paese del mondo l'altra parte politica insorgerebbe e farebbe almeno finta di indignarsi, in Italia invece no.

Per Fabrizio CICCHITTO, capogruppo alla camera del PdL, se nel nostro paese avvengono queste situazioni disdicevoli, la colpa è dei magistrati che sono tutti cattivi. Per questo, argomenta sempre Cicchitto, bisogna attuare immediatamente la riforma della giustizia e rendere ancora più inoffensivi i cattivi (e, magari, far svolgere a Milano il concorso per le assunzioni in magistratura con documentate irregolarità...ndr)

Angela FINOCCHIARO a nome del PD, acconsente per rassicurare i telespettatori di Porta a Porta e i direttori di giornali che non legge nessuno, Menichini di Europa e Polito del Riformista, rincarano la dose contro una magistratura sadica e vendicativa.

"Non hanno nulla in mano", "E' solo una gogna mediatica", "certe toghe vogliono la notorietà a tutti i costi" tuonano i lavavetri della politica e, intanto, il Sud sprofonda sempre di più nel degrado e nel malaffare.

In fin dei conti non è Mussolini colui che ha distrutto la democrazia, è proprio l'Italia a non essere pronta per la democrazia. La sindacessa IERVOLINO, così come Bassolino, non è più nella posizione per dettare delle condizioni: deve essere obbligata a dimettersi e a chiedere perdono ad ogni Napoletano per la propria esistenza.

Deve essere obbligata con le cattive, anche circondando la sede della casa comunale e impedendone l'accesso e l'uscita a qualsiasi dipendente o politico.

Se persino il dittatore comunista Ceauşescu fu deposto e processato, Napoli non può più sopportare la puzza del duo monnezza.

Popolo, scetati!

17/12/08

Buon Natale, Napoli!


Aspettavamo ormai da tempo un regalo dalla procura della repubblica di Napoli e, finalmente, seppure con qualche giorno di ritardo per via della morte di Nugnes, il pacco dono è arrivato. Sono 4, per ora, i membri della giunta del comune di Napoli agli arresti: l'assessore al Patrimonio Ferdinando Di Mezza, all’Edilizia Felice Laudadio,alle Scuole Giuseppe Gambale e al Bilancio Enrico Cardillo .

Naturalmente la sindacessa ci ha tenuto a precisare che solo due degli indagati avevano ancora le deleghe, ma è davvero una esimente di poco conto, visto che - di fatto - metà della giunta comunale ha carichi penali pendenti.

Tanto più che Cardillo - dimessosi, curiosamente proprio il giorno prima del suicidio di Nugnes, 15 giorni fa senza fornire nessuna spiegazione - non è stato nemmeno sostituito.

E', pertanto, davvero, tragicomico che la sindacessa, con i suoi assessori accusati di aver intascato cospicue tangenti, si limiti a dichiarare che ci vuole "un chiarimento". Perchè l'unico chiarimento non più procrastinabile di cui necessitano i sudditi napoletani può riguardare solo il contenuto della lettera di dimissioni -comunque tardive - che l'impudica deve presentare immediatamente.

Tra l'altro, ora che la magistratura ha intaccato il sistema paracamorristico affermatosi in Campania in 30 anni di tirannide bassolinista - si badi, l'inchiesta è partita dalla Direzione Investigativa Antimafia - stanno venendo a galla anche le commistioni tra PD e PD+L. Infatti, nell'inchiesta Global Service sono coinvolti anche due parlamentari: il marito della figlia di De Mita RENZO LUSETTI e il vicecapogruppo alla Camera del PdL ITALO BOCCHINO, ovverosia l'ultimo sfidante di Bassolino per la corsa alla regione.

Bocchino, subito dopo la sconfitta delle regionali, non ci provò nemmeno a far opposizione e si dimise subito da consigliere per tornare a Roma. Ora, invece, si scopre che ha sempre continuato a tessere rapporti "politici" con la fazione che sostiene Bassolino.

E' una anomalia non irrilevante, soprattutto se si considera che Bocchino è tra coloro che più stanno spingendo per una nuova riforma della giustizia proprio mentre provvedimenti giudiziari infamanti stanno colpendo numerosi enti locali. E' curioso, del resto, che PD e PdL si trovino d'accordo proprio su questo punto. Ad esempio Luciano VIOLANTE, un ex comunista che si è sempre battuto contro qualsiasi ipotesi di riforma, ultimamente ha scoperto di essere più berlusconiano di Berlusconi.

Il suo è davvero un ravvedimento operoso .

15/12/08

In Abruzzo la democrazia esiste.

Benchè Ottaviano Del Turco, il presidente dimissionario della giunta, sia ancora solo un indagato, in Abruzzo si è andati ad elezioni per votare un nuovo consiglio regionale. In Campania, invece, abbiamo un dittatore già rinviato a giudizio (e quindi imputato!) al quale sono contestati reati di una certa rilevanza che, oltre a tentare di sottrarsi alla giustizia con ogni mezzo, si ostina a non lasciare la poltrona per tornarsene nella fogna dalla quale proviene. A chi dobbiamo appellarci per liberarcene?

Mercoledì mattina, a partire dalle 9.30, ci sarà un sit in nei pressi dell'aula che ospita il processo Bassolino. Non esitate a venire.

Gli hanno fatto le scarpe!

«Questo è un addio dal popolo iracheno, cane». Così il giornalista Muntazer al-Zaidi - novello Enrico Toti - dopo avergli lanciato le sue scarpe contro, ha salutato Giorgio Buscetta. Ora questo patriota rischia 7 anni di carcere, ma intanto gli iracheni sono tornati in piazza per chiedere che gli yankees se ne vadano.

Oggi a Bagdad è tornato a splendere il sole.
In Italia, invece, piove ancora.
Evidentemente non tutte le colonie sono uguali.

13/12/08

Se la Lega invita alla moderazione.

Principale palla al piede di questo governo, la Lega, da una parte, sta cercando di tenere sotto scacco Berlusconi con la riforma della giustizia (gulp!) e, dall'altra, invita continuamente a stemperare i toni con l'opposizione per accordarsi sulla riforma federale. Se un partito che fa degli insulti e del fanatismo la propria bandiera invita alla moderazione - oltre a ridere - bisogna iniziare a preoccuparsi seriamente.

Del resto, l'ennessima aggressione alla magistratura alla quale stiamo assistendo in questi giorni è propedeutica al disegno verdano. Stavolta, Gianluigi Paragone, uno che pure ha abituato alle sue castronerie e alle sue manifestazioni di ignoranza, pur di giustificare la soggezione della magistratura inquirente al potere esecutivo, è andato ben oltre lo scibile umano. Infatti, l'incolto vicedirettore di Libero, nel suo solito italiano stentatissimo, ha scritto che "il recente scontro tra le procure di Salerno e di Catanzaro[...] ha rilanciato una disquisizione apparentemente tecnica ma che è bene mettere a fuoco per capire l'urgenza della riforma giudiziaria: la magistratura è un ordine, come sta scritto in costituzione, o un potere, come invere vorrebbero talune toghe?"

Confesso che, dopo questa premessa, non ho avuto il coraggio di andare oltre nella lettura dell'articolo. Paragone va letto solo quando si ha voglia di ridere e di dimenticare, per un momento, la grammatica. Nella fattispecie, invece, significherebbe riconoscergli un'autorevolezza che non ha su una questione fin troppo seria. Infatti, ad affermare che la magistratura sia un potere dello stato non sono "talune toghe" - come sostiene il pennivendolo - ma l'essenza stessa di qualsiasi ordinamento occidentale. Per conoscere il principio di separazione dei poteri non è necessario studiare la costituzione (sulla quale Paragone si mostra subito impreparato), i codici o avere una laurea in legge, ma è sufficiente avere ben presente uno dei lasciti positivi del pensiero illuminista. Infatti,già a metà del XVIII secolo, Montesquieu teorizzò nell'Esprit des lois (Lo spirito delle leggi) che la condizione oggettiva per l'esercizio della libertà del cittadino, è che potere legislativo, esecutivo e giudiziario siano separati.

Se venisse meno questo principio, verrebbe meno ogni tutela e i cittadini tornerebbero, anche ufficialmente, ad essere sudditi. Del resto, i conflitti che caratterizzano le procure dipendono proprio da un eccesso di politicizzazione e non certamente da un difetto. Se la politica rimanesse fuori dal CSM e dalle procure, la nostra giustizia funzionerebbe sicuramente meglio. Tanto più che inquadrare la pubblica accusa entro il lungo braccio del governo non è una soluzione accettabile.

Anche perchè ormai la politica è talmente arrogante che, per giustificare i propri propositi, manda avanti gendarmi della propaganda che non sanno cosa scrivono.

11/12/08

I soldi che ci ha rubato il Nord.

Dominici incontra la monnezza.

Stamattina Dominici, presidente dell'ANCI (Associazione nazionale comuni d'Italia), ha incontrato a Napoli Il Cacaglio e la Sindacessa. Chissà perchè, dopo essersi incatenato per protesta, il sindaco di Firenze ha sentito la necessità di parlare con i due massimi esperti mondiali in materia di catene.

Nel video un passaggio dell'incontro.

10/12/08

Domani in piazza per chiedere le dimissioni di Iervolino.

Domani mattina, giovedì 11 dicembre, ci ritroveremo a piazza Municipio per chiedere le dimissioni della sinda-cessa Iervolino. Chi può, venga tra le 11.30 e le 12 senza esitare. Qualora poi qualcuno voglia contattarmi in privato, mi scriva pure all'indirizzo aragornsh[@]libero.it

Aggiungo che mercoledì prossimo, verso 9.30/10, ci sarà un altro sit in nei pressi del carcere di Poggioreale per protestare contro il silenzio dei media sul tentativo, che sta per riuscire, di Bassolino di sottrarsi alla giustizia.

Mastella all'isola dei famosi.


Fuori dal parlamento dopo più di 30 anni, Clemente Mastella si è riciclato come inviato di "Quelli che il calcio" allo stadio San Paolo dimenticando, forse, di essere stato membro del consiglio di amministrazione che, nel 2004, vide il fallimento della SSC Napoli. Al termine della sua prima diretta, il Napoli - dopo 10 vittorie consecutive su 10 - ha pareggiato la partita subendo all'ultimo secondo un goal assurdo. Domenica scorsa, ha vinto, con difficoltà, solo grazie ad un'azione corale. Tutto questo, benchè Mastela si consideri un "portafortuna". Dopo aver intossicato i Campani dal parlamento per decenni, ora lo fa dalla televisione. Ebbene, se vuole entrare a far parte del jet set, se ne vada pure all'Isola dei famosi.

06/12/08

Dominici e Bassolino

Il sindaco di Firenze Dominici si è incatenato sotto la sede del quotidiano La Repubblica per protestare contro un articolo che avrebbe leso la sua onorabilità. Antonio Bassolino, invece, preferisce le manette.

04/12/08

Ma cos'è questa crisi?


In tempi di crisi globale, non c'è musica più attuale di "Ma cos'è questa crisi?", canzone che il compositore napoletano e futurista Rodolfo De Angelis scrisse negli anni '30 subito dopo le sanzioni contro l'Italia. Tipico esempio del genere umoristico tanto di moda nella prima metà del secolo breve, la canzone - oltre ad offrirci l'ennesimo spunto sull'ultimo grande movimento culturale italiano, il futurismo - ci dà una spinta per affrontare le difficoltà con maggiore ottimismo. Qualche sacrificio, alla fine, ci fa solo del bene. Quindi, ad esempio, che Sky paghi l'aliquota al 20%, è semplicemente un fatto di giustizia sociale se consideriamo che i beni primari sono ben altri. Non mi interessa che l'Unione Europea, minacciando la procedura d'infrazione ex art 226 del trattato Ce, abbia indirettamente favorito Mediaset. Gli abbonati a Sky, se vogliono continuare a usufruire del suo servizio, paghino pure gli eventuali aumenti. Murdoch - con buona pace di Travaglio - ha beneficiato fin troppo di un privilegio che, in tempi di crisi, è ancor meno giustificabile. Infatti, se è giusto che i media paghino tutti la stessa aliquota, lo è ancora di più che le famiglie italiane siano supportate per il consumo dei beni di prima necessità e non per la visione delle partite di calcio.