18/11/08

Gigi D'Alessio, la camorra e la musica

Gigi D'Alessio, in una recente intervista, ha "confessato" che alcuni camorristi lo costringevano, minacciandolo di morte, a cantare ai loro matrimoni.

Trova, quindi, conferma l'opinione diffusa secondo la quale i camorristi hanno un pessimo gusto e, quindi, ascoltano musica tamarra...

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Il ddl sulla certezza della pena a cui sta lavorando il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è già al centro delle polemiche. Soltanto martedì pomeriggio il ministro commentava come "eccesso di indulgenza" verso chi infrange la legge l'indulto pensato dal suo predecessore, Clemente Mastella. Ma oggi eccolo rispolverare l'istituto di messa in prova. In sintesi, chi ha commesso un reato punibilie con una pena che arriva fino ai quattro anni di detenzione, può chiedere al giudice di svolgere lavori socialmente utili. Se la prova riesce, si ha diritto ad un'amnistia che cancella processo e reato.

Tutti scontenti, da Di Pietro a Maroni - Il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, è stato il primo a denunciare "il colpo di spugna che salva tutti gli incensurati". Il ddl arriva oggi a palazzo Chigi, ma dovrà vedersela con l'altolà imposto dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il quale ha già ribadito la sua contrarietà al presidente del Consiglio Berlusconi. Alla Lega non basta che Alfano voglia affidare l'istituto della messa in prova con eventuale amnistia ai comuni, che dovrebbero organizzare i lavori socialmente utili per chi è in attesa del rinvio a giudizio. Maroni fa notare come andrebbero sostanzialmente impuniti reati come corruzione, frode commerciale, furto non aggravato, usura, appropriazione indebita, omissione di soccorso.

Alfano determinato: "Chi sbaglia pagherà" - Eppure il ministro della Giustizia insiste: "Abbiamo un grande obiettivo, che chiunque abbia prodotto un danno alla società, risarcisca la società. Siamo contro l'idea che chi sbaglia non paga. Per questo presentiamo il nuovo progetto di legge al Consiglio dei ministri. Ripeto: chi ha compiuto un danno seppur non grave alla società, la deve risarcire".

Anonimo ha detto...

La sua dichiarazione cerca di allontanare le voci della sua vicinanza con quegli ambienti. Ai giornalisti è VIETATO fargli domande su quel passato. Quando gli si fa un minimo accenno Gigi reagisce "con modi da camorrista"..

Anonimo ha detto...

GIGINO deve tutto alla camorra, altrimenti non era nessuno

Veneris ha detto...

...Ma diciamo pure però che Gigi D'Alessio proprio da quel mondo proviene. Non si spiegherebbe altrimenti la sua prima apparizione a Sanremo tra i big da perfetto scnosciuto al resto d'Italia. Ora che è cresiuto un po' di spirito grazie anche alla popolarità quel mondo non lo riconosce più e non lo accetta più come una volta. Ma il passato prima o poi ti viene a cercare. Ed allora sono guai.

Anonimo ha detto...

Giggggggggi D'Alessio (detto anche Gigi il Lesso) è il più grande cantante pregiudicato camorrista mai esistito nella storia umana, Popolarmente è detto, affettuosamente, Gigino a' Fetamma, che è il maggior complimento laudativo che si possa formulare nel vernacolo napoletano.

È anche detto il MERDA, dall'acronimo del movimento dei suoi fans - ('Movimento Estimatori Radicali di D''Alessio -.

Nel 2006 ha vinto il premio dalla Regione Campania "artista napoletano più schifato dagli stessi napoletani.", che gli è stato consegnato da Spongebob e Antonio Bassolino, il suo omologo in politica e con il quale condivide il soprannome (a' Fetamma).

CampaniArrabbiata ha detto...

"Antonio Bassolino [è ] suo omologo in politica"


FANTASTICO!

Anonimo ha detto...

In realtà Gigino sta infamando Napoli come si addice ai puzzoni come lui perchè i Napoletani si vergognano di lui e non può più tenere concerti qui altrimenti viene fischiato sonoramente...
ANCHE IN QUESTO MOSTRA DI AVER ASSIMILATO I MODI DI COLORO AI QUALI LUI DEVE LA SUA CARRIERA: I CAMORRISTI.

Angelo D'Amore ha detto...

va di moda oggi prendere le distanze dalla camorra. e' culturalmente chic.
d'alessio sputa in un piatto dove ha mangiato. ma l'ascesa esponenziale e forse anche al di sopra dei suoi reali meriti a chi e' dovuta?
ha fatto i soldi, ha lasciato una famiglia, ha lasciato la citta' e oggi parla da narratore borghese dai salotti romani.
fa il testimonial per la regione.
solo bassolino poteva far mangiare ancora un "artista" del genere.

Icarus.10 ha detto...

..ogni volta che dico a qualche persona che sono napoletano..la prima cosa che mi domanda(oltre alla munnezza) è: "Ti piace Gigi D'Alessio?". E' proprio ciò che mi da fastidio, cioè che le tv lo hanno fatto diventare il simbolo di Napoli, trascurando ben altri più bravi cantanti napoletani. E comunque i personaggli simbolo di Napoli sono ben altri..solo che la tv cerca di oscurare tutto ciò.

CampaniArrabbiata ha detto...

Esattamente, i nostri nemici ci dipingono come vorrebbero che fossimo..

Anonimo ha detto...

Esattamente, i nostri nemici ci dipingono come vorrebbero che fossimo..

I nostri nemici, sono i "falsi amici" che ci siamo scelti come nostri rappresentanti,facendoci volontariamente corrompere per un piatto di fagioli...per questo siamo una città di merda, dove tutti pensano e sperano di essere più puzzolenti degli altri.
Altro che i "nostri nemici"...