22/03/10

Il doppio gioco di Bassolino e COSENTINO.

«Se Caldoro vince, come tutti prevedono, i due astri della politica partenopea - quello declinante di Bassolino e quello fino a poco fa sorgente di Cosentino - tramonteranno insieme, simultaneamente». Questa la visione di Marcello Sorgi, opinionista de La Stampa, in vista della sfida a più teste politiche che si gioca in terra campanaa. Sorgi però aggiunge un'altra opzione, più favorevole - per paradosso - al sottosegretario casertano. Questa: se vince De Luca, l'era bassoliniana sarà in fretta liquidata, ma al contempo, sarà Cosentino a sorridere sui lidi del centrodestra per la contemporanea sconfitta di Italo Bocchino, l'acerrimo nemico interno, e del suo candidato Caldoro. «In altre parole - si legge nell'articolo sulle regionali campane del quotidiano torinese - Bassolino e Cosentino hanno tutto l'interesse a trovare un accordo, conveniente per entrambi, che possa danneggiare i rispettivi (e sgraditi) candidati delle loro due parti e assicurare a loro stessi un futuro meno incerto». Anche se, è chiaro, «non si potrà mai provare l'esistenza di un patto» tra i due. Naturalmente, postilla l'opinionista, in massima parte saranno gli elettori campani a determinare l'esito del voto finale: si tratta di consultazioni regionali, non di votare per un singolo Comune o per un territorio circoscritto a una Provincia. Però, complice il sistema di voto - disgiunto, talvolta di "disturbo" - e la possibilità di controllare pacchetti di voti considerevoli, «don Antonio e don Nicola» potrebbero far capire che in Campania è impossibile vincere contro di loro.

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