Gratta gratta il leghista ed esce fuori il comunista. Ad Elena Donazzan, che ho conosciuto quando ancora parlavo con dei settentrionali, posso solo dire di abbandonare la giunta del partigiano leghista Zaia se davvero vuole dare valore alle sue parole!
«Non avremmo mai potuto votare a favore di una legge che stabilisce la resistenza e l'antifascismo come valori». Gli assessori Pdl della Regione Veneto Elena Donazzan e Isi Coppola spiegano così il no che, in dissenso con il loro gruppo, hanno espresso contro la legge per la «promozione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell'antifascismo, della resistenza e degli eventi correlati accaduti in Veneto dal 1943 al 1948» proposta dalla Federazione della Sinistra e approvata dal Consiglio regionale anche con i voti di Pdl e Lega.
«Resta una legge di parte nonostante il voto a larga maggioranza, tra cui gran parte del Popolo della Libertà e la quasi totalità della Lega Nord», sottolineano le due esponenti della giunta Zaia in una nota congiunta, rinfocolando così le polemiche scoppiate in aula quando l'assessore Donazzan, ex An, ha detto che «sotto la bandiera dell'antifascismo militante sono stati uccisi Marco Biagi e Sergio D'Antona». «La stessa Costituzione nell'elencare i propri valori di riferimento - osservano Donazzan e Coppola - non menziona mai né l'antifascismo, né la resistenza perché nemmeno i padri costituenti, tutti appartenenti alla storia resistenziale, vollero definirli tali. Pare non essere ancora il tempo per una scelta responsabile e nobile che finalmente parli dei delitti dell'una e dell'altra parte, delle vittime dell'una e dell'altra parte. Abbiamo perso una occasione per provare a rasserenare il clima a quasi settant'anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale».
«Alla Costituzione e alla nostra coerenza politica- concludono - dobbiamo lo sforzo di immaginare che alle giovani generazioni sia data la possibilità di superare una stagione di odio nel nome dell'antifascismo che partì dalla Guerra Civile, avvelenò gli anni '70 con il brigatismo rosso ed ancora oggi è il filo conduttore che alimenta le violenze dei centri sociali, che impedisce le presentazioni dei libri di Pansa, che permette di ricordare solo le vittime dell'una, relegando al silenzio le vittime dell'altra parte. Questa non è giustizia, né verità storica».
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9 commenti:
Non fu solo il cosiddetto "brigatismo rosso"(tra l'altro di marca us-raeliana)ad insanguinare gli anni 70 e inzi anni 80, ma furono anche e soprattutto i servizi segreti deviati che a partire dal dicembre 1969 fino al 1984 copmpirono numerosi attentati "false flag", attribuiti una volta ai "rossi", una volta ai "neri", a seconda della circostanza, al fine di destabilizzare la società e lo stato per poter così insaturare una dittatura militare asservita a Usa e Israele. Questi erano gli scopi, i piani. Per fortuna sventati da coraggiosi magistrati. Ma purtroppo i leghisti sono così ignoranti che queste cose non le sanno.
Per quanto riguarda il Fascismo(o meglio i Fascismi) io sono per la libertà assoluta di opinione, quindi trovo sbagliate quelle leggi che colpiscono chi si professa fascista(così come anche comunista).Oggi il problema non sono più i "comunisti" e "fascisti", bensì i Neocons americanisti e Leghisti, quindi questa storia dell'anticomunismo e dell'antifascismo è davvero obsoleta e antiquata.
Però mi viene da chiedere cosa significa essere "Fascisti"? Quello "sanspolcrista" e "dannunziano" delle origini(1919-1921)? Quello squadrista del 1921-1924? Quello filoccidentale del 1925-1934?Quello colonialista del 1935-1938?Quello delle leggi razziali e del Patto d'Acciaio del (1938-1943)?Quello della RSI del 1943-1945?
E per quanto riguarda il periodo post bellico, cioè il neofascismo, a quale ci riferiamo? a quello di sinistra e antiamericano di Pino Rauti oppure a quello sionista e filooccidentale di Giulio Caradonna? O addirittura a quelli che venivano chiamati con disprezzo come "nazimaoisti"(anni 60 e 70)?
Oggi non pochi di coloro che si definiscono fascisti(o cmq simpatizzanti)inneggiano a Bush, alla bandiera a stelle e strice e a quella di David, oltre che alla xenofobia e al razzismo filoleghisti. Altri invece, come ad esempio, Casa Pound, invece sono antiamericani, filopalestinesi e sono impegnati in nobili battaglie sociali.
Ecco perchè quando si parla di fascismo, io non so a cosa ci si riferisca in particolare. E' un termine molto vago e che quindi andrebbe usato al singolare.
Ad ogni modo comunque lo si intenda, è assurdo e sbagliato fare leggi sull' antifascismo(così come sull'anticomunismo) in quanto lesive e limitative alla libertà di opinione.
Icarus, commento molto pertinente che rivela una conoscenza profonda della galassia neofascista: esci allo scoperto, chi sei:-P
Ad ogni modo, al di là delle etichette, essere "fascista oggi" significa contestare uno stile di vita corrotto nei costumi e un sistema che promuove il peggio. Significa rivendicare un passato che ostacolava le mafie e le clientele per promuovere i capaci e i meritevoli. Significa, quindi, voler abbattere il presente per fare un futuro completamente diverso.
Eh Piedò sono uscito allo scoperto eccome..mi vedesti anche in foto su Facebook.. :-P
Io non sono mai stato fascista, eppure uno degli episodi che più mi hanno disgustato e mi disgustano tutt'ora è quello dell'assassino di Mussolini, della sua amante e soprattutto dell' infame linciaggio sui loro corpi inermi a Piazzale Loreto.
La citazione sul "nazimaoismo" non è da tutti. Hai letto qualche testo in particolare?
Beh, negli anni passati quando la politica era il mio hobby preferito, giravo in ogni biblioteca possibile per leggere testi inerenti i gruppi extraparlamentari di sinistra e di desstra del dopoguerra in poi, e soprattutto delle loro azioni, del loro modo di pensare, dei loro scontri. Ho guardato molti documentari su quell' epoca, ho domandato a molte persone che hanno vissuto quell'epoca e in quei movimenti. Il tutto senza lasciarmi guidare da pregiudizi, ma dalla voglia di conoscere.
Sul fenomeno del cosidetto "nazimaoisti"(che per altro è un termine spregiativo)debbo dire che questa questione mi ha sempre interessato e affascinato anche per l'alone di mestero che lo circonda Non sono un analista storico-politico, ma mi risulta evidente che coloro che venivano(e vengono, perchè esistono ancora)"nazimaoisti" sono i diretti e naturali eredi culturali e politici della RSI.
Alcuni anni fa un mio compagno universitario mi portò a vedere una piccola riunione di alcuni giovani suoi amici nella tavernetta della casa di uno di loro, e in questa stanza erano presenti slogan e simboli del Duce e della RSI(come la X Mas), al che io domandai loro con fare sicuro e sorridente: " Siete di estrema destra, vero?"
E loro mi risposero: "Siamo socalisti" E io perplesso subito incominciai a pensare al fenomeno del "nazimaoismo" di cui avevo già sentito parlarne. E mentre ero ancora assorto nei pensieri e nella riflessione, uno di loro venne vicino e mi disse a bassa voce: "siamo più a sinistra dei comunisti"
Ecco che realizzai tutto.
Beh, sinceramente contesto che i "nazimaoisti" siano i prosecutori del modello della RSI. Se leggi la disintegrazione del sistema di Freda, vi troverai molti aspetti comuni con....l'URSS!
A Salerno c'è una libreria que pubblica le loro edizioni di AR.
Che il fascismo delle origini fosse di impostazione socialista e che tale impopstazione Mussolini la voleva applicare durante la RSI è un dato di fatto. Non lo volle fare durante il Ventennio perchè con ciò non sarebbe potuto venire a quei compromessi con la Corona e con il Clero senza i quali non avrebbe potuto salire al governo e governare duraturamente. Ma non si sentì di farlo nemmeno durante la RSI perchè tale governo era controllato e ostacolato dai nazisti. Ma l'idea era quella.
E poi, ripeto, la linea d'azione politica dei cosidetti "nazimaoisti" è tutta impostata sull' elogio alla RSI.
Chiunque abbia rispetto per la parola coraggio prova ammirazione per gli eroi della RSI.
Va da sè che Freda - e vorrei ben vedere se non la esaltasse! - va ben oltre.
Ma per "elogio" intendevo dire che per loro il modello sociale e politico di riferimento è la RSI.
A mio avviso il "nazimaoismo" è una radicalizzazione della "destra sociale". Mentre Forza Nuova è una espressione radicalizzata della destra tradizionalista cattolica.
Forza Nuova più che fascista mi pare un partito clericale preconciliare(e infatti tutti i cattolici tradizionalisti scismatici votano FN), mentre i "nazimaoisti" sono molto laici allo stesso modo di come era laica la RSI. Ora non entro nel merito se si debba essere confessionali o laici, ma ho solo sottolineato la differenza su come alcune anime del neofascismo concepiscono la religione e i relativi rapporti con lo Stato.
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