19/11/10

Caro Veneziani Marcello

Caro Veneziani Marcello,
ti do del tu perchè ci siamo incrociati tante volte alle presentazioni dei tuoi libri. La prima fu nel 2003 a San Severino Marche al Campo Base di Gioventù identitaria. Lo ricorderai sicuramente. Allora, da consigliere d'amministrazione della RAI, avevi appena pubblicato "La sconfitta delle Idee" e illustrasti ad una platea militante di circa 1.000 giovani appassionati il tuo progetto per la nuova televisione italiana. Dicesti che bisognava creare dei laboratori di talenti e produrre programmi di spessore come prima dell'avvento di Mediaset. Pensa che conservo un'edizione di Orientamenti di Julius Evola con la tua prefazione scritta nel giorno in cui io sono nato.

Ecco, se dovessi limitarmi ai tuoi libri, non potrei fare altro che manifestarti i miei apprezzamenti e dirti che sei stato bravo a indicare quali Valori e quali percorsi deve seguire la Destra. Senonchè leggo anche ciò pubblichi con Feltri su Libero e IlGiornale e, di riflesso, ho dovuto smettere di comprare i tuoi libri

Non capisco, infatti, perchè tu esprima concetti completamente contrastanti a seconda del topos in cui pubblichi. Immagino che lo faccia per compiacere i tuoi lettori - di spessore per i libri, pecorecci sui quotidiani di Feltri - ma è troppo facile dire ciò che uno vuole sentire. Tu mi dirai che devi pur mangiare e assecondare i tuoi lettori è il modo più facile per farsi apprezzare, ma il ruolo dell'intellettuale - o sedicente tale - dovrebbe essere diverso.

E' troppo facile scrivere ad una platea di settentrionali cafoni che Napoli è una città africana piena di parassiti in cui i miserabili non ti lasciano andar via senza chiedere soldi. Sai bene che non è vero, ma tu la descrivi come un inferno in terra e pretendi persino di insegnare Napoli ai napoletani. L'ultima volta che ti ho visto in tv eri con Pino APRILE, l'autore di Terroni, e il tuo atteggiamento è stato completamente diverso. Perchè non scrivi un articolo in merito? L'incoerenza non ti fa onore. E non ti fanno onore nemmeno i ricordi della vecchia sezione del MSI che frequentavi perchè il popolo del MSI non era certamente quello di Berlusconi. Il popolo del MSI non andava di certo ai festini di Arcore o di Villa Certosa e non faceva candidare Barbara Matera, Nicole Minetti o Mara Carfagna per il semplice fatto che il popolo del MSI aveva un rispetto sacrale per le istituzioni e credeva che solo l'impegno e le Idee potessero consentire una promozione su campo.

Ora, a fronte dell'inconsistenza farefuturista e del suo capo - il cui nome non cito perchè questo è un blog pur sempre rispettabile, ma, spero, intuirai - non credo sia dignitoso da parte tua continuare a celebrare un personaggio che ha trasformato il dibattito politico in qualcosa di pornografico.

Ormai io mi vergogno persino di parlare di politica italiana perchè noi superstiti della cultura politica che fu abbiamo ancora quel senso del pudore che ci impone il silenzio su certi argomenti. Argomenti che hanno monopolizzato le riflessioni degli osservatori politici perchè la deriva berlusconiana non sembra avere una fine.

Possibile che un ex militante del MSI ai tempi in cui si rischiava di saltare in aria o, come minimo, si faceva a botte si sia ridotto a incoronare il protettore di Ruby, Noemi e chi più ha più ne metta? Berlusconi ha imbarbarito un intero popolo promuovendo un modello culturale che certamente non è quello che si identifica nei tuoi libri. Parlaci ogni tanto con i ragazzi che si definiscono berlusconiani e guarda che tipi sono, osserva le loro frequentazioni, comprendi i loro "valori" e segnalami le tue conclusioni.

Ci sarà pure un motivo se l'Italia è ferma da 20 anni e ci troviamo sempre di fronte agli stessi personaggi. Qualora dovessimo andare a votare, chi mai potremmo scegliere da Bersani, Di Pietro, Casini, Fini e Berlusconi?

Io dico nessuno perchè, caro Veneziani, Berlusconi ed Evola non hanno nulla in comune! Nulla, e immagino che ricorderai che il Barone imponeva di guardare con distacco la decadenza.

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