E' notizia di oggi che Pompei continua a sbriciolarsi, ma solo IlMattino vi ha dato la giusta attenzione: non sia mai che i giornali padani irritino quell'esibizionista di Zaia.
Il sito archeologico più bello e famoso del mondo cade a pezzi per i tagli, ma nessuna testa è caduta: BONDI, con la sua faccia da Bondi e la sua arguzia da Bondi, è ancora lì, al ministero, così come i sovraintendenti di Pompei.
In Italia se una nullità occupa una poltrona, non la si schioderà mai: solo i capaci e meritevoli sono costretti a fuggire.
Nella mia repubblica ideale quelli come Bondi sarebbero stai legati per le mani ad un cavallo e fatti correre per km, poi scuoiati e tutti i pezzi sarebbero stati distribuiti ai quattro angoli della Padania per far capire agli indigeni che i lacchè non devono mai più mettere le mani su Pompei.
Ma siamo in Italia e BONDI E' MINISTRO DEI BENI CULTURALI!
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