(11 giugno) - Entro la fine del mese Claudio Velardi, assessore al Turismo e alla Cultura della Regione Campania, rimetterà nelle mani del presidente Bassolino la sua delega.
Dopo mesi di polemiche con colleghi di giunta e di partito - tra cui il sindaco di Napoli, Iervolino - culminate nella decisione annunciata di non andare a votare alle ultime elezioni, Velardi lascerà Palazzo Santa Lucia. La decisione è presa: giusto il tempo che vadano in porto gli ultimi progetti, a cominciare dalla legge sul turismo, attesa da più di vent’anni, che avrà il via libera ufficiale nel prossimo Consiglio regionale.
Sul vero motivo dell’addio è buio fitto. Velardi stesso ha deciso di non commentare la sua scelta ma sarebbe legata al suo ruolo «tecnico». A pesare sulla scelta le ultime critiche ricevute da Massimo D’Alema di cui lo stesso Velardi fu consulente negli anni in cui il leader era premier a Palazzo Chigi. Intanto, acque sempre agitate nel Pd: per un Velardi che se ne va, c’è una Iervolino che respinge l’invito a un passo indietro della senatrice Anna Finocchiaro: io non mi dimetto.
Velardi è carica da meno di un anno, è il terzo assessore al turismo in 4 anni; quanti assessori siano cambiati in giunta non lo sappiamo perchè tra arresti e rimpasti abbiamo perso il conto (in doppia cifra ci siamo di sicuro): quand'è che il dittatore se ne andrà?
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