(ANSA) - NAPOLI, 29 NOV - Si è suicidato l'ex assessore del Comune di Napoli Giorgio Nugnes, coinvolto nell'inchiesta della procura partenopea sugli scontri avvenuti nel quartiere di Pianura, nel gennaio scorso, durante le manifestazioni antidiscarica. Nugnes era stato sottoposto agli arresti domiciliari il 6 ottobre scorso, misura in seguito sostituita dal divieto di dimora nel quartiere Pianura. Il 20 ottobre si era dimesso dal suo incarico.
E' una notizia sconvolgente che, nella sua drammaticità, lascia aperti molti interrogativi e merita una riflessione. Tuttavia non è questo il momento per farla.
Ora bisogna solo concedere a Nugnes la pietas che da vivo gli ho sempre negato. Rileggendo quanto su di lui avevo scritto (qui), qualche dubbio viene. In fondo non è sempre facile distinguere un patriota da un terrorista e, magari, il burattinaio è da ricercare altrove. Chissà. Certo è che Nugnes ha dimostrato molta più dignità rispetto a chi continua a rubare in questa regione nonostante i numerosi processi a suo carico.
Che il Signore lo perdoni.
29/11/08
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30 commenti:
Ma quale perdono, nessun perdono a chi non lo ha mai chiesto.
Per il resto d'accordissimo: quella feccia umana che ancora sguazza arricchendosi (potessi parlare...) alle spalle di una popolazione ferita, derubata e in ginocchio, a quelli auguro una ben più orrenda fine. Se la meritano tutta.
Io non so quali e di che grado siano state le sue colpe e responsabilità. Chiedo una cosa ai magistrati, però: la legge va applicata non sull'onda emotiva ma in base solo e soltanto su quello che dice il codice penale, il reato di "devastazione" è un reato quasi di guerra, e non può essere addebitato, certamente, per qualche vetrina rotta e gomme d'auto bucate. E poi, mettere il "divieto di dimora" è una pena crudele, una specie di esilio.
Io, a certi magistrati, li manderei un' altra volta a scuola: a partire dall'asilo.
E' sottointeso, poi, di come Nugnes, facendo parte di questa giunta così misera e negativa, abbia avuto le sue colpe politiche(che non necessariamente coincidono con il penale).
Una notizia tragica che getta ancora una volta una macchia sulla politica fallimentare del duo rosetta-totonno
Sono rimasto davvero basito da questa notizia. Per compiere un gesto estremo come il suicidio, si deve avere una sensibilità tale ed una fragilità che raramente chi lavora in politica ha. Non tutti sono uguali: C'è chi è indagato in decine di procure e non ne fa un problema e chi invece non sopporta la vergogna e magari i rimorsi per gli errori commessi. Credo che il sindaco adesso dovrebbe trarne le sue conseguenze e dimettersi.
e la camorra e bassolino adesso hanno risolto un altro problema...guardate oltre il vostro naso...
Qualcosa sta succedendo! Prima le dimissioni del Cardillo (Assessore al Bilancio) poi il suicidio di Nugnes, che la stessa Rosetta ha definito un gesto sproporzionato rispetto alle accuse. Entrambe avvenute nel giro di 24ore:strano, molto strano.
Io sono stato un po' più drastico sul mio blog in merito al suicidio nugnes...attendevo con ansia, caro Piedone, il tuo commento sulla cosa e credo che la tua analisi sia, come sempre, corretta.
Non mi trovo d'accordo con Veneris: più che sensibilità credo che si tratti di sensi di colpa, cosa lievemente diversa...
Da leggere inoltre il vergognoso articolo di repubblica sull'accaduto, dove come sempre certi giornalisti si danno allo sciacallaggio puro; sconcertante è la questione dell'amante: praticamente il giornalista di repubblica ha reso note le frequentazioni dell'ex Assessore con altre donne, la cosa che Nugnes temeva potesse uscire dalla conversazioni intercettate, dando così un ennesimo dolore alla moglie. Il solito disgustoso banchetto. Fammi sapere che ne pensi... -consentimi il link all'articolo http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/rifiuti-campania/incubo-casalesi/incubo-casalesi.html -
e' stato assassinato altro che suicidio
Percorri soltanto le vie indicate dall'onore. Lotta e non essere mai vile. Lascia agli altri le vie dell'infamia. Piuttosto che vincere per mezzo di un'infamia, meglio cadere lottando sulla via dell'onore”. Corneliu Zelea Codreanu
Anonimo1: in fondo è stato l'unico a pagare.
Attila: la magistratura ha operato come doveva.
Mario: e infatti Rosetta è stata contestata anche ai funerali.
Veneris: il sindaco avrebbe dovuto dimettersi già da tempo.
Anonimo5: già, hai proprio ragione.
Napoletaniaroma: strano sì, davvero strano. E' ancora più strano che abbia fatto la tua stessa considerazione: cosa può esserci sotto?
San: penso che Repubblica non nemmeno per incartare il pesce. E' un quotidiano in cui i collaboratori vengono assunti in base alla viltà e alla capacità spudorata di mentire. Nell'articolo che mi ha riportato, infatti, si confonde il gossip con la notizia.
Anonimo8: leggi il commento di Napoletaniaroma
Legio: bella.
davanti ad un suicidio, dovremmo essere tutti coscientemente silenti.
molto piu' rumore invece, dovrebbe produrre la situazione campana nel suo insieme.
al comune di napoli, l'assessore al bilancio si dimette proprio alla vigilia della stesura del consuntivo annuale.
alla regione non si capisce perche' non avviene ancora il commisariamento della sanita' con un debito impressionante, con ospedali sull'orlo della chiusura.
un governatore indigato in tre processi, sui quali si determinano degli "inspiegabili" slittamenti.
come ho sempre asserito anche sul mio blog, dietro i bubboni emergenza rifiuti e criminalita' organizzata, si nascondono altre magagne e soprattutto si celano i fallimenti "ordinari" degli amministratori locali.
La destra non è altro che la sinistra al culmine della sua fase senile. La guerra al sacro, mai portata a termine dalla sinistra, viene più efficacemente condotta dalla destra occidentalista, e non con la costruzione razionale della scienza, ma con le bandiere della libertà e della democrazia, due illusioni che non hanno neppure bisogno di nutrire utopie ma solo di formale enunciazione. Là dove il materialismo scientifico ha fallito, infatti, riesce il Pentagono, con il pensatoio destra liberale che impone il modello unico dell'individuo costretto a un solo destino: il consumo. E la consunzione di sé." Questa, icastica e implacabile, la condanna che pronuncia Pietrangelo Buttafuoco in questo libro. Un'accusa che, tuttavia, apre spiragli di comprensione importanti della realtà in cui viviamo. Prima di tutto nei confronti dell'Islam che, lungi dall'essere quello dipinto dalla cronaca giornalistica o dalla falsa democrazia liberale e statunitense, si dimostra straordinariamente vicino al valore che l'Occidente, tutto paillette, lustrini e televisione pornografica, sta cercando di rimuovere: il sacro, le forze primordiali della natura, i legami originari. "Cabaret Voltaire" è un libro che segna un nuovo punto di inizio nel faticoso tentativo di comprensione dell'Islam, dei suoi rapporti con il cristianesimo, con il liberismo, con il mondo: oltre le categorie, inutili e stantie, di destra e sinistra, oltre ogni ideologia, per giungere al cuore delle cose.
Cabaret Voltaire
L'Islam, il sacro, l'Occidente
Ed. Bompiani - Etas - Fabbri - Sonzogno
18 Euro
Pp. 224
Una nuova bufera giudiziaria sta per abbattersi sul Comune di Napoli: sarebbero imminenti misure cautelari nei confronti di amministratori pubblici. L’indagine (20 indagati) nelle mani del Gip riguarda la gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli, il Global service e gli appalti connessi.
E sarebbe stata proprio questa nuova indagine a spingere al suicidio l’ex assessore Nugnes, i cui funerali sono in corso oggi.
Un’inchiesta dai grandi numeri - fino a venti nomi sotto i riflettori e richieste di arresto al vaglio del gip - che tiene in apnea diversi livelli della vita cittadina. Che, a vario titolo e in momenti differenti, ha riguardato amministratori di Palazzo San Giacomo, uomini politici, cariche pubbliche.
Inchiesta napoletana, ma non solo. Che punta dritto alla gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli, al giro di commesse pubbliche messo in moto dal Comune. Le case popolari, ma anche il recente progetto di restaurare strade, arredo urbano, illuminazione. Tutto in una parola - global service -, faraonico restyling su cui indaga la Procura di Giovandomenico Lepore, il centro dell’attenzione di decine di uomini pubblici e soggetti politici.
Ieri sera ne parlavano al telegiornale. Ho pensato proprio alla dignità di un uomo che sceglie la morte per propria mano piuttosto che la vergogna. Il resto del mio pensiero lo censuro, non è il caso di esprimerlo su un blog.
Dura critica del sindaco al programma che ieri sera ha dedicato un ampio servizio
alla situazione politica della città dopo il suicidio dell'ex assessore Nugnes
Napoli, la Iervolino contro Matrix
"Indegno. Spegnete i televisori"
"Se vi sentite su un vulcano che sta per scoppiare, scappate tutti. Io mi sento al sicuro"
Il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino
NAPOLI - "Spegnete i televisori". Il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino ha criticato duramente il programma di Canale 5 Matrix, che ieri sera ha dedicato un ampio servizio alla situazione politica di Napoli dopo il suicidio dell'ex assessore del Pd Giorgio Nugnes. Il sindaco ha parlato di una rappresentazione della città "veramente indegna. Io chiederei a questa gente di essere seria".
"Ieri il parroco di Pianura (don Claudio De Caro durante i funerali di Giorgio Nugnes, ndr)- ha aggiunto il sindaco - ha detto una cosa che, da vecchio consigliere di amministrazione della Rai e presidente della Commissione di Vigilanza mi dispiace sentire ma che è vera: 'Spegnete i televisori'".
Poi Rosa Russo Iervolino si è rivolta ai cronisti: "Voi vi sentite in pericolo?, io chiederei a questa gente di essere seria. Se vi sentite su un vulcano che sta per scoppiare, scappate tutti. Io mi sento al sicuro".
Infine ad un giornalista che ha chiesto un commento sulle preoccupate parole del Capo dello Stato nel corso del suo intervento di ieri alla Mostra d'Oltremare, il sindaco ha risposto: "Lui la condizione di Napoli la conosce, sarebbe assurdo aspettarsi che dicesse che tutto va bene. Certo - ha concluso - speriamo che la stampa parli della visita di oggi tanto quanto ha parlato dell'immondizia".
(2 dicembre 2008)
Piedò, mi piacerebbe uhna tua opinione. E' giusto che la tv ci faccia come una merda?
Ormai sono talmente assuefatti al sistema che non si rendono conto di essere completamente fuori dalla realtà e di avere il mondo contro.
La cessa, non solo non si dimette, ma ha persino l'ardire di parlare e attaccare una trasmissione. Roba da non crederci.
Attila, io ieri ho visto la trasmissioni e per me sono stati persino TROPPO morbidi.
Cardillo è un altro filibustiere e le collusioni sono fin troppo chiare.
Semmai non mi piacciono quei discorsi qualunquistici con la santificazione di Saviano annessa, ma questo è un altro discorso.
Spero che i media continuino a sparare a zero contro la Campania, se non altro per tenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica sul sistema paracamorristico affermatosi(non dimenticare quanto sta avvenendo al processo Bassolino!) e che Orfeo, persona intelligente, dia al Mattino una linea meno di compromesso e finalmente più tagliente. Certo, è difficile quando il tuo editore si chiama Caltagirone, ma ora non è più tempo di mezze misure: IO VOGLIO VEDERE LE MANETTE!
Forse non mi sono spiegato bene. Hai ragione ciò che dici, ma io non mi riferivo a questo. Perchè un conto è parlare contro l' infame amministrazione politica campana, un altro conto invece è sparare a zero contro la città di Napoli e i suoi abitanti. Del resto Mentana non è nuovo a queste trasmissioni anti-napoli:l'anno scorso invitò addirittura il direttore della Padania a spare a zero contro i napoletani!Già l'anno scorso Santoro fece una schifosa trasmissione contro Napoli, che nientedimeno che il leghista Maroni disse:"non tutti i napoletani sono così come sono stati presentati nelòla trasmissione di Santoro"...e se lo dice addirittura un leghista, allora è ben evidente di come la tv ci fa una merda. Ripeto, non parlo dei politici!
in galera tutti
Attila, io sono Napoletano, così Napoletano da scriverlo con la N maiuscola. Ho vissuto in questa città per la quasi totalità della mia vita, nello specifico fino a giugno scorso e comunque torno ogni w/e. Capirai quindi che ho chiari quali sono i problemi della città e ti dico che ben venga sparare a zero su Napoli, ben vengano i "casi Napoli", le prime pagine i libri e i film. Finchè Napoli sarà sulle prime pagine, sarà un problema nazionale e finchè sarà un problema nazionale ci sarà qualche politico che avrà convenienza a risolverlo per prender voti. Guarda la Calabria, non se ne parla, non esiste, eppure è in totale balia delle cosche, perlomeno qui in un modo o nell'altro si combatte...
Infine vuoi veramente asserire che i cittadini campani, napoletani, si distinguono per senso dello Stato, per abnegazione? No! è triste dirlo ed i motivi affondano le loro ragioni in un'occupazione militare post-unitaria, ma allo stato attuale c'è tutto un tessuto sociale da riformare.
Sottoscrivo ogni parola di Sanfedista. Finchè saremo rappresentati da delinquenti, non avremo titoli nè ragioni per mostrarci ipersensibili, pertanto ben vengano le trasmissioni che offendono e umiliano Napoli. Tanto già ci odiano e non sarà un pennivendolo mediocre come Paragone - che attualmente è vicedirettore di Libero e, credimi, non sa mettere in fila 2 parole decentemente - a farci un torto. Io aspetto solo, e lo scrivo anche a nome di Sanfedista, una reazione d'orgoglio della mia città, un suo scatto di reni che le permetta di risvegliarsi e prendere a pedate le scrofe che, per troppi decenni, si sono rotolate nel fango a nostre spese . Se, però, ad oggi sta prevalendo la rassegnazione sull'orgoglio - visto continuiamo ad essere rappresentati dagli stessi banditi - non possiamo proprio lamentarci con gli altri.
Chiediamoci perchè di camorra se ne stanno occupando i media nazionali, ma non quelli locali; perchè la gente non è ancora scossa; perchè i palazzi non vengono assaltati. Lo stesso Orfeo, se in tv attacca battagliero, sul suo giornale continua a mantenere una linea molto morotea.
Per i miei gusti la trasmissione contestata di Matrix è stata fin troppo retorica e poco incisiva, perchè - per reagire - dobbiamo arrivare a provare un misto di vergogna e rabbia. Le commistioni tra politica napoletana e camorra ormai sono chiare a tutti e bisogna battere il ferro il più possibile: BASSOLINO SI STA SOTTRAENDO ALLA GIUSTIZIA e non ho ancora visto un solo sit in di protesta.
Anzi sì, presto lo vedrò,
ma solo perchè ad organizzarlo sono stato io.
Giuagliù, scusate, ma nunn 'avit capit nù cazz!! Lo so bene che la nostra regione è amministrata da politici infami, e so perfettamente che tanti, tantissimi napoletani e campani sono gente di merda che inzozzano la nostra reputazione. Però non è giusto che le tv e giornali ci trattano come capri espiatori per tutti i problemi che vi sono in italia. Perchè la gente di merda non sta solo a napoli ma nche a verona(che è la capitale dell' evasione fiscale). E comunque con tutti questi problemi, napoli non è come la descrive la tv!! Io ci vivo, è una realtà molto difficile, ma non è come la descrive la tv!! Soprattutto al nord(e non solo al nord) si è diffusa l'iimagine che i napoletani, nessun napoletano, non lavorano! Questo mi offende! Sì ci sono napoletani che non lavorano, ma vi sono quelli che lavorano. ja guagliù ragionate, poi non ce la prendiamo se tutti ci odiano. Finchè i media non danno un immagine veritiera(cioè elencendo le cose cattive, non ingigmnatendole, e anche quelle buone), tutti ci odiano. Se per voi, sta bene questo, allora non vi dovete lamentare del razzismo, di Tosel, dei bergamaschi, ecc
Che Bassolino e company siano pezzi di mer..., la colpa non può ricadere sulla città. Io mi riferivo al fatto che la Tv dice che a napoli: nessuno lavora, nessuno si lava, sono tutti scippatori, che c'è la guerra, che si muore ammazzati ogni giorno, eccetere eccetra. NON è VERO!!!!!
A senfedista vorrei chiedergli: sei sicuro che quanto più se ne parla di Napoli ingigantendo i suoi problemi, tanto più si risolvono? No, non è così, in quanto con questo accanimento mediatico, napoli si sta attirando solo odio da parte di tutta italia. Con il risultato che i napoletani sono stati ghettizzati, tutti, a prescindere dagli onesti e dai disonesti. Ecco il rusultato.
Mi spiace veramente per una fine così tragica. Non lo meritava assolutamente, altri hanno ben altre colpe addosso
rispondo ad attila!
Io sono sicuro che più se ne parli meglio sia, il problema esiste ed è grave, preferiresti nasconderlo? Poi, ribadisco, maggiori pressioni ci sono più il lavoro viene fatto in maniera seria e trasparente, perchè c'è un mondo che è pronto a coglierti in fallo al primo errore. Guarda, infine, dove ci hanno condotto gli anni in cui i giornali parlavano di rinascimento napoletano, non parlando dei problemi che comunque c'erano. Meglio ignorare? Io dico di no, sull'odio nei confronti dei Napoletani, pazienza...è uno scotto che paghiamo tutti, perchè tutti siamo stati più o meno colpevoli, tollerando, chiudendo gli occhi e addirittura votando; ora ci piangiamo gli insulti! Comunque anche tu generalizzi quando dici che i napoletani "tutti" sono ghettizzati, io vivo fuori ed a parte ogni tanto qualche domanda sulla questione dei rifiuti, ti dico che si relazionano a me non come se fossero al cospetto di un mammasantissima...ci vuole forza e volontà di cambiamanto e soprattutto l'abnegazione della scelta più dura: il lavoro.
Piedone, mi fai sapere della manifestazione?
@sanfedista: guarda che è dal 1861 che gli organi di stampa ci fanno come una merda, e non mi risulta che ne abbiamo mai tratto giovamento, anzi siamo stati trattati sempre da pecore nere con tutte le conseguenze del caso. Ciò che poi mi fa rimanere sconvolto è come tu adebiti l'odio nei nostri confronti solo e soltanto alle colpe dei napoletani. Davvero pensi questo? E' dall' unità d'italia che siamo stati defraudati di tutto, fino a trattare la nostra regione come una discarica dei rifiuti tossici della Polentonia. Ma dai..!!
Guarda, napoli ha tantissimi problemi, vuoi per le colpe dei polentoni, vuoi per nostre colpe, vuoi per le colpe dei ladri amministratori, prima democristiani, e postcomunisti dopo(a cominciare dall' infame ditta Bass..& Iervolino), però, io non mi riconosco in come ci descrive la tv!!! Non mi riconosco!!!!! La nostra è una città piena di problemi, di delinquenza, camorra, ecc, ma non siamo in guerra!! Io da anni cammino per le vie di napoli, e non sono stato mai scippato, nè tantomeno mi sono ammalato di colera, oppure tolto dalla scuola dell' obbligo. Eppure..la tv dà questa immagine di napoli. E'come parlare di New York, limitandosi a parlare solo del Bronx!! Ti sembra giusto??!!
Inoltre, dagli organi di stampa, non ho mai sentito parlare di "rinascimento" napoletano, semmai veniamo descritti come una città da terzo mondo che ha bisogno di "riscattarsi". Per piacere, i nostri problemi vanno affrontati per quelli che sono, e non certamente facendoci sputtanare dai Mass Media che ingigantiscono e fanno d'ogni erba un fascio!! E non mi risulta che stiamno migliorando!! Poi, che i napoletani sono stati ghettizzati, scacciati, linciati da tutti, questo è un dato di fatto, e non si può negare, e non puoi citarmi alcune lodevoli eccezioni per dimostrarmi che non è così!! La maggior parte d'italia si augura con tutto il cuore che il Vesuvio bruci tutti i napoletani vivi!!! ma vi rendete conto???!!!!
Attila, finchè daremo ai nostri detrattori un appoggio per attaccarci - ossia i bassolinidi e la criminalità - abbiamo le mani legate.
Mi chiedi se trovo giusto che i media ci sguazzino ad insultarci descrivendo una realtà che non esiste? No, non lo trovo giusto, ma - ti ripeto - FINCHè dal nostro territorio non partirà una sommossa generale, io potrò solo sopportare in silenzio arrabbiandomi. Che autorevolezza può avere una Iervolino che raglia contro Matrix perchè lede l'immagine di Napoli se è proprio lei che ha offuscato la nostra città più di tutti? Per questo motivo, insisto col sostenere che è indispensabile uno scatto d'orgoglio per retendendere che i nostri nemici ci trattino con rispetto. Lo so benissimo che a Verona stanno finanche peggio, però a me di quanto affermano i veronesi non me ne passa manco per la capa. Non pensare che non abbia capito quanto sostieni se insisto con l'affermare che c'è una relazione stretta tra l'immagine che della napoletanità viene data - molto diversa dalla realtà - e la politica dei banditi.
San, ti aggiornerò sull'iniziativa non appena ci sarà qualcosa di definitivo.
@Piedone:beh, sono completamente d'accordo con te. Allora, a questo punto, direi che se i Media facessero informazione corretta sulla questione campana, evitando di fare generalizzazioni, io dico che molti si sveglierebbero dal torpore e manderebbero a cagare i bassolinidi, gli iervolinidi, i camorridi, ecc. Ma fino a quando i media ci descriveranno così, oltre ad essere odiati e isolati da tutta italia, molti napoletani e campani lo useranno come alibi per non reagire, perchè potranno dire:"se questa realtà è così..allora che reagiamo a fare".
Una società italiana ed una giapponese decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa, con equipaggio di otto uomini. Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna squadra era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero con un vantaggio di oltre un chilometro. Dopo la sconfitta il morale della squadra italiana era a terra. Il top management decise che si sarebbe dovuto vincere l'anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema. Il gruppo di progetto scoprì dopo molte analisi che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano. In questa situazione di crisi il management diede una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana. Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c'erano troppe persone a comandare e troppe poche a remare. Con il supporto del rapporto degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori dei comandanti, un capo dei supervisori e uno ai remi. Inoltre si introdusse una serie di punti per ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità. L'anno dopo i giapponesi vinsero con un vantaggio di due chilometri. La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando come ricompensa per il grande impegno che la squadra aveva dimostrato. La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove si dimostrò che era stata scelta la giusta tattica, che anche la motivazione era buona, ma che il materiale usato doveva essere migliorato. Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa.
Sottoscrivo ogni parola di Sanfedista. Finchè saremo rappresentati da delinquenti, non avremo titoli nè ragioni per mostrarci ipersensibili, pertanto ben vengano le trasmissioni che offendono e umiliano Napoli.
Finalmente qualcosa sulla quale concordare.Questa è campaniarrabbiata.blogspot e non le cazzate neoborboniche e le menate del trapassato remoto (oltre il calcio), che vorrei leggere in questo confuso blog.
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