02/11/08

Commento su Milan-Napoli: grazie Rocchi.

Rocchi è stato il migliore in campo per il Milan. E' un peccato che faccia l'arbitro...

- Falli fischiati a senso unico
- Mancata espulsione di Ambrosini, Kakà e Ronaldinho.
- Espulsione di Maggio per somma di ammonizioni molto opinabili.
- Disinteresse sugli interventi che hanno portato all'infortunio di Hamsik e Santacroce.
- Gattuso ha insultato tutti ad ogni occasione.
- Rigore regalato per fallo di mano inesistente di Pazienza
(se non erro, è il 4° del campionato e tutti sono stati assegnati quando il Milan non riusciva a segnare).

Eppure ci è voluto un autogoal di Denis all'88° per farli vincere. Abbiamo giocato in 12 contro 9 e solo la sfortuna ci ha fatto soccombere. Chissà cosa avremmo potuto combinare con la parità numerica.

N.B. Da Milano, subito dopo la partita, ho ricevuto la simpatica telefonata di Orlando che ha esordito con un "Padania 1 - Regno delle 2 Sicilie 0" invitandomi poi a scriverlo sul blog. Bene, l'ho fatto, ma spero che non si sia risentito se l'ho mandato pacatamente...a visitare un posto molto caratteristico della Padania.

43 commenti:

Anonimo ha detto...

Invece a me orlando ha mandato un messaggio

CHE IDIOTA

by serpente nero

CampaniArrabbiata ha detto...

Mandato anche tu a quel paese?

Anonimo ha detto...

DOPO TAGLIAVENTO, DONDARINI E TREFOLONI UN'ALTRA VERGOGNA

AD ARMI PARI NESSUNO CI PUò AFFRONTARE

Veneris ha detto...

Un arbitraggio "scientifico", speriamo che dopo l'era Moggi non sia iniziata un'altra era. Ci sta perdere a Milano, ma mi sarebbe piaciuto vedere il Napoli in 11 contro 11 in campo.

Anonimo ha detto...

Un arbitro in sudditanza psicologica a San Siro ha condannato il Napoli di Reja a una sconfitta del tutto immeritata e lanciato il Milan di Ancelotti da solo in vetta alla classifica.

Ma il signor Gianluca Rocchi (questo il nome del direttore di gara) ha condotto la gara con due pesi e due misure, costringendo a giocare i napoletani per tutto il secondo tempo in dieci, per l'espulsione di Maggio per doppia ammonizione.

Peccato che lo stesso Rocchi, pochi minuti prima, anzicché ammonire il milanista Ambrosini per un fallo da dietro, si era limitato a fargli una "ramanzina", dicendogli: "Al prossimo fallo ti ammonisco". Cosa puntualmente avvenuta, ma Amborsini al fallo successivo ha rimediato un giallo e non un rosso.

Ronaldinho, che ha steso, invece, con un colpo al ginocchio e un intervento incauto Santacroce, fino a quel momento il miglior difensore del Napoli, non è stato neppure ammonito, mentre Santacroce, infortunato, ha dovuto lasciare il campo.

Nonostante ciò, la squadra di Reja, seppure in dieci, resisteva fino a pochi minuti dalla fine, ma il protagonismo di Rocchi e dei suoi collaboratori non era finito. Contro il Napoli veniva fischiato, infatti, un rigore per un fallo di mani inesistente, visto che il giocatore del Napoli dava le spalle alla palla, come ha dimostrato subito dopo la moviola.

Anonimo ha detto...

Ambrosini non viene ammonito subito.
Zambrotta più o meno commette lo stesso fallo di Maggio e non viene sanzionato.
Ma soprattutto quei falletti a centrocampo o alla trequarti, li fischiava tutti.
E soprattutto quando in area napoletana, qualcuno del Napoli cadeva (vedi Cannavaro) non fischiava mai.
Quando qualcuno del Milan in area rossonera, crollava in terra, nulla. Vedi Abbiati primo tempo, e vedi Cannavaro nel finale (in 2 su di lui fischia il fallo all'azzurro, bah!)
Queste sono le cose che determinano il risultato di una partita.

Anonimo ha detto...

GATTUSO...ha commesso una miriade di falletti infami ed ha protestato per 95 minuti.

E nemmeno qui NULLA.




Calciopoli esiste ancora.

Il Napoli a Milano si stava giocando la testa della classifica e l'hanno martoriato.


sudditanza esiste esiste...non tengono le palle..
volevo vedere se teneva il coraggio di espellere kaka per fallo su aronica...
ma certo che no... se lo faceva
aveva finito di arbitrare e poteva pure espatriare... in questo modo invece si dimenticherà a breve tutto..

napoletaniaroma ha detto...

Forse il Napoli in cima alla classifica comincia a dare fastidio. Siamo alle solite! Ah, qualcuno a mandato a quel paese quest' Orlando...?

Anonimo ha detto...

E' DALLA PRIMA GIORNATA DI CAMPIONATO CHE CI OSTACOLANO, MA NOi siamo ancora qui a lottare.
ONORE AI NOSTRI GLADIATORI

Anonimo ha detto...

O OBAMA O MORTE


di FRANCESCO STORACE

Domani l’America va a votare, ed è ovviamente un evento atteso in tutto il mondo. Ho un’opinione tutta mia sulle elezioni statunitensi, che coincide con una speranza di fine dell’unilateralismo. Ma non solo. Credo di avere il dovere di dirla qui, sul blog che reca il mio nome.
Se vince McCain, la triste storia della gendarmeria mondiale continua.
Immaginiamo già la Palin in giro per il mondo a sparare cannonate contro chiunque rifiuti l’unicità di pensiero.
Se vince Obama, è una rivoluzione, E non per il colore della pelle, come sciaguratamente disse l’attuale presidente della Camera qualche mese prima delle elezioni politiche, ma per la portata rivoluzionaria di idee che faticano a farsi strada nel mondo contaminato dalla smania privatizzatrice.
Provino a leggere, i cantori italiani di George W. Bush, i discorsi pronunciati da questo senatore di colore proveniente dall’Illinois e affermatosi grazie alla potenza comunicativa della rete.
Non ricorda certo politici di questa Italia un presidente che afferma che “il governo deve lavorare per noi, non contro di noi. Deve garantire le opportunità non solo ai più ricchi e influenti, ma a tutti gli americani che hanno voglia di lavorare”.

E cambiamento, secondo Barack, vuol dire che prima di quelli abituati a privatizzare i profitti e a socializzare le perdite, vengono quelli della spina dorsale: “Un sistema fiscale che non premi i lobbisti che hanno contribuito a farlo approvare, ma i lavoratori americani e le piccole imprese. Il mio programma prevede tagli fiscali del 95% a beneficio delle famiglie dei lavoratori. In questa situazione economica l’ultima cosa da fare è aumentare le tasse che colpiscono il ceto medio. E per l’economia, per la sicurezza e per il futuro del pianeta prendo un impegno preciso: entro dieci anni sarà finita la nostra dipendenza dal petrolio del Medio Oriente. Da presidente sfrutterò le nostre riserve di gas naturale, investirò nel carbone pulito e nel nucleare sicuro. Inoltre investirò 150 miliardi di dollari in dieci anni sulle fonti energetiche rinnovabili: energia eolica, energia solare, biocombustibili”.

Sistemati i profeti delle rottamazioni nazionali, c’è spazio per politiche sociali, da segnalare all’Italia che individua gli studenti e gli insegnanti come nemici e i malati come un costo: ”È giunto il momento di tenere fede all’obbligo morale di garantire una istruzione adeguata a tutti i bambini. Assumerò un esercito di nuovi insegnanti pagandoli meglio e appoggiandoli nel loro lavoro. È giunto il momento di garantire l’assistenza sanitaria a tutti gli americani. È giunto il momento di garantire ai lavoratori il congedo per malattia retribuito, perché in America nessuno dovrebbe scegliere tra mantenere il lavoro o prendersi cura di un figlio o di un genitore ammalato”.

Presidente Fini, è il colore delle idee quello che conta, almeno in America, e non quello della pelle…
Lo dica a Tremonti, Brunetta, Gelmini e compagnia…

Anonimo ha detto...

Pierpaolo Marino è un signore, come sempre. E cmq non è ancora finita...

Anonimo ha detto...

Il Napoli dà fastidio, DE Laurentiis dà fastidio, Marino dà Fastidio.
SEMPLICE
E poi Galliani sappiamo tutti chi è...

Icarus.10 ha detto...

Piedè, perchè in 9? erano in 12 contro 10. Forse alludi all'autogol di Denis? Beh..non è che voglio difenderlo, però con quell'espulsione denis è stato costretto spesso ad andare in difesa..e spesso facendo ottimi salvataggi...diciamo che era destino che quel maledetto pallone entrasse in porta...

Anonimo ha detto...

Se possiamo recriminare tanto, significa che il Napoli c'è e non siamo più la squadretta degli ultimi anni.è già un inizio.

CampaniArrabbiata ha detto...

Veneris: scientifico è l'aggettivo esatto.

Napoletaniaroma: Orlando ci legge, puoi farlo anche tu tranquillamente.

Luca, Legionario, Friariello: giusto, onore ai nostri.

Attila: per me Denis va bene solo se gli metti la palla sul piede e deve segnare. Pur non essendone un estimatore, nell'ultima partita, avrei fatto giocare Zalayeta che, almeno, fa salire la squadra tenendo palla. Poi c'è Russotto che meriterebbe più spazio...

Anonimo ha detto...

Scandaloso Rocchi

Come si possa mandare ancora in giro un arbitro che in sede penale, per lo scandalo “Calciopoli”, ha patteggiato la sua pena appare difficile da capire. L’interrogativo sarebbe da rivolgere ai designatori anche perché mandare un arbitro a dirigere il Napoli dopo che proprio la procura del capoluogo partenopeo lo ha mandato sotto processo appare quanto meno inquietante.

Dubbi e sospetti diventano ancora più forti se si considera che il Napoli ha perso le uniche due gare della stagione, con grandi recriminazioni sulla direzione di gara, proprio quando ad arbitrarlo sono stati Dondarini e Rocchi: il primo rinviato a giudizio dalla Procura di Napoli mentre il secondo ha patteggiato la pena.

Che credibilità può avere il mondo dell’italica pedata davanti a simili situazioni? Ci chiediamo, inoltre, se il volere avere un atteggiamento remissivo e tollerante, da parte della Società partenopea, sia un comportamento giusto.

Il primo posto scippato agli azzurri, a favore di un Milan che già nella gara di sette giorni fa in casa con il Siena si era vista regalare un rigore e quindi la vittoria, grida vendetta e Marino e De Laurentiis farebbero bene ad alzare la voce invece di volere essere scodinzolanti nei confronti del “Palazzo”.

Napoli ha già pagato in passato e sta continuando a pagare un atteggiamento eccessivamente punitivo nei suoi confronti. La pazienza ha un limite e bene farebbero i dirigenti azzurri a farsi portavoce del malumore e della protesta dei tifosi partenopei.

Anonimo ha detto...

GALLIANI RIDICOLO(COME SEMPRE)


Dopo 2 giornate era tutto in disastro, e Ronaldinho era solo una figurina. Ora ci ha fatto vincere il derby e la gara con il Napoli. Il nostro problema è l'assenza di Nesta che è fermo. E lui per me è il difensore centrale più forte del mondo'. IL RIGORE COL NAPOLI - Il Napoli ha protestato per il rigore molto dubbio e l'espulsione.

'Le due ammonizioni ci sono tutte e due. Non capisco perchè non viene accettata la sconfitta. Noi abbiamo perso a Napoli l'anno scorso e abbiamo perso anche la Champions e l'abbiamo accettato. Il rigore andava ripetuto visto che il portiere era uscito due metri fuori dalla linea di porta.

Poi non so se c'era o no quel rigore. Dopo l'estate del 2006 ho deciso di accettare tutto'. Qualcuno dice che soffia ancora il vento di Calciopoli.. 'Non sento spifferi quest'anno'. Galliani fa anche chiarezza sulla paternità del gol decisivo di ieri sera: 'I

Anonimo ha detto...

galliani è la persona più antisportiva che esista e infatti è presidente della lega......ma.....

Anonimo ha detto...

ORLANDO A RO VAAAAAAAAAAI

Anonimo ha detto...

kakà
ambrosini
ronaldihno
gattuso
andavano espulsi

Anonimo ha detto...

DOPO GENOA, UN ALTRO SCANDALO

Anonimo ha detto...

boia chi molla!

Anonimo ha detto...

Martedì 04/11/2008 10.49
Due sconfitte in campionato contro Genoa e Milan: ma i direttori di gara sono entrambi coinvolti in «Calciopoli»

Due sconfitte in campionato contro Genoa e Milan. Due designazioni arbitrali che hanno sollevato polveroni oltre che negli ambienti delle tifoserie, anche nella società civile e nel jet set della politica. Paolo Dondarini (chiamato da Collina ad arbitrare Genoa- Napoli) e Gianluca Rocchi (designato invece per Milan-Napoli) sono entrambi coinvolti nell'inchiesta della procura napoletana su Calciopoli.

Dondarini e Rocchi, che hanno già preso parte alla prima udienza, la prossima è fissata per il 12 dicembre prossimo, hanno arbitrato due partite del Napoli in questa stagione e, almeno, per singolare coincidenza la formazione azzurra ha subìto tutte e due le volte torti arbitrali evidenti alla prova tv.

Rocchi è un arbitro di grande esperienza, piuttosto pignolo nel seguire le azioni di gioco e anche solitamente razionale nelle decisioni disciplinari. Fatto sta, però, che la singolare coincidenza ha voluto invece che domenica sera a San Siro, si sia fatto prendere dal nervosismo che c'era in campo. Per molti avrebbe subito la sudditanza psicologica di una squadra forte e di potere come il Milan.

La dirigenza rossonera, all'indomani di una gara che ha fatto discutere anche in ambienti notoriamente vicini al club milanista - le immagini televisive sono una prova incontrovertibile sull'atteggiamento che Rocchi ha avuto in campo - ha invitato il Napoli a non polemizzare. Galliani: «Non so se il rigore c'era oppure no - ha detto ieri intervistato da Radio Anch'io - ma è bene che si accetti la sconfitta».

Ma ieri mattina in città veniva normale soffermarsi sulla situazione giudiziaria del signor Gianluca Rocchi e sul fatto che per motivi di oppportunità, e solo quelli, la designazione è stata avventata. Di quest'avviso il penalista napoletano, Claudio Botti, autore del Te Diegum. «Non c'è nulla che vieta a Rocchi di arbitrare - ha detto - e faccio salva la sua buona fede.

Sia Rocchi che Dondarini sono imputati nell'inchiesta napoletana su Calciopoli, mi chiedo: «E' opportuno dirigere partite della squadra della città dove si è sviluppata l'inchiesta? In un altro Paese accade che se si è sotto processo penale, ci si dimette o quantomeno non si arbitra, in attesa che la posizione giudiziaria venga definitivamente chiarita. E' soprattutto una questione di sensibilità». Corriere del Mezzogiorno.

Anonimo ha detto...

FACCIAMOCI SENTIRE IL POSSIBILE, OCCUPIAMO LA RETE, PROTESTIAMO ALLO STADIO, PRESSIAMO I MEDIA, SCRIVIAMO A TUTTI I GIORNALI

E' UNO SCHIFO

Anonimo ha detto...

E' il secondo arbitraggio scandaloso in 10 partite ed è la 2a sconfitta: DONDARINI E ROCCHI si devono sputare in faccia.
A ciò si aggiunga che Juve, Inter, Milan e Fiorentina vengono sistematicamente aiutate.

ANCHE QUESTO CAMPIONATO è FALSATO

Anonimo ha detto...

Monitoriamo tutti gli incontri e poi facciamo un esposto alla procura se qualcosa non ci convince. Gianluca ROCCHI di Firenze e Dondarini sono i maggiori indiziati e, secondo me, si vogliono proprio rovinare

katy ha detto...

c'erano ter propositi in auge:
1) vendicarsi dei magistrati napoletani
2) vedicarsi dell'uscita dalla champions league l'anno scorso proprio a causa del napoli
3) fare fuori il napoli che con pochi soldi spesi da fastidio alle grandi...guardate domenica l'udiese che fine farà......

Anonimo ha detto...

Nessun dubbio, vogliono il morto
Forse per distrarre dalla crisi economica; ora siamo alle liste di proscrizione in diretta tv che danno carta bianca all'assassinio.

Vogliono il morto! Che a volerlo siano i “rivoluzionari” frustrati dalla perdita di ogni consenso e addestrati dai loro seminari politici all'eliminazione degli avversari è quasi normale. Non è normale, non è usuale, non è ammissibile, non accadeva neppure negli Anni Settanta, quello che alcuni fiancheggiatori, protettori e complici dei frustrati dei Centri Sociali e di Rifondazione stanno oggi facendo.

Non è accettabile che escano articoli compiacenti con i facinorosi, gli aggressori, i mazzieri stipendiati dai partiti, che alcune testate nazionali (Corriere della sera, Repubblica) hanno pubblicato. Non è immaginabile che si lascino esporre all'università liste di proscrizione con nomi e foto degli obiettivi da colpire, com'è accaduto lunedì mattina. E questo all'indomani di una prima serie di aggressioni commesse in Italia condite dall'improvviso apparire di attentati vari su obiettivi diversi. Uno scenario fosco che si ripete. Permettere tutto questo significa, esattamente come trentacinque anni fa, alimentare la spirale anziché interromperla.

Non è perdonabile che, trentacinque anni dopo, per un calcolo politicante da quattro soldi, ci sia chi, come Di Pietro, ripercorre la strada di Giacomo Mancini ammiccando a quelli che “uccidere un fascista non è reato”. Mancini se ne pentì, ma era troppo tardi. Di Pietro magari se ne pentirà anche lui ma già adesso non ha scuse perché egli ha davanti agli occhi il precedente del sangue che scorse a fiumi a causa della copertura politica al nascente terrorismo che il dirigente socialista di allora, come l'idv di oggi, non aveva saputo - o voluto - vedere. Gravissimo; ma paradossalmente nella gravità siamo già andati oltre.

Alla Rai nella serata di ieri è stato mandato in onda un filmato forse fornito proprio dal Blocco Studentesco e sono stati incredibilmente fissati dei fermo-immagine su studenti del Blocco Studentesco con la richiesta: “Sapete chi sono? Come si chiamano? Dove abitano?”. Poiché il Blocco che non ha niente da nascondere ha fornito molti filmati ai media, e poiché i volti e i nomi di ragazzi che fanno politica e chiedono regolari permessi sono noti alla polizia, quest'appello non può avere altro effetto se non quello di scaldare gli animi di chi già viene aizzato sul terreno incosciente dell'antifascismo militante dalla segreteria di un partito che non ha più alcun argomento politico e non avrà altra conseguenza se non quella di far capire a chi partecipa alla caccia all'uomo che gode di una copertura articolata e diffusa.

Se non li si ferma subito non tarderanno ad assassinare! Certo, come primo atto sarà denunciato legalmente chi usa la televisione come uno strumento personale e mette a rischio l'incolumità degli studenti, ma non basta. Urge una presa di posizione ferma da parte dei giornalisti e sono indispensabili le interrogazioni parlamentari.

Trentacinque anni fa si preferì lasciar divampare l'incendio ma stavolta, per fortuna, non ci sono solo piromani. Ma un pompere che dorme diventa incendiario a sua volta. Non si sottovaluti il pericolo e non si frappongano indugi! Neutralizziamo i mandanti e facciamolo subito!

Anonimo ha detto...

Katy, in che senso vendicarsi dei magistrati napoletani?

Anonimo ha detto...

Martedì 04/11/2008 13.23
Collina ferma due guardalinee: pagano il rigore al Milan e il gol annullato al Toro

Paolo Calcagno e Andrea Chiocchi hanno rivisto le immagini e ammesso di aver sbagliato. Sono gli assistenti di Milan-Napoli e di Sampdoria-Torino che hanno commesso gli errori più vistosi in una giornata che comunque ha fatto emergere gli splendidi arbitraggi di un ritrovato Nicola Rizzoli in Juventus-Roma e di un lanciatissimo Tagliavento in Udinese-Genoa.

I due guardalinee lo hanno detto agli arbitri che hanno indotto in errore, Rocchi e Ayroldi. Poi lo hanno detto al designatore Pierluigi Collina che tra l'altro ha seguito dal vivo la partita di San Siro. Non lo hanno detto a Napoli e Torino, che comunque capiranno. Non era da rigore il tocco di mani di Pazienza su tiro ravvicinato di Kakà che poi ” come un'assicurazione contro le polemiche ” ha visto il tiro parato da Iezzo che pur facendo tre passi in avanti proibiti dal regolamento ha rimesso le carte in regola.

E soprattutto non doveva essere annullato il gol del Torino a Genova, sullo 0-0, per un fuorigioco che non esiste per nessuna ragione: Diana non era mai in posizione irregolare e anzi si trovava abbondantemente lontano dalla zona pericolosa sia sul cross di Ogbonna sia sul colpo di testa di Amoruso.H

Hanno un peso diverso e di conseguenza tempi di recupero differenti gli errori dei due assistenti. Calcagno è fra i migliori guardalinee del mondo.. A San Siro domenica sera ha azzeccato tutte le altre decisioni ed è stato preciso a valutare il punto del tocco di mano di Pazienza: appena dentro l'area. Ma ha sbagliato la valutazione sulla volontarietà : il pallone va dritto sulla mano con braccio abbastanza aderente al corpo che non fa alcun movimento verso la sfera. Starà fermo per due turni. Molto più grave, con stop di un mese, l'errore di Chiocchi che proprio non ci ha capito nulla. Gazzetta dello Sport.

Anonimo ha detto...

Ma il Napoli non alza la voce «Saremo più forti degli errori»
Aurelio De Laurentiis ieri è rimasto in silenzio sugli errori commessi da Rocchi nella partita al Meazza. Il presidente era intervenuto con decisione pochi minuti dopo la sconfitta con il Milan. «Siamo stati scippati», la sintesi del suo pensiero.

E, passate ventiquattr’ore, il direttore generale Marino ha annunciato che il Napoli non farà passi ufficiali né alzerà la voce: «Dobbiamo pensare a migliorarci, a crescere e non a protestare. Ripeterò alla squadra che dobbiamo essere più forti anche delle avversità. Quindi: niente polemiche e niente alibi».

De Laurentiis ha fatto i complimenti per la partita contro il Milan. «Sono orgoglioso di voi - ha detto agli azzurri il presidente che non farà mancare un suo cadeau ai calciatori -. Siete riusciti a creare più di una preoccupazione al Milan che ha tanti fuoriclasse. Siamo usciti sconfitti dal match, ma a testa alta e ancora più consapevoli della nostra forza. Ho visto una squadra che cresce partita dopo partita. Contro il Milan, in un test di estrema difficoltà, abbiamo avuto l’ennesima conferma che siete un gruppo composto da uomini veri e da grandi professionisti.

Anche in inferiorità numerica abbia saputo tener testa ai rossoneri, spesso mettendoli in crisi con le ripartenze». Agli azzurri si è rivolto anche Denis, per scusarsi dopo l’autogol. Era distrutto l’attaccante argentino. Le sue parole, però, sono state immediatamente cancellate da quelle di tutti i compagni, dalle pacche sulle larghe spalle del Tanque. «Non hai nulla da farti perdonare. Non ne parliamo più e pensiamo a riprendere la corsa già contro la Sampdoria», hanno detto Cannavaro e gli altri per dargli coraggio.

Domenica sera, al rientro nell’albergo a pochi passi da San Siro, tutti i giocatori si sono riuniti per sottoscrivere un patto: «Andiamo avanti in campionato ancora con più coraggio, consci delle nostre possibilità». Archiviando i torti subiti dagli arbitri Dondarini a Genova e Rocchi a Milano, torti che sono costati al Napoli ben quattro punti.

«Voltiamo pagina, ma siamo felici per quello che il nostro giovane Napoli ha saputo esprimere anche quando è rimasto in inferiorità numerica, anche in quei minuti in cui ha giocato in nove contro undici», le parole di De Laurentiis che hanno reso meno triste questo stop e che permetteranno a tutti di riprendere la preparazione sapendo di avere alle spalle una società che apprezza il lavoro e i sacrifici. Il Mattino

Anonimo ha detto...

ciao ernè
se vuoi un parere da gobbo per la partita fino a quando è durata la parità numerica il napoli ha fatto il suo e ha intimorito il milan.
L'espulsione per me c'era, ma non mi è sfuggita neanche l'immunita aquisita di gattuso per tutta la partita che poteva liberamente falciare tutto e tutti.

Anonimo ha detto...

spero che almeno non ci arbitri più

Anonimo ha detto...

ROCCHI=FIRENZE=TOSCANA=INFAMI

CampaniArrabbiata ha detto...

Galliani è un personaggio di uno squallore unico. Sono fiero che la nostra società non gli abbia dato corda dimostrandosi misurata e superiore.

Ciao Giuseppe!
La 1a ammonizione Maggio l'ha presa per un proteste - sebbene nn sia stato arrogante quanto Gattuso - la 2a perchè è scivolato addosso ad un avversario. Se ci fosse stato del buon senso, in virtù del fatto che il 1° giallo era stato gratuito, il 2° poteva risparmiarselo.

Anche perchè Ambrosini, Kakà e Ronaldihno hanno fatto entrate peggiori e a loro la 2a ammonizione è stata sempre risparmiata.
Questa partita doveva finire quantomeno 10 contro 10.
Rocchi è stato intelligente: ha falsato il risultato, ma senza apparire scandaloso.

E' stato, come ha scritto un lettore, "scientifico".

Tanto più che alla buona fede di un arbitro già coinvolto in calciopoli proprio non ci credo.

N.B. Il campionato lo vincerà il Milan, l'Inter sarà seconda e la Juve terza. Scommettiamo?

katy ha detto...

piedone l'africano sono d'accordo con te la conferma sarà domenica con l'udinese! cmq anche zambrotta ha fatto dei fallacci e se rocchi ha dato il rigore per n tocco i pazienza inesistente allora perchè non l'ha concesso pure a noi quando nel finale zambrotta con una spallata atterra cananvaro nell'area di rigore? era già tutto preventivato...il bello che c'era pure collina in tribuna a vedere la partita ....ma che fischietto d'oro del cavolo!

katy ha detto...

Arbitrare una partita del Milan, la squadra del Presidente del Consiglio dei Ministri, a Milano, è un compito delicato, e di questo, la maggior parte dei tifosi del Napoli, ne erano già convinti, ma assistere ad un fenomeno di pieno assoggettamento e servilismo ai poteri forti della politica da parte del Direttore di gara, se l’aspettavano in pochi.

Già durante la settimana che ha preceduto lo scandaloso evento, il Ministro Maroni, con dei provvedimenti razziali, promulgati nei confronti dei martoriati tifosi napoletani, anche se residenti al nord, lasciavano intendere che per la squadra del Napoli non sarebbe stata impresa facile.

Ma la fiducia nei mezzi tecnici della compagine partenopea, avvalorati dalle ultime straordinarie prestazioni, faceva ben sperare in una possibile impresa sul difficile terreno di gioco di Milano.

Poi arriva la designazione dell’arbitro, Rocchi, imputato nel processo “Calciopoli” per reati che vanno dall’associazione a delinquere alla frode sportiva, che vedrà la sua seconda udienza il 12 dicembre c.a..

Rigore regalato, cartellini ed espulsioni facili per i giocatori del Napoli mentre quelli del Milan liberi di massacrare le gambe dei napoletani come l’entrata di Ronaldinho su Santacroce da cartellino rosso che ha costretto quest’ultimo a lasciare il terreno di gioco, nemmeno sanzionato con il giallo, Rocchi, già protagonista, nella scorsa stagione, dello scandaloso arbitraggio nella partita Juventus – Napoli, dove grazie ad un gol di Iaquinta, viziato da un fallo di Molinaro su Lavezzi, non sanzionato dallo scandaloso arbitro, la Juventus si aggiudicò l’incontro per una rete a zero.

Eccolo rispuntare, guarda caso, contro la squadra del premier, ma chi lo ha designato, Collina o Maroni? Forse lo stesso Galiani, forte dell’appoggio dei massimi vertici della politica. Siamo ormai all’epilogo di un’italietta governata da marpioni, tromboni e pregiudicati che ingurgitano l’intera società fingendo di purificarla.

Calcio e politica, una simbiosi iniziata negli anni 80 che ha sporcato e lacerato lo sport più bello del mondo, vince chi comanda, chi ha più soldi e non chi gioca meglio, non più sport ma solo un affare economico.

Chi paga? Sempre il SUD, il Napoli in questo caso, la sua Capitale tanto odiata dalla politica italiana, ripulita dal premier soltanto per interessi economici del nord, umiliata dal leghista Maroni, infangata dal “ministro” Gelmini. Tempi duri per tutto il SUD in ordine all’occupazione, l’economia, istruzione, sanità e adesso anche lo sport, un Governo filo-nordista, un momento peggiore di quello postunitario, dove l’unica nota positiva è l’orgoglio meridionale che cresce e da speranza, ma basterà da solo a risolvere tutti i problemi di cui il SUD soffre da ormai troppo tempo?

tratto da http://oknotizie.alice.it/go.php?us=68701af147839e34

katy ha detto...

Ci sono dei veri e propri professionisti del salotto/bar televisivo. Veri e propri ultrà, pronti a negare l'evidenza di tutto pur di favorire la squadra del cuore.
Si azzuffano senza ritegno, non conoscono niente di calcio, sono ipercritici, non sanno nemmeno le regole del gioco più semplice del mondo.
Un siparietto di questo genere è andato in onda ieri sera al Processo di Biscardi, dove i giornalisti a Milano invece di fare una pacata analisi di una partita dove un arbitro non era stato in grado di frenare atteggiamenti, provocatori e aggressivi oltre misura dei giocatori rossoneri ( vedi Gattuso che neanche è stato nominato),riuscivano nella straordinaria impresa di leggere regolamenti inesistenti,di inventarsi situazioni mai viste. Insomma ci mancava poco che il danneggiato fosse il Milan.

CampaniArrabbiata ha detto...

Ciao Katy!

Non credo francamente che il Milan abbia bisogno di intercedere presso ambienti politici per fare pressione. Galliani è già l'uomo più potente del calcio e può muoversi come vuole già in prima persona. Poi, che le trasmissioni sportive siano affollate da balordi fanatici, è notorio. Non faccio, per questo, fatica a distinguere il processo di Biscardi (che io non ho mai visto) dall'Accademia della Crusca. L'unica trasmissione seria, e pure fino ad un certo punto, è la domenica sportiva ed è, infatti, l'unica che seguo.
Dovremmo pensare addirittura di boicottare mediaset se continua nel suo atteggiamento.

Rilancio, a tal proposito, la proposta di un lettore di monitorare la conduzione arbitrale di ogni partita per valutare l'atteggiamento di ogni direttore di gara. Internet può servire anche per sostituirsi al processo di biscardi...

Anonimo ha detto...

L'OSSERVATORIO: ".....Per quanto attiene, infine, l’aggressione consumata in danno di un tifoso juventino, a seguito della gara Bologna-Juventus, il CASMS ha preso atto della precisa ricostruzione dei fatti fornita dal Questore e dello stato delle indagini, che ha evidenziato anche aspetti non direttamente riconducibili al momento sportivo. Pertanto il comitato, stigmatizzando l’episodio, ha sollecitato il massimo rigore nell’applicazione delle misure previste dalla normativa di settore, compresi i provvedimenti amministrativi, nei confronti dei responsabili."

Non ho parole.. è davvero una vergogna..!

katy ha detto...

non sono due pesi e due misure? i napoletani (che non hanno neanche rotto il treno) sono stati puniti per un mese e questi?

Anonimo ha detto...

l'unica protesta efficace è quella di boicottare gli abbonamenti televisivi al calcio perchè, fin quando noi daremo soldi a chi è proprietario delle società concorrenti del napoli, non vedo come potremo mai inserirci tra le grandi(posto che ci spetta).
Mi ricordo quando un pò di anni fa un gruppo di tifosi di riunì sotto il san paolo per ascoltare la partita alla radio.

CampaniArrabbiata ha detto...

Sono favorevole al boicottaggio e pronto ad un coordinamento tramite internet. Se proponete qualcosa, ditemelo.