27/01/09

Giorno della memoria.

Aghanistan, Iraq, Libano, Palestina, Siria, Iran. Quante altre civiltà dovremo distruggere per appagare la lobby, quanti altri massacri di innocenti dovranno essere compiuti prima che gli uomini liberi fermino gli esecutori del pensiero massonico-ateista?

4 commenti:

Icarus.10 ha detto...

Massonico ateista..e ci aggiungo anche "eavangelicale". Vi sono milioni di Evangelicals che approvano questi massacri.

"Una nave di evangelici Usa approda ad Ashdod per portare solidarietà e aiuti
Dopo aver navigato per 35 giorni nell’oceano, a bordo di una nave della marina Usa della seconda guerra mondiale, una comunità di evangelici statunitensi ha raggiunto le coste israeliane. La “Spirit of Grace” è entrata nel porto di Ashdod, a ridosso della Striscia di Gaza, con il suo carico di aiuti umanitari, la bandiera a stelle e strisce al vento e un cartellone bianco e blu, con scritto Jeovah in caratteri ebraici.

La Spirit of Grace in mare apertoPer amore. Nonostante le diverse tonnellate di medicine, brande, materiali da costruzione, vestiti e molti altri prodotti “Non si tratta di una missione umanitaria, ma un’espressione di amicizia e amore per Israele” ha dichiarato il capo della missione Don Tipton. “Dopo la guerra –ha spiegato – abbiamo visto che il Libano stava ricevendo un sacco di aiuti e manifestazioni di amicizia, così ho pensato che non erano i soli ad essere stati attaccati”. L’organizzazione si chiama Friend Ships, ed è composta da evangelici originari di Beverly Hills. La nave, partita dalla Louisiana, è giunta ad Ashdod all’inizio di ottobre, ma a distanza di tre settimane i container di aiuti sono ancora a bordo. Problemi burocratici a quanto pare “ma almeno abbiamo avuto il tempo di visitare il Paese” ha detto la moglie di Tipton. I responsabili dell’organizzazione si sono detti convinti che, una volta che saranno risolti gli intoppi burocratici, gli aiuti verranno sdoganati in mezza giornata.

Imperativo biblico. Il gruppo di evangelici è stato accolto con qualche esitazione ma positivamente dato il forte sostegno che ognuno di loro sente di portare agli israeliani. “La Bibbia dice che chi benedice Israele sarà benedetto - ha spiegato Tipton – “Amiamo e ammiriamo Israele e stiamo con Bush”. Gli evangelici statunitensi sono spesso su posizioni più radicali della destra israeliana, ad esempio, si oppongono a qualsiasi compromesso territoriale con i palestinesi. “Dobbiamo essere gentili con questa gente – ha spiegato ai giornalisti il portavoce del porto di Ashdod – sono più sionisti di tutti gli israeliani che conosco”. Per alcuni di loro il sostegno ad Israele è un imperativo biblico: un sondaggio rivela che due statunitensi su cinque ritengono che Israele sia stato donato agli ebrei da Dio. Mentre altri considerano l’esistenza del Paese come un passo necessario verso la Seconda Venuta (un cataclisma in cui moriranno tutti tranne i cristiani ).

I volontari della Friend ShipsLobby. Il viaggio della Spirit of Grace è un esempio di come stia crescendo l’alleanza tra fondamentalisti cristiani e Israele. Sono sempre più numerosi gli esponenti della destra religiosa statunitense che si attivano per sostenere Israele, sia politicamente che economicamente. Negli Usa ci sono decine di associazioni come la Friend Ships, la più importante delle quali è il gruppo evangelico dell’International Fellowship pf Christian and Jews, che eroga ogni anno 30 milioni di dollari per sponsorizzare progetti in Israele. Durante la guerra in Libano l’organizzazione Usa, Cristiani Uniti per Israele, ha organizzato una marcia su Washington per condannare Hezbollah. Oggi gli evangelici cristiani costituiscono un quarto dell’elettorato complessivo e, insieme all’Aipac, la più importante lobby israeliana, sono il grosso del bacino elettorale di Bush."

Tratto da:
http://it.peacereporter.net/articolo/6617/Pi%F9+sionisti+dei+sionisti

CampaniArrabbiata ha detto...

Vabbè, questo è un altro conto.

Icarus.10 ha detto...

Attenzione:questi non sono Cattolici, ma Protestanti.

CampaniArrabbiata ha detto...

Lo so, Attila, ma gli americani hanno spesso una visione manichea dellla vita e, in questo caso, gli va concessa la buona fede. Mica è colpa loro se sono yankees? Mi preoccupano i piccoli borghesi nostrani piuttosto.