31/10/08

Campania, vietato abbandonare rifiuti (persino Bassolino).

Chi abbandonerà rifiuti in strada sarà arrestato. Rischiano soprattutto gli autisti di Bassolino e Iervolino: se li fanno scendere dalla macchina, sono guai.


(ANSA) Cinque avvisi di chiusura delle indagini sono stati notificati dai carabinieri del comando provinciale di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione del commissariato rifiuti in Campania. Uno degli avvisi è stato notificato ad Antonio Bassolino. I reati contestati sono peculato aggravato in concorso e falso ideologico e materiale commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Gli altri quattro destinatari dell'avviso di conclusione delle indagini sono Raffaele Vanoli, Enrico Soprano, Michele Carta Mantiglia, Giulio Facchi. Il danno erariale complessivamente stimato dagli inquirenti ammonta a circa 300.000 euro.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ministro delle Comunicazione, Mario Landolfi. Alla conclusione delle indagini preliminari, condotte dal gip Enrico Campoli, il pubblico ministero Alessandro Milita chiederà l’autorizzazione a procedere alla Camera dei Deputati, nella quale siede Landolfi in seguito alla sua elezione nelle scorse politiche di aprile.
LE INDAGINI – Avviate nel 2001 in seguito alle dichiarazioni di alcuni imprenditori che operavano nel settore dell’immondizia, le indagini hanno portato all’inquisizione di diversi esponenti politici. Nel novembre dello scorso anno spuntarono i nomi di diversi esponenti politici, tra cui il sindaco di Mondragone Ugo Alfredo Conte e il più noto esponente di Alleanza Nazionale Mario Landolfi, nel registro degli indagati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Il procedimento si sviluppa su presunti favori elettorali e riguardo la gestione del consorzio Eco4, che curava lo smaltimento dei rifiuti in parte dell’agro aversano e lungo il litorale casertano. Le indagini avevano già portato allo scioglimento del consiglio comunale di Mondragone e alle conseguenti elezioni della nuova compagine amministrativa ora guidata da Achille Cenname

Anonimo ha detto...

OLTRE MILLE PERSONE HANNO PARTECIPATO ALLA MOBILITAZIONE DI PROTESTA POPOLARE INDETTA A NAPOLI CONTRO GLI STROZZINI E USURAI LEGALIZZATI DI EQUITALIA - GESTLINE IN VIA BRACCO A NAPOLI, AL GRIDO BASTA CARTELLE PAZZE E CHIUDIAMO I COVI DELL’USURA, CHIAMATI IN PIAZZA CON MIGLIA DI MANIFESTI AFFISSI A NAPOLI E PROVINCIA E VOLANTINAGGI EFFETTUATI IN DIVERSE PIAZZE E STRADE PRINCIPALI DELLA CITTA’DALLE ASSOCIAZIONI VENTO DEL SUD,RAFFAELE BRUNO, AZIONE POPOLARE,PIETRO GOLIA, CITTADINO NUOVO, ANTONIO DEL PIANO E DISOCCUPATI NAPOLETANI GENNARO NATALE. PRESTO SARA’ RESO PUBBLICO IL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE DI EQUITALIA E I NOMI DEI NEO ASSUNTI CLIENTELARMENTE NELL’ENTE PER CHIAMATA DIRETTA.

Angelo D'Amore ha detto...

NON PARLATE DI 68.
OGGI LO SCENDERE IN PIAZZA E RIEMPIRE VUOTI SPAZI POLITICI E CULTURALI PRESENTI IN DIVERSI STRATI DELLA SOCIETA'.
NE PARLO NEL MIO BLOG(LINK UTILE DI KAY RUSH).
VIENI A TROVARMI.
ANGELO D'AMORE

Icarus.10 ha detto...

Sono avvisati gli iamici e i consiglieri di Cazzolino(ops..è stato un errore di battitura)..chi lo dovesse scaricare..andrà in galera.

Anonimo ha detto...

All’università di Salerno se la ricordano benissimo. Per i belli capelli, lo sguardo candido da Heidi e quella tesi «Analisi del contenuto del discorso politico di Ciriaco De Mita. Un riscontro empirico: l’intervento a Mixer del 15 febbraio 1993». Roba grossa, da leggere con calma, sfogliando una margherita. Correva l’anno accademico 2003-2004 e la Pina, nel senso della Pina Picierno, non poteva immaginare che qualche tempo dopo sarebbe stata lei medesima a far fuori il Maestro, per lei Unico, seguendo i consigli e le direttive di Walter Veltroni che, in verità, sempre la lei medesima, al termine del congresso nazionale della Margherita (era presidente federale dei Giovani del partito) aveva bocciato: «Alla leadership del Partito democratico ci vedrei bene D’Alema o Anna Finocchiaro, Veltroni non sarebbe l’uomo giusto». In seguito avrebbe anche firmato una lettera, con Nobili, Lioni e Madeo, indirizzata allo stesso Veltroni nella quale si diceva delusa alla vigilia delle primarie: « ... Caro Walter, è inutile nascondercelo, lo spirito con il quale ci avviciniamo allo storico appuntamento del 14 ottobre è profondamente mutato in queste ultime settimane. La passione ha dovuto fare i conti con la realtà, l’entusiasmo ha, in troppi momenti, ceduto il passo alla delusione». Insomma un tipo tosto, pronta a tutto, anche a togliere il santino con la candela dalla propria stanzetta, alludo a Ciriaco De Mita cestinato per interessi di seggio, un ottantenne utile per la tesi, inutile per la pratica. Ma si sa, le idee sono come le foglie di autunno, a volte resistono al vento, a volte nuotano nell’aria, quando toccano terra vengono calpestate dagli stessi ambientalisti. Pina Picierno è apparsa mercoledì sera a Matrix, così come si era mostrata a Porta a porta: bella senz’anima, truccata da donna di politica ma, caduto il make up, da tenera politicante, in tutto e del tutto contraria al titolo della tesi che le garantì la lode e un bel 110 di votazione; il contenuto dei discorsi di De Mita si è trasformato, in Lei, in pura forma, imago sine re, dicevano i latini, immagine senza sostanza. E così tra una smorfia e l’altra, un sorriso di compassione e una lisciata di capelli, il ministro delle politiche giovanili del governo ombra non è riuscita a trovare la luce, ha provato con le unghie, lei che ama i gatti e coccola Miciolo, ha cercato di accarezzare l’estrema sinistra (Franco Giordano) essendo un’amante e frequentatrice dei barattoli di nutella e ha assunto posture intellettualoidi in omaggio alle proprie letture serali, perché, riferiscono i piciernologi, prima di coricarsi, l’onorevole ombra rilegge Pablo Neruda, tipo venti poesie d’amore e una canzone disperata. Ma, tra uno spot e l’altro, ha respinto sdegnosamente le parole e i pensieri della rivale (politica) di scena, la Lorenzin, tenendo (temendo) a distanza «er Pecora» Teodoro Buontempo, ricorrendo a una serie di verbi e di immagini lessicali di grande effetto «rabbrividisco» «abbiamo bisogno di emozioni», «uno spettacolo meraviglioso», «mi sono commossa», «non ce la faccio a sentirti, c’è un limite alla decenza», «ci sono i grembiulini griffati», «i bambini di oggi sono più curiosi e più intelligenti», «i cortei di mamme, papà e nonni» (dimenticando i bambini e i militari a metà prezzo), citando Obama e soprattutto entrando nel dibattito, condotto con grande maestria da Mentana, con un fanciullesco «ci sono anch’io!» che nemmeno Titti avrebbe detto a gatto Silvestro. In un passaggio della sua tesi universitaria la Picierno così descrive il linguaggio di De Mita: «... In sostanza il discorso demitiano è caratterizzato da una notevole creatività, sempre accompagnata da una presentazione dei contenuti ben definita e da una marcata tendenza al pragmatismo. Come abbiamo visto, la preoccupazione a farsi comprendere dal pubblico è sempre presente: si esprime nella scelta delle parole utilizzate, semplici, chiare e comprensibili nei costanti commenti al discorso e nell’utilizzo di similitudini e metafore per “spiegare” concetti più o meno astrusi o astratti. Per le ragioni brevemente ricordate abbiamo definito lo stile linguistico di De Mita come uno stile argomentativo-didattico... ». Dicono che la Picierno, nativa di Teano, sito di storici incontri, ami anche Pinocchio: «Mi ricarica quando sono depressa». I parenti di Collodi sono stati informati.