10/10/08

Sant'Antonio Paravia, protettore dei managers.


Era ora. Finalmente, dopo due legislature, abbiamo un motivo per registrare un momento dell'attività parlamentare di Antonio Paravia, re degli ascensori e senatore salernitano a palazzo Madama da quando non esistono più le preferenze e gli eletti sono divenuti oligarchi prescelti dai partiti.

A riconoscergli il giusto tributo è stato ieri il ministro dell'economia Giulio Tremonti, il quale ha minacciato di dimettersi se non fosse stato ritirato l'emendamento salva-manager al decreto Alitalia di cui proprio Antonio Paravia era relatore. L'emendamento, se fosse passato, avrebbe impedito di perseguire i reati di bancarotta a meno del definitivo fallimento dell'azienda coinvolta, in pratica graziando, ad esempio, Tanzi e Cragnotti per i dissesti che hanno causato sulla pelle degli investitori.

"Ritengo che l'emendamento affronti un tema reale e ineludibile in modo appropriato tutelando le difficili scelte dei commissari, operate in momenti oggettivamente straordinari, con l'esigenza di agire in modo responsabile, ma discrezionale e flessibile", ha commentato l'illustre senatore.

Chi lo conosce, però, non può credere che questo homo novus della politica possa essere stato capace di elaborare una finezza tecnica "sgamata solo all'ultimo momento dal giurista Tremonti, così i dubbi sulla reale paternità dell'astuzia aumentano.

Paravia, tra l'altro, è un fedelissimo di Edmondo Cirielli, deputato alla terza legislatura e presidente della commissione difesa della Camera, diventato celebre per la legge che porta il suo nome (la "ex" Cirielli, l'unica legge della storia con il prefisso ex) la quale ha dimezzato la prescrizione proprio per gli autori di reati di corruzione e finanziari

E' solo una coincidenza? Chissà, bisognerebbe chiederlo agli autori.
Ai veri autori, però.

Non ai prestanome.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Angelo Maria Cicolani e Antonio Paravia anonimi parlamentari del Pdl relatori dell'emendamento, "peones" come lo furono, nella precedente legislatura berlusconiana, i Cirielli e i Nitto Palma che mettevano la firma sulle peggiori nefandezze giudiziarie

Ma chi è il "mandante" di questa nuova legge-vergogna, che nel silenzio della maggioranza e nell'ignoranza dell'opposizione stava per passare al vaglio del Parlamento?

Anonimo ha detto...

Non esiste vento favorevole

per chi non sa dove andare

(Seneca

Anonimo ha detto...

Eccola qui la "destra dei valori", AN, il partito delle lobbies, dei "finiani", di quelli che hanno venduto la loro pelle per vestire quella di squali affamati e pronti a mercificare il proprio corpo. CHE SCHIFO!

Anonimo ha detto...

Tremonti è stato un grande ma pare che lui con certa gente abbia una grossa ruggine...Con questa crisi se passava questo obbrobrio il governo avrebbe perso la faccia anche se , magari, qualche pezza di appoggio la trovava..Ma sto senatore panzuto è l'equivalente maschile, troppo ben pasciuto della Carfagna pure essa terza in lista dopo Berlusconi ed un altro big di Forza Italia?Ed è stato messo come terzo per gli stessi "meriti sportivi"?
Ti ho risposto qui, nel mio blog
ciao...

Anonimo ha detto...

Sono tutti dei venduti

Anonimo ha detto...

CHI C'è DIETRO IL PANZONE?
E' UN ENIGMA SU CUI INDAGARE

CampaniArrabbiata ha detto...

Tana, Paravia è di An ed è stato voluto da Cirielli, il padre-padrone di An a Salerno.