03/09/08

La sceneggiata padana di Maroni.



Vogliono prendere due piccioni con una fava.

Agli ultras presenti alla stazione Termini sarà contestato il reato di associazione per delinquere, ma tutto si risolverà in una bolla di sapone senza conseguenze. Infatti, provare questa fattispecie di reato nel contesto in cui si sarebbe consumata, è praticamente impossibile. Esattamente come fu per l'aggravante del terrorismo contestata ai romanisti e ai laziali che assaltarono una caserma l'anno scorso. Tanto più che stiamo assistendo ad una vera e propria montatura mediatica, perchè non è successo nulla di inusuale rispetto ad altre domeniche di calcio.

Cosicchè ad essere nel mirino sarà una delle società sportive più pulite, corrette e moderne del nostro panorama calcistico, l'unica in cui i contratti vengono ancora stipulati con una stretta di mano e i giocatori ingaggiati solo se attaccati alla maglia.

Aurelio De Laurentiis, commentando la partita contro la Roma, aveva lodato la squadra per la prestazione e si era detto dispiaciuto per i tifosi fatti arrivare in ritardo.

Queste dichiarazioni erano state rilasciate prima che il presidente del Napoli venisse a conoscenza dei fatti della stazione. Tuttavia i media non hanno esitato a riprenderle, strumentalizzandole a regola d'arte, per attaccare la società.

Addirittura, alla presenza del ministro dell'Interno, si è insinuato - in una nota trasmissione di approfondimento giornalistico di rai3 - che De Laurentiis abbia cooperato con gruppi paracamorristici. Ora, a parte il fatto che il giornalista che ha pronunciato queste parole andrebbe querelato subito, stupisce l'accanimento di Maroni solo contro il Napoli.

Infatti, benchè tutti i sindacati di polizia chiedano che siano impedite le trasferte organizzate dei tifosi di tutte le squadre, il ministro della sinistra leghista si ostina a prendersela con il Napoli addirittura minacciando, non si sa con quale nesso di causalità, partite a porte chiuse al San Paolo. Laddove a Napoli non esistono partite a rischio se non altro perchè gli ultras ospiti non hanno l'ardire di far caciara. Intanto, per ora, i biglietti per il match contro la Fiorentina non sono in vendita.

Se partita a rischio c'era, questa era proprio Roma-Napoli, ma l'Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive del Viminale ha concesso - inspiegabilmente - la trasferta ai tifosi ospiti. Pertanto Maroni, piuttosto che inviare gli ispettori presso la prefettura e la questura di Napoli, dovrebbe guardare all'interno del dicastero che comanda e non scaricare le responsabilità del Viminale altrove. Il prefetto Pansa e il questore Puglisi saranno sicuramente d'accordo.

Intanto Maroni la smetta di recitare la sceneggiata padana.
Tempo due mesi e tutte le imputazioni penali contro gli ultras cadranno.

Quanto scommettete?

Magari i benpensanti, scendendo dal pero, se la prenderanno al solito con la magistratura ignorando che il problema è di natura tecnica, ma la sostanza non muterà.

Se, in occasione di Italia '90, avessero costruito stadi moderni, invece che papparsi soldi ad libitum, magari oggi non avremmo il problema del tifo violento.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto giusto e corretto.
Qui ci sono state manovre contro il Napoli calcio.
Qualcosa non va!



- Il Duca -


[Nota di servizio: l'attuale Prefetto è il Dott. Pansa, il Dott. Profili (che ebbi la fortuna di incontrare direttamente alcune volte,grande uomo!) è il Commisario degli Scavi Archeologici di Pompei]

Anonimo ha detto...

Ciao, per pigrizia non sono mai intervenuto, ma ti leggo sempre. Volevo solo ringraziarti e farti i complimenti per quello che scrivi.

Anonimo ha detto...

Io ho comprato il Napoli per amore e non mi farò intimidire da un gruppo di facinorosi". Deciso, veemente e preciso, Aurelio De Laurentiis interviene sugli accadimenti legati alla gara Roma-Napoli. Quella del Presidente è una ferma stigmatizzazione agli episodi di domenica: "Non è pensabile che i protagonisti di questi atti deprecabili siano tifosi di calcio napoletani.

Esistono infiltrati che strumentalizzano l'evento sportivo come pretesto per attaccare le Forze dell'Ordine approfittando della cassa di risonanza che può dare una partita di calcio. Io sostengo con convinzione che si debba perseguire questi finti tifosi che si mimetizzano con la parte sana e corretta dei sostenitori azzurri al fine di generare esclusiavemente violenza.

Si devono creare leggi specifche nel calcio che debellino queste minoranze, le puniscano adeguatamente tutelando le Società di calcio che non possono essere colpevolizzate ma che anzi rappresentano la parte lesa". "La mia Società - continua il Presidente - ha applicato alla lettera le norme sul biglietto nominativo e si è avvalsa dell'operato delle Forze dell'Ordine rispettando tutte le procedure previste dalla legge.

Napoli è una città piena di galantuomini che non ha alcuna attinenza con un numero limitato di facinorosi. Non può essere penalizzata un'intera città e tutta la tifoseria sana. Ho voluto il Napoli per amore. Quando decisi di comprarlo rinuncia a produrre un film ad Hollywood da cento milioni di dollari.

Scelsi di essere il Presidente azzurro durante una mia vacanza di 10 giorni a Capri. Il mio progetto è quello di avviare una attività sportiva sana ed entusiasmante che possa conciliare lo sport con lo spettacolo e la passione ed il calore di questa splendida città.

E non sarà certo un gruppo di facinorosi a poter allentare l'amore che mi ha completamente pervaso per il Napoli".

Anonimo ha detto...

Giorgio Sandri, Napoli Non Deve Pagare Per Pochi Delinquenti

(ASCA) - Roma, 3 set - Sui disordini scoppiati alla stazione di Napoli ed all'Olimpico e' intervenuto anche Giorgio Sandri, il padre di Gabriele, ai microfoni di ''Radio Kiss Kiss''. ''Tengo subito a precisare una cosa: quello che e' accaduto domenica scorsa - ha detto - non ha nulla a che vedere con l'omicidio di mio figlio. Quanto e' successo dispiace per tutti i tifosi per bene di una splendida citta' come Napoli, forse uno dei centri piu' belli al mondo.

Dispiace che la citta' intera debba ora pagare per un manipolo di delinquenti. Le leggi ci sono e vanno rispettate, chi sbaglia deve pagare per davvero e non per finta. Sono andato allo stadio in occasione del derby tra la Roma e la Lazio e con grandissima gioia vidi da tutte le parti l'enorme solidarieta' nei confronti di mio figlio. La tifoseria vera e' quella, poi purtroppo puo' capitare che su 50mila persone che vanno allo stadio ci siano 500 delinquenti''

Anonimo ha detto...

DDA dietro violenze tifosi non c'e' la camorra

Roma, 3 set. - (Adnkronos) - "Non sempre dietro le violenze c'e' la camorra. Io terrei ben distinto l'aspetto della presenza anche di soggetti affiliati al sistema camorristico all'interno dei gruppi violenti, da quello che invece oggi si vuole prospettare, come se ci fosse una strategia camorristica dietro questi gruppi che, invece, secondo noi non c'e'". E' quanto sostiene Franco Roberti, capo della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ai microfoni di 'Ecoradio' a proposito dei rapporti tra camorra e gruppi di tifosi violenti.

CampaniArrabbiata ha detto...

Francesco, grazie per la correzione!