Antonio DI PIETRO, un personaggio squallido amato da gente ancora piu' squallida di lui, non piu' di 3 giorni fa ha incitato la piazza alla violenza con un registro linguistico che, se fosse stato stato utilizzato da un boss, avremmo definito intimidazione mafiosa. Ora l'aggressione subita da Berlusconi e il primo - vile - commento istintivo di DI PIETRO alla notizia dimostrano che costui e' stato il mandante politico di questo atto criminoso. Per il codice penale l'istigazione e' punibile quando questa viene accolta e il reato viene consumato. E' questo il caso.
Perche' Di Pietro non si fa, allora, processare dai suoi ex colleghi?
O gode di una impunita' particolare che non necessita di lodi e che gli riconosce il diritto a sparare fesserie?
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3 commenti:
No, Piedò. Non sono d'accordo questa volta. A parte che anche me Di Pietro fa cagare, l'aggressione subita da Berlusconi è stata solo opera di un paziente del raprto psichiatrico del policlinico di Milano, non c'entra nulla lo scontro politico. Chi incita all' odio da quando è sceso in politica è proprio Berlusconi, è lui surriscalda gli animi, insultando e minacciando. Per altro dopo questa aggressione Berlusconi ha aumentato i suoi consensi, perchè costui è uno squallido opportunista e calcolatore che potrà atteggairsi a Martire a santo.
Di Pietro sta imponendo un nuovo metodo politico che comprende un LINGUAGGIO che a me non piace. Bossi così come Di Pietro legittimano la feccia!
Vero, ma quello del B. non è che sia migliore.
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