Come dimostra un recente studio di Bankitalia, al Sud sono piu' alti i tassi di mutui e prestiti. Si aggiunga poi il costo delle assicurazioni, la benzina più cara, il bollo auto più caro, le aliquote Irpef e l'Irap più alte, gli immobili più cari al tasso di disoccupazione elevato, al costo maggiore dei servizi pubblici e l'inefficienza dello stato sociali che costringe i malati ad emigrare in strutture più attrezzate, risulta giusta e, anzi, doverosa l'attuazione di gabbie salariali in favore del popolo meridionale. Ben venga, quindi, la proposta di Calderoli: LE RETRIBUZIONI AL SUD VANNO AUMENTATE PER COMPENSARE LE SPESE AGGIUNTIVE CHE OGNI MERIDIONALE DEVE SUPPORTARE PER VIA DELLA POLITICA COLONIALE DEI GOVERNI ROMANOPADANI!Dovrebbero, anzi, essere equiparate anche le aliquote di Irap e Irpef: non è tollerabile che un meridionale paghi più tasse!
(Ansa) Secondo quanto si ricava dagli studi di Banca d'Italia sulle economie regionali, riferiti al primo trimestre 2009, la crescita dei prestiti a famiglie e imprese al Mezzogiorno, seppure in rallentamento, rimane su valori piu' alti del resto del paese. Al top la Puglia (Taeg del 4,96%), in Piemonte il valore piu' basso (3,9%)
Un mutuo per la casa o un finanziamento all'impresa continua a restare piu' caro al Sud, con tassi superiori a quelli concessi al -Centro-Nord. Secondo quanto si ricava dagli studi di Banca d'Italia sulle economie regionali, riferiti al primo trimestre 2009 e corretti per gli effetti delle cartolarizzazioni inoltre, la crescita dei prestiti a famiglie e imprese al Mezzogiorno, seppure in rallentamento, rimane su valori piu' alti del resto del paese. Il tasso annuo effettivo globale sui nuovi prestiti a medio e lungo periodo (Taeg), tuttavia, presenta valori piu' elevati con una punta massima del 4,96% in Puglia (il valore piu' alto a livello nazionale) contro il minimo del 3,9% raggiunto in Piemonte.
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