08/05/09

Napolipark, elogio del voto di scambio.


Il consiglio comunale di Napoli - lo stesso che Napolitano, se avesse applicato quella costituzione che cita con retorica ogni dì, avrebbe dovuto sciogliere - ha bloccato, in seguito alla denuncia di alcuni consiglieri di opposizione, durante la seduta per l'approvazione del bilancio preventivo, 9 assunzioni per la società Napolipark. La maggioranza, preso atto della denuncia per modalità di selezione poco trasparenti, ha cercato così di tappare l'ennesimo scandalo sul nascere e bloccare tutto. La sindacessa, da parte sua, ci ha tenuto a ribadire che - come al solito - non ne sapeva nulla. Si vede che, per lei, la sua unica funzione è sostituire gli assessori "sfrantummati" che, di tanto in tanto, vengono arrestati con l'accusa di corruzione, concussione e legami con la camorra.

Ogni volta che siamo sotto elezioni (rectius, dei plebisciti!), la storia si ripete: si procede con concorsi - possibilmente truccati - per assunzioni pilotate e i voti sono assicurati. Sono 40 anni che a Napoli il consenso elettorale si acquista (nel vero senso della parola) in questi termini.

Non è un caso, infatti, che il PD stia incentrando la sua campagnia elettorale sul lavoro proprio per ricordare ai sudditi con chi bisogna stare per avere le mani in pasta. I manifesti con faccia di Andrea Cozzolino - l'assessore e il braccio destro del signor Bassolino - sono ovunque e con slogan quantomeno stridenti come "più lotta alla criminalità", "più Sud", cioè con messaggi che - se ripetuti da Totò Riina - sarebbero più credibili.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nei corridoi della politica si vocifera che Bassolino potrebbe candidarsi alle prossime comunali di nuovo a sindaco.

Pare che si voglia presentare con una sorta di lista civica. Non per niente sta sparlando del PD (l'altro giorno c'era un articolo sul CorSera, se non ricordo male, in cui si leggeva che il governatore dalle vocali aperte affermava che era meglio quando c'era l'ulivo).