08/05/09

I giudei insultano (di nuovo) il Santo Padre, la Chiesa e i Cattolici.

«Il ragazzo di Roma, l'ex giovane nazista». E' come hanno definito il Papa i conduttori di una trasmissione dell'emittente radiofonica Israel national Radio dei coloni israeliani, che fa capo all'agenzia informativa Arutz Sheva. Attacchi durissimi alla vigilia del pellegrinaggio in Terra Santa di Benedetto XVI. I coloni non vedono di buon occhio il possibile accordo fra Israele e Santa Sede in base al quale alcuni luoghi santi sarebbero ceduti al Vaticano.

Le offese. Tovia Singer e Tamara Yonah, conduttori del programma, definiscono il Papa «il ragazzo di Roma, l'ex giovane nazista», e affermano che viene in Israele da «crociato» per chiedere agli ebrei «di svendere parte della Terra Santa alla sua Chiesa».

«La richiesta di sovranità sui luoghi sacri». «Si legga il libro di Zaccaria o la Genesi - affermano i due conduttori - al posto di Agostino: questa terra è legata a un'Alleanza, non appartiene a Roma. «Pretende di venir qui nei nostri posti più sacri indossando la croce, senza nessun rispetto: vada a farlo alla Mecca».

E ancora: «Deve venire come una persona umile, non come un usurpatore», «speriamo che quando va all'aeroporto di Roma il motore dell'aereo non parta». Quindi vengono fatti riferimenti classici ai capitoli negativi e alle leggende della storia passata della Chiesa, si parla dei crociati che quando arrivarono a Gerusalemme nel 1099 uccisero tutti gli ebrei. E poi vengono ricordati i bambini ebrei rapiti dalla Chiesa anche in Italia; «chissà che qualcuno di loro non diventi Papa». Si ricorda anche il cardinale Jean Louis Lustiger di origine ebraica, ora scomparso del quale si dice: «il convertito: pensate che alcuni ebrei sarebbero persino stati fieri se fosse diventato Papa. Come siamo ridotti».

«Certo, non tutti i cattolici sono cattivi. Ma è un dato di fatto - aggiunge il conduttore Tovia Singer -. Quelli che sono amici di Israele lo sono nonostante la Chiesa di Roma». Quindi nel programma si afferma che «dicono di seguire i comandamenti: il terzo dice di non adorare immagini; perché - allora - le loro Chiese sono piene di statue?».

La posizione del governo. Il testo della trasmissione è stato rilanciato anche dalla rivista "Mondo e missione" che rileva come «la maggior parte degli ebrei non la pensa come Tovia Singer. E il governo di Israele - che pure ha nella sua compagine anche deputati molto vicini ad Arutz Sheva - ha detto con chiarezza che il viaggio del Papa sarà un'occasione importante di dialogo e di pace. Detto questo, però, le voci dei fanatici anche in campo ebraico esistono». Quindi si rileva che anche estremisti islamici in Giordania hanno chiesto al Papa di scusarsi per il discorso di Ratisbona

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Insulti non solo da facinorosi israeliani.
Ricordi le dichiarazioni di Prodi sul viaggio del Pontefice in Turchia? «Alla sicurezza del Papa ci penseranno le sue guardie. Cosa volete che vi dica...».

O quelle dalle pagine del Manifesto all'indomani dell'elezione di Raztinger? "pastore tedesco".

Basta non oltrepassare i confini e la musica è sempre la stessa.

Ciao Pizz.
Monica

Icarus.10 ha detto...

Purtroppo è il Papa che va lì a farsi insultare. Se fosse andato a Gaza-come avrebbe avuto obbligo morale di fare- nessuno lo avrebbe insultato, anzi lo avrebbero accolto a braccia aperte.

a Monica: chiamare "pastore tedesco" una persona non è un' offesa, in quanto il cane è un animale nobile, specie se di razza come il pastore tedesco. Con questo termine, il Manifesto, dall'alto del suo patetico anticlericalesimo, volle semplicemente sottolineare le doti di guardiano di Ratzinger a difesa dell' ortodossia religiosa, tanto sgradita al Manifesto.Quindi fu un termine polemico, ma non di insulto.

Anonimo ha detto...

con i fratelli palestinesi senza se e senza ma!

LEGIONARIO

CampaniArrabbiata ha detto...

Monica, quanto sostieni,è sicuramente vero, ma qui stiamo parlando di un potere diabolico molto più pericolosi dei residuati comunisti. Se in Terra Santa i cattolici stanno sparendo è perchè gli ebrei stanno attuando una vera e propria pulizia etnica come con i palestines: rubando e violando gli accordi sottoscritti per 50 anni. Il governo sionista si arroga un potere arbitrario senza limiti, imponendo una tale pressione fiscale, che molti luoghi santi ed opere di carità rischiano la chiusura. Il Vaticano continua a trattare e sperare con il Papa che prova a trattare... ma dagli ebrei questo mondo non ricaverà mai nulla di buono.

Anonimo ha detto...

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