06/02/11

Antonio CIANO, apologo delle foibe e cantore di Tito.

Il signor Antonio Ciano è un vecchio comunista di Gaeta appasionato dei Borbone a tal punto che pensa al Regno delle Due Sicilie come al paese del socialismo reale.

Ora i suoi accostamenti confusi ai nazisti e ai partigiani li perdoneremmo pure se non fosse che stavolta, proprio in prossimità del giorno in cui si ricordano gli esuli di Istria e Dalmazia, l'ha fatta davvero grossa.

In due articoli molto tortuosi e di difficile lettura intitolati "Foibe" è arrivato a scrivere di tutto tranne, appunto, di Foibe, per indurre il lettore a giustificarle:
http://partitodelsudgaeta.wordpress.com/2010/02/10/le-foibe-fasciste-che-vogliono-farci-dimenticare/
Si tratta di un atto criminoso nel quale Ciano sostiene tesi storicamentei infondate e accostamenti strampalati senza però avere nemmeno il coraggio di citare una volta la parola Foibe, esuli nè il nome di Tito e quello di esercito comunista jugoslavo.

Non scrive di Istria, Fiume e Dalmazia, ma genericamente - ahimè - Jugoslavia provocando ai più la solita sensazione fastidiosa che suscita l'indignazione.

Ecco, ad esempio, cosa scrive poi commentandosi:

"Nel 1860 i piemontesi invasero il Regno delle Due Sicilie, i contadini, chiamati Briganti, si difesero strenuamente. I piemontesi ne massacrarono un milione. Nel 1940 Mussolini invase la jugoslavia. L'esercito "italiano" massacrò migliaia di serbi, di cetnici, di croati, di sloveni. Gli slavi si difesero, come fecero i Briganti nel sud Italia nel 1860 e dintorni. Alcuni, sempre servi di una ideologia che non ci appartiene"


Non c'è modo peggiore per infangare "I Briganti" che paragornarli agli slavi di Tito. Ciano, in un colpo solo, assieme agli istriani, è riuscito a oltraggiare anche loro .

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